Buona domenica, popolo di internet! Ecco a voi una nuova recensione, naturalmente del nostro caro progetto!
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Titolo: L’inverno e la primavera
Autore: Annalisa Caravante
Tags: guerra, amore, storia
Editore: CoreBook
Pagine: 440
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: €7,99
ISBN: 9788896560594
Formato: eBook (ePub, PDF)
Illustrazioni: Simona Lazzaro
Valutazione:
Grazie all’autrice per avermelo inviato in formato eBook.
RIASSUNTO - Mara vuole raccontare al mondo le atrocità dei campi di concentramento nazisti. Lei è una giornalista e una donna e non può chiudere gli occhi difronte alla pazzia delluomo capace di ridurre i suoi simili in ombre private perfino della propria dignità. Martina è troppo piccola per capire la guerra, troppo ingenua per difendersi dalle brutture del mondo, troppo libera per restare imprigionata nellipocrisia e nelle convenzioni. Lei sogna di imparare a leggere e a scrivere, sogna una vita diversa, sogna lAmore. Mara e Martina, due donne e un solo uomo a cui entrambe, attraverso percorsi diversi, sono legate da un amore profondo e indissolubile. La Napoli del dopoguerra raccontata attraverso una storia damore e di sofferenza nella quale i destini di gente diversa si incontrano e si intrecciano, dando vita ad un romanzo avvincente che tocca le corde del sentimento in un continuo alternarsi di sfumature: amore, amicizia, perdita, dolore ma sempre e comunque speranza. In un continuo alternarsi di inverno e di primavera.
L’AUTRICE - Annalisa Caravante è nata a Napoli nel 1977. Vive ad Acerra ed è diplomata in lingue. Ha molteplici interessi, come il disegno e la fotografia artistica, ma ama soprattutto scrivere. Lo fa sin da piccola, quando inventa brevi racconti da leggere alle sorelle e ai piccoli della sua famiglia. In seguito, già in età adolescenziale, scrive alcune poesie che sono state raccolte in un libro, inedito, dal titolo “La poesia e le altre”. Nel 2004 scrive il suo primo romanzo “Odissey life”, al quale ne segue uno nel 2008, “Tersa gli occhi del vento”, entrambi inediti. Contemporaneamente scrive racconti comici su un forum. Nel 2008 nasce la prima stesura de “Il paese degli aghi di pino”, ispirato ai lavori di Matilde Serao, di cui Annalisa apprezza molto “Il paese di Cuccagna”. Il romanzo, completato nel 2011, è la sua prima opera pubblicata.
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RECENSIONE
L’inverno e la primavera è un romanzo per il quale fatico ancora a mettermi d’accordo con me stessa, riguardo alla domanda se mi sia davvero piaciuto o no. Una situazione non facile, devo dire, soprattutto adesso che mi devo mettere al computer per scriverne un commento che abbia una logica, ma ci proverò lo stesso.
La mia indecisione nell’assegnargli un voto dipende sostanzialmente dai fatti che sto per elencarvi. In quanto a correttezza stilistica, a efficacia descrittiva e a caratterizzazione di background e personaggi, probabilmente questo libro si meriterebbe un 10 pieno. Non scherzo: sebbene abbiamo a che fare con un eBook distribuito da una piccola casa editrice, trovo che l’aspetto con cui si presenta al pubblico sia a dir poco impeccabile, con una prosa che scivola senza la minima indecisione e una trama composta da una serie di episodi che sanno emozionare come capita di rado.
Allora qual è il problema? Be’, un problema vero e proprio non credo ci sia. Ritengo piuttosto che si tratti di un’impressione che riguardi la sensibilità di ogni singolo lettore, e precisamente riguarda un particolare aspetto: la storia è molto particolareggiata, soprattutto nella prima metà
Ebbene, non sto dicendo di averla trovata noiosa, perché non lo è… però dopo duecento pagine in cui si parla quasi solo della vita quotidiana di Martina, Cristian e degli altri personaggi principali, era forte in me il desiderio di assistere a un qualche colpo di scena che regalasse un po’ più di tensione alla storia.I colpi di scena sono arrivati, per fortuna, ma con un discreto ritardo: nel frattempo il mio entusiasmo iniziale stava quasi per svanire del tutto, e per quanto la prima metà fosse senza dubbio interessante (la quotidianità dei protagonisti, infatti, è descritta in modo assai vivido e realistico) non nascondo di aver sperato che arrivasse in fretta a un punto di svolta.
Nella seconda parte le cose migliorano: infatti, troviamo azione, misteri da risolvere e problematiche da superare, il che per fortuna ha notevolmente alzato il mio livello di interesse per la vicenda. Avrei preferito, tuttavia, che venisse dedicato maggior spazio all’approfondimento del background storico, che ricopre tutto sommato un ruolo di margine.Un aspetto che, invece, mi ha fatto dimenticare almeno in parte ripetitività dei primi capitoli sono stati proprio i personaggi: Martina, che ci fa vivere la Napoli del dopoguerra attraverso i suoi occhi, le sue emozioni e i suoi sogni; Mara, che è alla ricerca di una verità dolorosa ma necessaria. E poi Cristian, Sebastiano, Federica e tutti gli altri… tutti quanti caratterizzati a meraviglia. A proposito di questo non posso non menzionare i dialoghi tra di loro, che hanno contribuito a renderli speciali e soprattutto, come già detto, a inserirli perfettamente nel tempo e nel luogo in cui vivono (per esempio attraverso l’inserimento di alcune battute in dialetto napoletano).
In definitiva, non posso fare a meno di consigliarvelo: io personalmente avrei snellito alcune scene, soprattutto all’inizio. Però rimane un ottimo libro, di quelli che non fanno nessuna fatica a rimanere nel cuore.
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In sintesi…
Seconda parte con vari misteri e
colpi di scena.
Parte iniziale un po’ lenta, quoti-
dianità ripetitiva.
Personaggi caratterizzati molto bene.
Dialoghi realistici ed efficaci.
Background storico ben realizzato,
anche se occupa un ruolo marginale.
Ottima cura nella presentazione e
nell’aspetto stilistico del romanzo.