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Recensione, IO NON SONO UN SERIAL KILLER di Dan Wells

Creato il 12 maggio 2013 da Leggiamo
Buona domenica a tutti carissimi lettori, oggi giornata di mezzo sole e non lamentiamoci, perchè questa primavera sta facendo proprio schifo -_-'
Volevo pubblicare questa recensione venerdì, ma com'è che il tempo mi sfugge sempre di mano? Quindi posto adesso, di domenica, anche se forse non ci sarà nessuno collegato, ma domani rinizia la rumba lavorativa e il lunedì se ho un po' di tempo libero preferisco perdermi in un buon libro che davanti al computer.
Di cosa vi parlo? Di un libro da cui non sapevo davvero cosa aspettarmi nonostante fossi a conoscenza della spruzzata horror - paranormale che permea le sue pagine. Un vantaggio a mio avviso, certi dettagli andrebbero sempre specificati secondo me...
Vi lascio alla recensione, buona lettura!
I Am Not a Serial Killer di Dan Wells
| Fazi, collana le Vele, 2012 | pag. 281 |
Recensione, IO NON SONO UN SERIAL KILLER di Dan WellsJohn Wayne Cleaver è, per sua stessa ammissione, un "tipo strano". A quindici anni, la sua occupazione preferita è aiutare la madre e la zia, che gestiscono l'obitorio di una piccola cittadina, a imbalsamare cadaveri ed è incapace di entrare in contatto emotivo con le persone. Ma soprattutto, a preoccuparlo, è l'ossessiva attrazione che avverte nei confronti dei serial killer, delle loro storie, dei loro macabri rituali. È in grado di snocciolarne usi e strategie, e disporli in un'inquietante enciclopedia del male. Una passione che gli appare come il presagio di una volontà superiore che lo inchioda al medesimo destino. Del resto, presenta strani sintomi: incontinenza notturna, piromania, impulso alla violenza sugli animali. E ancora: può essere solo un caso il fatto che i nomi di ben due serial killer del passato rimandino al suo nome di battesimo? John Wayne s'impone perciò alcune severe regole di comportamento per allontanare l'incubo che lo minaccia, mentre il dottor Neblin, lo psicologo da cui va una volta a settimana e che gli rivela la sua sociopatia, lo aiuta a scavare in se stesso. Ma tutto si complica via via che alcuni corpi vengono ritrovati orribilmente mutilati per le strade della città. Stavolta l'ossessione del ragazzo diventa realtà appena fuori di casa e il suo demone interiore è costretto a uscire allo scoperto, sulle tracce di quel mostro che, là fuori, sta lanciando una sfida che non è più possibile respingere.
Voto:
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R e c e n s i o n e
Super-premessa. Sono fermamente convinta che un lettore abbia tutto il diritto quando compra un libro di sapere cosa sta acquistando. È difficile, me ne rendo conto, perché le cover promettono cose che non sempre mantengono, i commenti esaltanti di autori di fama mondiale a volte sono poco attendibili (ma l'avranno letto il libro che stanno consigliando?) e i mezzi a disposizione di un povero lettore per farsi un'idea veritiera sono pochi e ingannevoli. Solite cose ormai note a tutti insomma.
Quindi?
Quindi ci sono io... Recensione, IO NON SONO UN SERIAL KILLER di Dan Wells
Ma anche no, è che mi piaceva darmi un tono, solo che non posso permettermelo dal momento che il libro in questione è uscito un anno fa... va be', torniamo a noi.
Prima d'iniziare Io Non Sono un Serial Killerpensavo che Dan Wells avesse voluto raccontare la nascita di un assassino un po' come aveva fatto Thomas Harris con Hannibal Lecter in Le Origini del Male. Ero fermamente convinta che il suo fosse un libro Cattivo con la C maiuscola.
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