Titolo: La ragazza del trenoAutore: Paula HawkinsEditore: PiemmePagine: 378Prezzo: 19,50In libreria da giugno 2015
La trama
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sonoJess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.
La mia recensione
Con il grande lancio pubblicitario che c’è stato durante l’estate , avevo deciso di comprare questo libro, incuriosita da tutto quel clamore, poi quando la casa editrice, con grande gentilezza, mi ha inviato l’ebook per poter scrivere una recensione, ero decisamente al settimo cielo ed appena mi è stato inviato ho iniziato immediatamente la lettura.Il libro l’ho letto a luglio e solo ora mi sono decisa a scrivere la recensione perché tutto il mio entusiasmo iniziale è scoppiato come una bolla di sapone.La trama mi ha catturata fin dall’inizio probabilmente perché io stessa sono un’eterna pendolare! Io abito in un piccolo paesino e fin dalle superiori, l’università ed ora per il lavoro ho sempre dovuto viaggiare sui treni e così mi sono subito immedesimata nella protagonista Rachel, che proprio come me, si siede accanto al finestrino ed osserva il mondo scorrere fuori.
Molte volte ho immaginato la vita dietro a quelle finestre illuminate ed anche Rachel lo fa passando davanti ad una casa per lei molto speciale, ma questa è l’unica cosa che mi ha avvicinato alla protagonista perché per il resto è assolutamente lontana anni luce dai miei ideali: è una donna sola, praticamente senza amici, si rifugia nell’alcool perché non sa e non vuole affrontare i suoi problemi.
Il racconto però si alterna con tre voci narranti, tre donne, Rachel, Anna e Megan che non fanno altro che lamentarsi della loro triste vita ed alla fine diventano talmente identiche che durante la lettura ho fatto fatica a distinguerle.
Grande delusione di questo libro è stata proprio la caratterizzazione dei personaggi, senza un’anima, le emozioni ci vengono raccontate…non vissute….sembrano degli automi che agiscono perché la scrittrice tiene in mano i fili della loro vita; non c’è passione, sono macchiette che agiscono chiuse nei loro stereotipi.
Quasi 400 pagine di inutili giri di parole, quando il tutto si poteva risolvere con uno spreco di pagine decisamente minore!
Un giallo deve essere ricco di suspense, di emozioni, di colpi di scena e tutto questo io non l’ho visto. La lettura mi ha lasciato indifferente anzi, non capisco proprio il dispendio di energie, da parte della casa editrice, per un libro così!
Purtroppo non posso consigliarlo a nessuno, men che meno agli amanti del genere!