TITOLO: L'ultima alba di guerraTITOLO ORIGINALE: Eleven ElevenAUTORE: Paul DowswellCASA EDITRICE: FeltrinelliANNO DI PUBBLICAZIONE:2012PAGINE:174TRAMA
"11 novembre 1918. Durante la notte, su un treno privato a nord di Parigi, la Germania firma l'armistizio con le Forze alleate, ma devono trascorrere sei ore prima che sia reso ufficiale e che abbia fine la più grande e sangiunosa guerra mai vista fino ad allora. Sul fronte occidentale s'incontrano tre soldati: sono Axel, un giovanissimo fante tedesco, Will, suo coetaneo inglese, e Eddie, un rampollo americano entrato in aviazione per far colpo sulle ragazze. Nel giro di poche ore, i loro destini d'incroceranno e le loro vite cambieranno per sempre. Sullo sfondo dell'imponente macchina di propaganda, paure, desideri e speranze condivise fanno emergere l'assurdità di una guerra feroce, combattuta da ragazzi simili ma dalle uniformi diverse."
Premetto subito che la quarta di copertina ingigantisce parecchio quella che è la storia effettiva del libro, e anche la copertina stessa, con tre soldati abbracciati amichevolmente e che si intuisce appartenere a schieramenti diversi, è un'idealizzazione della storia piuttosto che un'abbraccio, simbolico o meno, che avviene tra i tre giovani protagonisti di questo romanzo di Dowswell.Inutile ribadire che lo scenario è quello della Grande Guerra, e più precisamente la mattina dell'11 novembre 1918, quando la guerra sul fronte occidentale è terminata. Proprio perchè mancano poche ore alla fine di tutto, è naturale seguire con apprensione ancora maggiore le mosse di Axel, di Will e di Eddie, perché sarebbe un'ingiustizia bella e buona se rimanessero sul campo di battaglia proprio la mattina del "cessate il fuoco".Le storie di questi soldati si intrecciano solo alla fine e in modo imprevisto, non proprio sul fronte, ma piuttosto su un campo martoriato dai colpi di mortaio. Questi, insieme alle esplosioni e agli spari ripetitivi delle mitragliatrici, costituiscono il sottofondo sonoro di tutto il libro. Non succede granché, a dire la verità: il libro è abbastanza sottile e 174 pagine scritte in un carattere discretamente grande non possono contenere più di tante parole.E' evidentemente e senza dubbio un libro creato appositamente per i ragazzi delle medie e dei primi anni del liceo, anche perchè l'elemento storico c'è ma è opportunamente adattato al target a cui il libro è rivolto.Per cui sì, l'ho letto, ma riconosco che non è un vero libro sulla Grande Guerra, e non lo consiglierei se qualcuno volesse leggere qualcosa sull'argomento, ma può essere molto utile qualora si tenti di avvicinare i più giovani al tema senza sconvolgerli e senza annoiarli troppo.Il finale minaccia di lasciare un po' delusi, ma alla fine si interrompe con uno spiraglio di speranza. Niente di epico, comunque.
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