Autrice: Dawn French
Editore: Leggereditore
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2011
Traduttore: Ginevra Massari
Pagine: 352
Prezzo: € 14,00
Ebook: € 5,00
Trama
Le famiglie perfette non esistono. Mo se lo ripete almeno una volta al giorno, ma è difficile convivere con il fallimento, è difficile arrendersi di fronte al fatto che la vita ti sfugge tra le dita, lasciando in cambio solo rughe e incomprensione. Ed è ancor più difficile per una madre che è anche psicologa per l’infanzia capire che i propri figli non ne vogliono sapere di aprirsi a lei, né tantomeno di seguire i suoi consigli. Allora la soluzione sembra semplice, forse la felicità si nasconde in una storia che ti fa sentire di nuovo donna, oppure nel distacco, nel riappropiarsi della libertà perduta. Ma ciò che Mo scopre davvero è che oltre il bianco e il nero, c’è qualcosa in più del grigio. È la meraviglia che si cela dietro i dettagli minimi, quelli più insignificanti... che a cercarli meglio aiutano a ritrovarsi. Un romanzo delicato che esplora con ironia e profondità le fasi più complesse della vita, un ritratto illuminante di una famiglia tanto originale quanto simile a quelle con cui conviviamo quotidianamente.
RECENSIONE La protagonista di questo delizioso romanzo è una famiglia esemplare, nel senso che ogni suo componente rappresenta un esempio amplificato della propria tipologia di persona, ognuna eccentrica a suo modo, eppure, facilmente rintracciabile in ogni nucleo familiare. Mo, la madre e la moglie di un uomo per il 99% citato come "marito", è una brillante psicologa dell'infanzia, molto apprezzata e ricercata nel suo lavoro, sebbene, come ogni colmo dei colmi ci rammenta, sia un vero disastro nel comprendere e tentare il dialogo con i propri figli, Dora e Peter. Il rapporto della madre con i due giovani pare a senso unico: Mo tenta ogni metodo psicologico, ogni terapia da manuale (di solito efficaci) per raggiungere la mente ed il cuore dei figli, una battaglia quotidiana che non gode dell'appoggio del marito, sempre troppo accondiscendente, lasciandola da sola di fronte ai capricci caratteriali e adolescenziali dei ragazzi.
Dora, 17enne in piena evoluzione ormonale, sembra si sia posta l'obiettivo di contraddire in tutto e per tutto la madre, ribelle e completamente immersa nei vizi e nelle abitudini della propria generazione, sfoggia un linguaggio ben poco femminile, eppure comprensibile nel modus vivendi che ella stessa si è imposta. Mollata dal ragazzo, si vede brutta ed insignificante, sfoga sul diario la propria frustrazione, anche e soprattutto contro la madre, che pare avere il ruolo di capro espiatorio, sebbene sia la sola che tenta di capirla. Peter, o meglio Oscar, come preferisce farsi chiamare lui, è un 16enne già padrone della propria particolare personalità; buona cultura, idee chiare su se stesso e sui propri obiettivi, ha un'ironia sottile degna del suo beniamino Wilde, di cui imita stile, pensiero e altri orientamenti...
Dal film "Little Miss Sunshine" (2006)
Tre personaggi che scrivono gli uni degli altri, spiegando se stessi sulle pagine di un diario, piuttosto di considerare la possibilità del dialogo a parole. Tre punti di vista che si alternano nel descrivere le stesse situazioni, in un divertente girotondo di caricature capaci di far ridere fino alle lacrime! Le angosce e le insicurezze di Mo relative al suo ruolo di madre, di moglie e di donna di mezza età, corrono parallele a quelle della figlia, che le somiglia più di quanto la stessa Dora voglia ammettere; Peter è nel mezzo a questo duello, con il suo modo compassato di controllare tutto, eppure, egli stesso capace di cedere alle emozioni e cambiare la direzione delle proprie idee.Tutto appare esasperato in questo libro da bere: i personaggi, le emozioni, le situazioni...tuttavia, non c'è niente d'insolito, ogni cosa è facilmente riconducibile alla realtà familiare di ogni lettore. Un'intuizione geniale dell'autrice di questo romanzo brillante e spassoso: vi ritroverete a ridere ad alta voce alle tantissime battute, ai labirintici ragionamenti di ogni personaggio, nel comune tentativo di far emergere se stesso ed essere compreso dagl'altri, per poi scoprire che l'affetto non necessita di parole, ma di azioni, come nella morale di una favola che appartiene a tutti.
Questo romanzo è per tutti, ognuno vi si ritroverà protagonista poiché la commedia della vita è comune a tutti, Dawn French lo dice chiaramente riassumendone il concetto nell'aforisma del titolo...perché La Meraviglia è racchiusa nelle Piccole Cose.