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Recensione La ragazza che hai lasciato
Creato il 04 aprile 2014 da Valeria Polverino @missvalesbooksBuonasera Booklovers!La settimana volge al termine ma per me il weekend non sarà sinonimo di riposo: il mio trasloco è agli sgoccioli e trascorrerò i prossimi due giorni a mettere a posto le mie cose nelle mia nuova casa. Per il trasferimento definitivo mi toccherà aspettare ancora qualche giorno perchè solo Lunedì verranno a montare la cucina.Da qualche giorno ho terminato la lettura di La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes, vi anticipo solo che non mi ha attratto così come l'aveva fatto Luna di miele a Parigi. In alcuni punti l'ho trovato addirittura noioso. Ma procediamo per gradi:
Omnibus 2014
Narrativa moderna e contemporanea
ISBN 9788804638377
420 pagine € 16,00
Cartonato con sovraccoperta
In vendita dal 18 marzo 2014
Francia, 1916. Sophie, sposa innamorata del pittore Édouard Lefèvre, allievo di Matisse, è rimasta sola dopo che il marito è partito per il fronte allo scoppio della Grande Guerra.La giovane donna ritorna quindi al suo paese natale nel Nord della Francia, ora occupato dai tedeschi. Con grande audacia Sophie aiuta le famiglie in difficoltà suscitando l'interesse e l'ammirazione del locale comandante delle truppe nemiche, fino al giorno in cui, disperata, è costretta a chiedergli aiuto, dopo aver saputo che Édouard è stato catturato e rischia la vita. Per riaverlo è disposta a offrire ciò che ha di più caro: un bellissimo quadro dipinto dal marito che la ritrae giovanissima, intitolato La ragazza che hai lasciato, divenuto per il tedesco una vera ossessione.Subito dopo, Sophie viene arrestata e portata via. Nessuno sa dove, né si hanno più sue notizie. Riuscirà a riunirsi al suo amato Édouard?Londra, 2010. Liv, vedova trentenne, sta ancora elaborando la dolorosa perdita del marito, un geniale architetto morto all'improvviso quattro anni prima. Ma quando incontra casualmente Paul, prova per lui una forte attrazione.L'uomo lavora per una società che si occupa di rintracciare opere d'arte trafugate durante la guerra, e proprio a casa di Liv vede il quadro che stava cercando da tempo, quello appartenuto un secolo prima a Sophie. Come mai Liv è in possesso di quel prezioso dipinto? E quali conseguenze avrà questa scoperta sulle loro vite? In La ragazza che hai lasciato ritroviamo le due splendide protagoniste di Luna di miele a Parigi, divise da un secolo ma accomunate da una storia struggente e coinvolgente, e dalla ricerca dell'amore e della felicità. In questo nuovo romanzo Jojo Moyes conferma le doti narrative di un'autrice in continua ascesa.
La prima differenza che si nota tra Luna di miele a Parigi e La ragazza che hai lasciato è l'assenza dei protagonisti maschili, ovvero Edouard e David. Del primo vi sono tracce sotto forma di lettere, del secondo le uniche tracce sono i ricordi che affiorano alla sua amata Liv. Rispetto all'anticipazione avuta ad inizio anno (trovate la mia recensione qui), ritroviamo quest'ultima vedova da quattro anni e Sophie che cerca di ricongiungersi all'amato, partito per il I conflitto mondiale e di cui non ha più notizie. Sicuramente le due storie di cui le nostre eroine sono protagoniste sono avvincenti, ma quella che ha destato maggiormente il mio interesse è quella di Sophie, un po' per l'ambientazione storica, un po' proprio per la simpatia del personaggio. Ahimè continuo a provare antipatia per Liv. Voi mi chiederete, come si fa a provare antipatia per un personaggio di un libro? Non lo so, fatto sta che avrei saltato volentieri tutti i capitoli che la vedevano protagonista, peccato che la parte più avvincente del romanzo la vede proprio protagonista!Sophie invece è l'eroina di austeniana memoria: coraggiosa, fiera, pur di poter riabbracciare l'uomo amato chiede aiuto al nemico, arrivando a offrire il ricordo del marito a cui tiene di più, ovvero il suo quadro che si intitola proprio come il romanzo. Davvero un peccato che Jojo Moyes abbia riservato ad uno dei più bei personaggi mai letti così poco spazio. Un peccato anche che La ragazza che hai lasciato non presenta lo stesso ritmo narrativo del suo prequel, a mio giudizio l'attenzione del lettore in Luna di miele a Parigi è tenuta alta proprio dall'alternanza dei capitoli dedicati alle due protagoniste.In definitiva mi ha deluso, ho aspettato tre mesi per poterlo leggere e l'interesse è scemato dopo poche pagine.
Buon fine settimana!
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