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Recensione: La Dea Delle Piccole Vittorie

Creato il 09 settembre 2014 da Penny

Recensione: La Dea Delle Piccole Vittorie La Dea Delle Piccole Vittorie
di Yannick Grannec

Prezzo Hardcover: € 17,60
Prezzo E-Book: € 12,99
Editore: Longanesi
Titolo originale: La Déesse des petites victoires
Pagine: 396
Genere: Romanzo Storico
Ottobre 1980, Princeton: una giovane archivista, Anna Roth, riceve l'incarico di recuperare tutti i documenti di Kurt Gödel, il più affascinante ed ermetico matematico del ventesimo secolo. Per farlo deve avvicinare la vedova del grande genio, morto da due anni, un'anziana e spigolosa signora che sembra voler mettere in atto una sorta di vendetta tardiva nei confronti dell'establishment accademico rifiutandosi di cedere un archivio dal valore storico e scientifico incommensurabile. Fin dal primo incontro, Adele Gödel si mostra diffidente nei confronti di Anna eppure non la respinge. Si limita a imporle le proprie regole. Perché Adele sa che le resta poco da vivere ma c'è una storia che vuole assolutamente raccontare, una storia che nessuno ha mai voluto ascoltare. Dal grande fermento culturale della Vienna anni Trenta alla Princeton nell'immediato dopoguerra, dal maccartismo all'avvento delle armi nucleari, Anna scopre la vita di una donna che ha a lungo caparbiamente cercato un impossibile equilibrio fra genio, amore e follia.


Recensione: La Dea Delle Piccole VittorieDietro ad ogni grande uomo c'è sempre una grande donna. Una verità che trova conferma in questo romanzo storico: Godel è una figura importante nel mondo della matematica, i suoi teoremi sono ancora oggi studiati e il suo contributo alla storia è stato importante. Il genio però nonostante le rigide regole matematica nel suo Io più profondo è pur sempre un uomo e così Kurt ha sofferto per anni di depressione, di anoressia e di paranoia. I suoi amati assiomi, i suoi numeri e le sue teorie non l'hanno salvato da sè stesso: è stata Adele, una ballerina di sei anni più grande di lui che ha dedicato la sua intera vita al genio, per amore si è annullata totalmente, ha messo a tacere i piaceri della carne, i suoi desideri ed i suoi sogni per seguire Kurt, per  mantenerlo vivo e sano. Un rapporto diffile il loro: da una parte le domande impossibili del genio e dall'altra la sua fragilità come uomo pieno di paure hanno annullato totalmente ogni desiderio di Adele. Il romanzo è suddiviso tra il passato e il presente: ritroviamo  una Adele anziana, chiusa in una casa di riposo e custode di alcune carte di Godel bramate dal mondo della scienza. Attraverso i suoi racconti la figura di quest'uomo che ha sempre eluso i riflettori e gli ammiratori prende corpo insieme alle sue paure e alle sue idee geniali e così ci ritroveremo immersi in dialoghi matematici insieme ad Einstein oppure assorbiti totalmente dalle paure maniacali di Kurt. Un romanzo che nella prima parte sembra essere leggero: la storia d'amore, le difficoltà con i nazisti lasciano spazio ad un'aria satura di depressione e di timori e l'empatia con Adele diventerà disarmante. Nel passato si susseguono amicizie importanti per la famiglia Godel ma la solitudine in cui Kurt si rinchiude finirà per allontanarlo dal mondo reale, nel presente della narrazione invece Adele si fronteggerà con una giovane ragazza, Anna Roth, incaricata di recuperare il nachlass, il testamento del grande genio. Tra una fuga al cinema e una tazza di tè caldo le due donne scopriranno che il loro mondo non è poi così diverso: l'una nelle esperienze dell'altra rivedrà se stessa ed insieme capiranno che vivere al fianco di un uomo così problematico le ha lentamente sfibrate. Un ottimo romanzo, una grande donna che ha salvato un genio spesso incompreso.
Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: EBook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


Recensione: La Dea Delle Piccole Vittorie
Una grande donna all'ombra di un grande uomo: una storia d'amore e di dedizione. ”
Recensione: La Dea Delle Piccole Vittorie

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