Quest'oggi vi parlerò della nuova web serie diretta dal giovanissimo regista indipendente Roberto D'Antona dal titolo Johnny che arriverà sul web "gratuitamente" dai primissimi giorni di settembre e che FrenckCinema ha l'onore di recensire in anteprima esclusiva.
Chi mi segue da un pò sa benissimo che con FrenckCinema mi piace dedicare uno spazio fondamentale al giovane cinema indipendente italiano, una giusta pratica a mio avviso che non fa altro che dare la giusta visibilità al talento nascosto da sempre nell'ombra ed in costante ricerca di uno spiraglio di luce.
Tra i tanti registi indipendenti che ho seguito nell'ultimo periodo Roberto D'Antona è di sicuro uno dei più talentuosi in assoluto, progetti come A.Z.A.S. - All Zombies are Stupid e Dylan Dog - Il Trillo del Diavolo hanno solo lasciato intuire il grado di potenziale nascosto in lui ed è per questo ho deciso di seguire con molta attenzione Johnny.
Johnny è stato diretto da Roberto D'Antona su di una sceneggiatura di Eros D'Antona, nel cast Michele Friuli, Roberto D'Antona, Gianluca Busco, Mirko D'Antona, Gionata Russo, Alessia Cardea e Debora Muscoso.
La vita di Daniele Cortesi, un uomo comune, viene sconvolta quando la sua amante, Sonia Deodori, viene assassinata. Accusato di omicidio, affronterà un lungo anno fra assistenti legali e sedute psichiatriche. Dimostrata la sua innocenza, per mancanza di prove, Daniele ritorna alla normalità. Pronto a ricominciare una nuova vita si lascia tutto alle spalle, ma l'incontro con un misterioso individuo turberà nuovamente la sua esistenza.
La scelta del regista di dividere la sua opera in cinque puntate da circa 25 minuti rende la visione poco scocciante e tutt'altro che impegnativa, il filo narrativo è ben tenuto in considerazione oltre che da una buona divisione temporale anche dall'ottima scelta di iniziare ogni nuova puntata con classici flashback portati alla luce nel mondo dell'intrattenimento dalla serie di successo Lost.
Fin da subito s'intuisce che qualcosa di macabro ruota intorno alla storia, D'Antona cela dietro intelligenti trucchi narrativi la verità che però dalla metà dell'opera iniziano a venir meno portando forse a trarre conclusioni un pò troppo in anticipo sul tempo.
Buona la caratterizzazione dei personaggi chiave, un forte plauso va infatti dato al modo in cui viene gestito il gran numero comparse e personaggi che sempre più spesso sono chiamati ad interagire tra di loro, un dato questo che rende Johnny non il classico progetto indipendente dove tutto il peso si regge su 2 o 3 personaggi.
Il cast è un pò croce e delizia dell'intero progetto, come già appuntato nella recensione della puntata pilota qualche mese fa, Johnny soffre della mancanza di attore che dia al protagonista quel giusto peso, Michele Friuli a tratti regala una buona recitazione, ma spesso si perde in dialoghi che un pò per scelta del regista, un pò per sua scelta interpretativa, non colpiscono e rendono molle un personaggio invece che dovrebbe avere tutto il potenziale per spaccare lo schermo.
Ottima invece la scelta di puntare sulla coppia formata da Gianluca Bosco e Mirko D'Antona, nella serie i due attori interpretano due poliziotti che oltre ad essere colleghi condividono una lunga e sincera amicizia, la loro buona prova artistica fa si che i loro personaggi godano di buona luce.
Godibile infine la buona interpretazione dello stesso Roberto D'Antona per il ruolo del misterioso Johnny, sin dalle prime apparizioni s'intuisce che oltre ad essere un personaggio chiave dell'intera saga, egli diventerà, grazie all'ottima presenza scenica, anche simpatico e mai noioso.
La colonna sonora composta da Andrea Pinna con musiche di Olsi Baba ed il tutto revisionato dallo stesso regista viene sfruttata positivamente affiancando ad alcune scene chiave musiche di forte impeto emotivo regalando un ottimo binomio intrattenitivo, da imputare negativamente però c'è una certa insistenza nell'utilizzo di questa tecnica.
In conclusione posso affermare che dopo la visione dell'intera web serie sono rimasto positivamente colpito dalla buona prova registica di D'Antona e dall'ottima creazione di una tela narrativa che non stanca nonostante la lunghezza del progetto completo.
Se il cast non convince per la scelta di un protagonista non proprio da urlo, il resto degli attori regala momenti di buon cinema, la colonna sonora utilizzata con più parsimonia avrebbe segnato di sicuro il punto più alto qualitativamente parlando.
Trattandosi di un progetto che sfocia nel thriller con venature da giallo e da horror s'intuisce spesso quel giusto alone di mistero che trasforma Johnny in un progetto molto curato e diretto ad un pubblico molto più vasto di quanto s'immagini.
Nella speranza di avervi convinto, vi ricordo che su FrenckCinema avrete presto l'occasione di leggere una breve intervista al regista, quindi rimanete connessi...
di Frenck Coppola