Recensione: JOY LA STREGA di Jill Barnett ( I Romanzi Mondadori)
Creato il 18 agosto 2011 da Francy
Autrice: Jill Barnett
Titolo originale: Bewitching
Genere: Storico
Ambientazione: Inghilterra,1813
Pubblicazione: ed. Pocket,1993/2002, pagg. 464
Pubblicato in Italia: ed. Mondadori, collana Oro/Mystère, agosto 2011
Parte di una serie: 1° mini serie (insieme a Dreaming)
Livello sensualità: Alto
LA STORIA
Joy MacQuarrie è scozzese ed è una strega. Alec, duca di Castlemaine,
è inglese ed è un uomo razionale e severo. In pratica non hanno niente
in comune. Eppure quando, per un banale errore nella formula magica che
dovrebbe trasportarla nel Surrey, Joy piomba in testa ad Alec, lui fa la
prima cosa irrazionale della sua vita: sposarla. Per poi pentirsene già
la prima notte di nozze. Abituato com’è ad avere tutto sotto controllo,
Alec avrà il suo bel daffare per resistere al piano di Joy: farlo
impazzire d’amore.
RECENSIONE DI MARIA T.
Giudizio: INTERESSANTE
La collezione Oro della Mondadori,
questo mese, ha pubblicato, insieme al pregevolissimo
”Un’estate
da ricordare”, che non
avevo mai letto prima, nonostante la saga dei
Bedwyn sia tra le mie serie in assoluto
preferite , questa piccola “chicca”, un
romanzo piacevole, scorrevole, perfetta
lettura estiva, ma non per questo, meno bello. A tratti profondo e
con i personaggi inevitabilmente caratterizzati al massimo.
La storia non
è originalissima, altre volte abbiamo incontrato protagonisti
di diverso ceto sociale, difficilmente
, all’apparenza amalgamabili, ma il pregio di questa storia assolutamente
romantica è di avere come protagonista femminile Joyou
Fiona MacQuarrie, un nome , una garanzia,
giovane strega scozzese, discendente da una famiglia potentissima di
streghe e maghi, naturalmente buoni, ovviamente.
Ed allora ci immaginiamo una splendida
amazzone dagli occhi verdi, capelli rossi, indomita, fiera, alta ed
orgogliosa…..ma ci sono streghe e streghe e la nostra eroina fa parte
del ramo…..diciamo meno spumeggiante:
è una brunetta dagli occhi verdi, sopracciglia nere, un neo sbarazzino
e malizioso sopra il labbro superiore, minuta e flessuosa, niente virago,
più tipo folletto o fata dei boschi. E sopra ogni cosa
è un disastro di strega: sbaglia le formule magiche, non le riescono
nemmeno gli incantesimi più innocui. Si dimentica le formule, oppure
semplicemente le modifica, è una fantasiosa.
E succedono disastri…..
Sapete tutti che ogni strega che
si rispetti ha al proprio fianco un gatto, in genere, un animale magico.
Sapete lei invece cosa ha? Un ermellino
!!!!! l’unico animale “magico”
si fa per dire, che ha acconsentito di essere il suo
“assistente” e che passa tutto il giorno arrotolato al suo
collo a mò di stola vivente e ha persino un nome
“sinistro” che dovrebbe incutere paura: Belezebù, abbreviato in
Belze.
Questa
è la nostra incantevole strega, bellissima
ed innocente, che sbagliando un semplicissimo incantesimo di trasporto
che dalla Scozia dovrebbe portarla dai parenti nel
Surrey, piomba , e non c’è altra maniera per dirlo, sulla testa del
nostro impassibile, freddo, severo protagonista,
Alec Gerald Castelmaine, Duca di
Belmore. Uno dei nostri
duchi da sballo, il prototipo dell’aristocratico inglese: alto, perfettamente
vestito, curatissimo, alti zigomi normanni, naso aquilino, perfettamente
conscio dei propri natali e della propria importanza, labbra sensuali,
ma con una linea dura che preannuncia il carattere freddo ed arrogante
della specie “DUCHI INGLESI DOC”
, occhi color ghiaccio e capelli curiosamente striati di grigio, retaggio
dei Duchi di Belmore ai quali venivano i capelli bianchi prima dei trent’anni.
