Recensione Iron Man e i Vendicatori 50

L’episodio finisce con il ritorno sulla terra di Tony con altre armi per tutti gli eroi, la battaglia finale così può avere inizio.

La seconda storia è completa e proviene da “The invincible Iron Man Annual 1” essendo molto lunga, Panini ha aspettato il numero 50 per inserirla e quindi non spezzarla in troppe parti.

La storia ha come protagonista l’acerrino nemico di Tony, il Mandarino, in questa storia esso rapisce un noto regista e sua moglie per costringerlo a girare un film sulla sua vita, durante le riprese tutta la troupe è maltrattata, il regista  se vuole rivedere la sua amata è costretto ad assecondare tutte le richieste del Mandarino nella produzione del film. Più i lavori procedono e più il personale capisce che il mandarino sta raccontando la sua storia in modo errato, secondo i suoi racconti infatti viene visto come un grande eroe, le storie dei cittadini nel luogo in cui si svolgono le riprese però dicono tutto il contrario.

Il regista sceglie di ascoltare gli abitanti, crea il film che il Mandarino vuole ma all’ultimo lo modifica raccontando la vera vita dello spregevole personaggio, la sera della prima il pover uomo riesce a scappare dal cinema con la moglie, essa però era stata incantata dal Mandarino e uccide il marito, il malvagio protagonista invece appena vede che il film è stato modificato distrugge completamente tutta la sala.

Un buon numero questo, io per festeggiare il 50° avrei però messo una bella variant, condivido la scelta di Panini di mettere la storia del mandarino in un unico numero, è una bella storia e spezzandola avrebbe perso molto, è come vedere un film nel fumetto, compreso anche di capitoli, i disegni sono ben fatti, bella l’idea di abbinare nuvolette con quello che racconta il Mandarino a vignette che raccontano quello che è successo veramente, i disegni di Larroca nella prima storia sono sempre belli ed efficaci, i nani hanno sempre le guance rosse (un segno delle loro frequenti sbronze forse ?) anche i volti riescono ad esprimere molto bene i sentimenti dei personaggi.

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