[Recensione] Iron Man 51

Titolo: Iron Man 51
Editore: Panini Comics – Marvel Italia
Numero di pagine: 80 (spillato)
Prezzo: 3,50€
Contiene: Fear Itself 7.3: Iron Man, The Invincible Iron Man 510, Avengers Academy 21-22

Voto:

La prima storia è l’ultimo dei tre finali di Fear Itself, dedicato ad Iron Man, alle prese con l’interrogatorio di Gargoyle, uno dei Valorosi del Serpente, e una discussione con Odino a Parigi, i cui abitanti sono stati tutti trasformati in pietra dallo stesso Gargoyle. Lo spunto sarebbe anche interessante, ma le incoerenze sono molte: il Gargoyle è rinchiuso in una prigione da cui è impossibile evadere mentre la figlia del Teschio Rosso, che ricopriva un ruolo ancora più importante nei ranghi del Serpente, è già riuscita a evadere (su Fear Itself 7). Considerando che Matt Fraction è l’autore sia la serie che questo finale ci si aspettava maggiore coerenza, fortunatamente ci sono i disegni di Salvador Larroca a salvare la baracca.

Lo stesso team creativo ci mostra, su The Invincible Iron Man, la nuova alleanza contro Tony Stark, formata da gente come il Mandarino e Ezekiel Stane, il figlio di Obadiah Stane (quello comparso anche nel primo film di Iron Man). Una storia piuttosto introduttiva, che fa ben sperare per il suo prosieguo.

Chiude l’Accademia dei Vendicatori, un fumetto incentrato sull’addestramento di giovani supereroi. Quelli proposti in questo numero sono intesi icome un nuovo inizio per la testata, che inizialmente si concentrava sull’addestramento dei soli Finesse, Hazmat, Mettle, Rettile, Striker e Veil (la quale ha lasciato il gruppo dopo gli avvenimenti di Fear Itself, in Italia su Vendicatori: Accademia – Fear Itself, su Marvel Icon 7), ma che, da questo numero vedrà le porte dell’Accademia aprirsi ad una nuova ondata di giovani supereroi, accolti non proprio con entusiasmo dai cinque membri “storici”. Al team di insegnanti, composto, tra gli altri, da Giant-Man, Quicksilver e Tigra, si affiancheranno, come ospiti speciali, Capitan America, Occhio di Falco e Luke Cage, dei Vendicatori e gli X-Men di Ciclope (nei cui ranghi milita anche Magneto, tornato tra i buoni da un paio d’anni). Belle sia la storia di Christos Gage, che le matite di Sean Chen.

In definitiva, un albo discreto, che pone delle buone basi per il futuro, soprattutto per quanto riguarda l’Accademia dei Vendicatori.