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[Recensione] L’ultimo vampiro di Christopher Pike

Creato il 08 aprile 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] L’ultimo vampiro di Christopher PikeTitolo: L’ultimo vampiro
Autore: Christopher Pike
Editore: Mondadori
ISBN: 978880454648
Numero pagine: 86
Prezzo: 5,00€
Voto: [Recensione] L’ultimo vampiro di Christopher Pike

Trama:
In apparenza Alisa Perne sembra una bella ragazza bionda poco più che adolescente, con grandi occhi azzurri un po’ troppo penetranti, ma in realtà è un vampiro, l’ultima di una stirpe diabolica che per millenni ha sparso intorno a sé terrore e disperazione. Sono più di cinquemila anni che Alisa dà la caccia agli esseri umani, a volte per amarli e più spesso per nutrirsene, finché un giorno scopre che qualcuno (o qualcosa?) sta dando la caccia a lei. Chi è il suo misterioso persecutore? Un uomo oppure un’altra creatura assetata di sangue, che ancora si aggira per il mondo in cerca di prede?

Recensione:
D’accordo, teniamo presente di avere davanti un libro per ragazzi molto giovani, magari già con il pallino dell’horror e del fantasy. È difficile trovare nelle nuove generazioni qualcuno che abbia la passione innata di leggere, ma che esempio può dare alle poche eccezioni un libro di questo genere?
La vampira protagonista, che narra in prima persona con un asettico tempo presente, non fa che esaltare dalla prima all’ultima pagina le sue straordinarie doti: lei è bellissima, intelligentissima, ricchissima, furbissima, una stangona bionda con gli occhi blu capace di ipnotizzare con il suo sguardo penetrante, ne sa sempre una in più degli altri, arriva sotto falso nome in una nuova scuola e subito tutti si accorgono di lei e ne rimangono soggiogati. Tutti i personaggi del libro sono secondari, qualsiasi loro abilità viene prontamente sminuita dalle eccezionali capacità della millenaria vampira, cosa che la rende immediatamente insopportabile a un lettore che stia (invano) cercando un filo conduttore nella trama. Il fatto poi che parli in prima persona aumenta a dismisura l’effetto, con un accumulo insostenibile di “Ma io sono più brava”, “Ma io sono migliore”, “Ma io sono più bella”, “Ma io sono più forte”, “Ma io sono più intelligente” e via dicendo. La struttura narrativa è questa: appare un personaggio, viene ammaliato da lei, dimostra una qualsiasi abilità che finisce per essere messa in ombra dall’innegabile superiorità della protagonista alla ribalta che se la cava brillantemente in qualsiasi pericolo.
Il fatto che lei si chiami Alisa, o Lara, o qualsiasi altro pseudonimo scelga di adottare nel corso della storia per proteggere la sua identità nulla toglie all’unica cosa che si può dire di questo libro: lei è una delle più smaccate Mary Sue, la peggior categoria di personaggi che possa esistere, perfettamente descritta in questo articolo.
L’ultimo vampiro è la prima parte di una trilogia, ma è assolutamente sconsigliato cercare di addentrarsi nei meandri del seguito: non vorrete finire anche voi nelle grinfie della meravigliosa Mary Sue di turno? Nel caso i vostri figli vi sembrassero interessati alla lettura, non lasciatevi ingannare dal nome della grande casa editrice o dell’autore che storicamente fa concorrenza a R. L. Stine, stella di punta della più interessante collana Piccoli brividi. Consigliate quelli, piuttosto, che hanno trame sempre diverse e personaggi credibili; e lo dico da accanito lettore della serie che non ne ha perso un volume, quando ero un fanciulletto con la passione per le case abbandonate e i mostri nello scantinato.
Se non altro, il libro si salva per lo stile rapido e sciolto; un peccato che la trama sia completamente azzerata per fare posto alle mirabolanti imprese della protagonista, perché dopotutto le storie di vampiri hanno un fascino secolare capace di affiorare anche tra righe non di altissima qualità.


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