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Recensione: La porta dei morti di Sibyl von der Shulenburg

Creato il 12 maggio 2015 da Roryone @colorelibri
Recensione: La porta dei morti di Sibyl von der Shulenburg
Prezzo: € 10,00
E-book: € 3,99
Pagine: 189
Editore: Il Prato
Genere: Romanzo
Giulia raccoglie dalla strada cani e gatti, dice di prendersene cura, di salvargli la vita, ma dietro le finestre del suo vecchio podere e dentro le gabbie si cela una verità che nemmeno Giulia riesce a vedere... Quando un giorno la nipote Lucia si trasferisce da Giulia sia il sindaco sia la psicologa del paese iniziano a interessarsi di più di quella strana anziana e quello che scopriranno sarà terribile e doloroso...


Sibyl von der Shulenburg nei suoi libri racconta la vita sotto ogni aspetto, ma parla soprattutto delle difficoltà che si incontrano lungo il cammino e mostra il mondo di chi a volte si perde e finisce per vivere una vita irreale, perché ci sono persone che quando sono sopraffatti dal dolore si rinchiudono in un universo parallelo creato dalla loro mente.

Ci sono libri che nemmeno in 300 pagine riescono a raccontare una storia in maniera completa, La porta dei morti invece nelle sue 190 pagine racchiude in sé una storia unica, ricca e che riesce a stregare il lettore, lo avviluppa e lo lega ai personaggi che animano la storia.
Veri protagonisti di questo libro sono il dolore per la perdita di una persona cara e il rimorso per avergli riversato addosso la propria rabbia come ultimo saluto, da questi due sentimenti prende vita la storia di Giulia, un'anziana signora che vive sola e "abbandonata" in un paesino toscano, una donna che si è persa dentro se stessa e che crede di esser d'aiuto per gli animali randagi che raccatta da strada, riversa su di loro tutto il suo amore, ma la realtà è assai lontana da ciò che lei è convinta di vivere.
La salvezza per Giulia arriverà con sua nipote Lucia: due personalità completamente diverse quelle di Giulia e Lucia, ma che hanno in comune la morte ed ognuna la vive in maniera diversa, ma alla fine sarà proprio la morte ad unirle e a far si che siano l'una l'ancora di salvezza dell'altra.
Pagina dopo pagina il lettore si ritrova immerso nel dramma che vive Giulia, riscopre i brividi del primo amore con Lucia e sempre insieme a lei si lascia cullare dalla romantica e struggente storia d'amore di Larzia e Rasseno, vissuti nel IV secolo a.C. e che parlano al lettore del passato della Toscana etrusca, delle sue credenze e torna forte e prepotente anche quella superstizione legata al mondo esoterico e alle porte dei morti.
L'autrice ha messo insieme tantissimi elementi, fornendoli al lettore a piccole dosi, nutrendolo la sua curiosità, affamandolo per poi donargli una storia indimenticabile, che lo coinvolge e che si insinua piano piano, lo accarezza come il vento tra gli alberi e alla fine lo sconquassa e lo travolge.
Sibyl von der Shulenburg ha la grande capacità non solo di render reali i suoi personaggi, ma di far diventare le loro emozioni concrete, quasi tangibili al lettore, che mano a mano che procede nella lettura sente crescere in sé tutti i sentimenti che vivono Giulia e Lucia, amandole e odiandole e alla fine provando anche compassione.
Il finale è inaspettato e lascia nel lettore la sensazione di aver fatto un lungo sogno ad occhi aperti e per un attimo ha l'impressione che sia stato tutto reale...
Ancora una volta Sibyl von der Shulenburg  coglie nel segno e dona al lettore un piccolo meraviglioso capolavoro: La porta dei morti è come un diamante grezzo, che apparentemente sembra una pietra, ma che al suo interno nasconde un meraviglioso inestimabile gioiello che non può assolutamente mancare sulle vostre librerie!
valutazione 5

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