Vado matta per i duchi cosi e voi? Per essere più
precisi è il quindicesimo Duca di
Belmore…. settecento anni di storia inglese!!
Lui
è un maniaco del controllo, lei un’affascinante giovane donna
gioiosa, vedi il nome, amante della natura, degli animali, pasticciona,
esuberante, generosa; lui un nobile sprezzante ed altero, schivo e razionale.
Eppure: la vede, la guarda... la sposa! E se ne pente immediatamente:
lei gli confessa la propria natura, anzi gliene dà
una dimostrazione, facendo levitare il
“nostro “su una poltrona, dal pavimento al soffitto……Lui
è inglese, lei scozzese, lui è ricco, nobile, lei
è gioia di vivere, fantasia, allegria ed
è una strega, due mondi che più
diversi non si può. Divertentissimi sono alcuni passaggi del libro,
affollato di personaggi minori irresistibili
e da scene esilaranti. Lo stile della scrittrice
è sobrio ma divertente, da commedia degli equivoci.
Joy anima le statue da giardino , fa ballare gli animali, canta
, fa sballare gli orologi del castello ,
fa piovere petali di rosa e manda in bestia il nostro duca, ma gli
riempie la vita di allegria e di passione
o perlomeno ci prova. Alec le proibisce di usare la magia, la controlla
e la snerva, ma è anche attratto inesorabilmente e suo malgrado dalla
nostra strega dei boschi. La chiama Scottish...malgrado sia riluttante ad ammetterlo,
è affascinato da lei, la desidera, ma vuole cambiarla, farla diventare
“normale”, almeno così dice a se stesso.
A volte è antipatico forte, quasi crudele nella sua rigida compostezza,
tremendamente ALPHA, dominatore, possessivo, ma anche protettivo…e
tenero. Come da copiome….
Lei ha una pazienza infinita,
naturalmente se n’è innamorata appena l’ha visto, gli lascia esercitare
il potere su di lei, ma indubbiamente
è lei la più forte fra i due. Il suo amore , pensa, potrebbe
guarirlo, aiutarlo ad aprire il suo cuore
, a renderlo più “umano”. Lei intravvede un altro Alec. Non solo
il freddo nobile che non ha bisogno di nessuno. Il romanzo esplora anche
i lati oscuri di lui,la sua incapacità
di apprezzare la vita, non ci fa solo sorridere
ma ci mostra la profondità e lo spessore morale di lei che lotta per
ottenere quello che vuole e non si accontenta di meno che dell’AMORE.
In più in questa bella favola abbiamo anche una fata madrina, la zia
di Joy, una vera strega DOC, Mary MacLean,
provvista di gatto bianco striato scozzese di nome Gabriel, un duca
fra i gatti assistenti di streghe,
che interviene al momento opportuno per aiutare i nostri protagonisti.
Anche la sensualità
serpeggia gradevolmente fra le pagine. C’è una scena bellissima durante
la quale il duca le insegna a ballare il valzer ed il desiderio di entrambi
è così percepibile, così
ben descritto. Ci sono scene “HOT” in questo romanzo, ma credetemi, mai volgari, perfettamente funzionali e contestuali. E molto belle.
E poi c’è il percorso di Alec che attraverso
la separazione, finalmente cresce e sceglie di
SENTIRE, DI PROVARE EMOZIONI
. E l’ultima pagina
vi mostrerà un’immagine alla Harry Potter, piena di magia e di amore,
ed in tempi non sospetti dato che le avventure del maghetto inglese
sono nate nel 1997 ed il nostro romanzo
è uscito nel 1993.
Ve lo consiglio, leggetelo;
è datato, ma lo stile brioso e i dialoghi scoppiettanti vi faranno
passare delle ore liete e vi lasceranno con il sorriso sulle labbra
e qualche lacrimuccia .
Un altro libro da comodino, da rileggere
senz’altro. Da tenere sempre vicino….
Buona lettura.
AVETE LETTO QUESTO ROMANZO? COSA NE PENSATE?
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