Titolo: Io vedo dentro te
Autore: Alexia Bianchini
Editore: Ciesse edizioni
ISBN: 978-88-6660-067-1
Numero pagine: 240
Prezzo: € 16
Trama: Christopher ha il dono. Un dono ereditato geneticamente che si sviluppa solo a chi possiede una grave malattia della pelle. Lui vede nei tuoi ricordi. Rivive da protagonista le tue emozioni, le tue sensazioni, lui vede dentro te. Ma non è come tutti gli Xerosi, non necessita dei connettori che i Centri utilizzano per giudicare i condannati. A lui basta toccare, pelle su pelle. Questo dono, ormai svelato al mondo, ha fatto sì che tutto il sistema giudiziario sia stato modificato.
Christopher è giovane, appena diciottenne, quando entra nel Centro Xerobio di Milano, dove lo aspetterà un anno di allenamento. Non immagina di essere una pedina, vittima di un sistema ignobile.
Riuscirà questo giovane ragazzo dall’animo forte a reagire all’ingiustizia?
Recensione: Io vedo dentro te è un libro che mi ha incuriosita fin da subito, sia per la trama che – assolutamente non secondario – per l’autrice, che so essere pignola quanto me per quanto riguarda punteggiatura , i dialoghi e quant’altro.
Fin dalle prime pagine si viene catapultati in una Milano che a prima vista potrebbe sembrare quasi utopica. Si tratta di un mondo in cui si può avere la certezza dei reati commessi, di conseguenza i crimini sono calati vertiginosamente e la pena di morte è diventata accettata per via dell’assenza del dubbio. Tuttavia, ho detto che può sembrare utopica solo a prima vista.
Gli xerosi, individui in grado di leggere nella mente altrui e, di conseguenza, di rivivere i crimini commessi o subiti, sono emarginati e temuti, visto che è sufficiente il contatto fisico per entrare nella mente altrui. Il protagonista, Christopher, ha il dono. La sua pelle è segnata dalle croste tipiche degli xerosi, ma il modo per vivere in maniera dignitosa senza essere evitati dal mondo è quello di entrare a far parte dei centri Xerobio per diventare parte del sistema di giustizia.
Si dice di scrivere di ciò che si conosce, Alexia Bianchini lo fa benissimo scegliendo un’ambientazione nostrana che appare viva e realistica. I personaggi sono ben caratterizzati, spesso si arriva a conoscerne la storia in maniera più approfondita grazie alla capacità di Chris.
Il protagonista ci aiuta a comprendere le difficoltà che può vivere una persona in grado di entrare in contatto con un semplice tocco, tutti lo evitano, così come facevano con sua nonna, che gli fa da mentore. Rispetto ai genitori, che sono personaggi di contorno, la nonna ha una grande importanza.
Lo stile è ottimo, nessun punto di vista ballerino, nessun infodump, si tratta di un libro scritto da un’autrice capace.
Questo romanzo lascia con una miriade di domande in testa: è lecito condannare a morte anche con la certezza di trovarsi di fronte a un colpevole? È giusto giudicare solo quanto commesso, senza prendere in considerazione le cause?
Lo consiglio a tutti, può piacere anche a cui non è particolarmente appassionato al genere.