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[Recensione] La ragazza di fuoco – Suzanne Collins #distopia

Creato il 19 maggio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] La ragazza di fuoco – Suzanne Collins #distopiaTitolo: La ragazza di fuoco
Autore: Suzanne Collins
Saga: Hunger Games (vol 2)
Editore: Mondadori
ISBN: 978-8804603528
Num. Pagine: 373
Prezzo: 17.00 euro
Voto: [Recensione] La ragazza di fuoco – Suzanne Collins #distopia

Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all’ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l’implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall’amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Ca-pitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all’altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l’uno dell’altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita…

Recensione: A poca distanza temporale dalla fine del primo volume di Hunger Games, Katniss e Peeta cercano di riprendere in mano le redini della propria esistenza, insieme a Haymitch e tutti gli altri.

La storia fra Katniss e Peeta si è letteralmente congelata (ma non è che con Gale vada molto meglio), i due a malapena si rivolgono la parola al ritorno da Capitol City e stanno bene così. Più o meno.

Katniss ora vive con la sua famiglia nel Villaggio dei vincitori, in una confortevole abitazione vicina a quelle del suo compagno di “giochi” e il suo mentore, ma i suoi comportamenti sono sempre quelli di prima. Il fatto è che si rende conto abbastanza in fretta quanto impossibile sia ritornare a vivere come prima: riceve infatti una visita dal presidente Snow che le fa capire quanto furibondo sia per aver sfidato il suo potere. Deve sposare Peeta.

Da questo momento la vita di Katniss riceve uno scossone, iniziano i preparativi per delle nozze non volute, la presenza dei Pacificatori si intensifica e ogni sua mossa viene spiata e registrata.

Durante una delle sue solite battute di caccia dei boschi, Katniss incontra due donne in fuga da un altro distretto, dirette verso quello che rimane del Distretto 13: grazie a ciò scopre di essere diventata il simbolo della rivolta e che negli altri distretti i tumulti sono all’ordine del giorno.

Per punirla di tutto ciò, il presidente Snow indice le edizioni della memoria degli Hunger Games, dove lei e Peeta verranno di nuovo gettati a combattere fino alla morte, ma succede qualcosa di inaspettato.

Questo è quanto si svolge, senza spoiler, nel secondo volume della saga di Hunger Games. L’ho atteso con ansia dopo aver letto il primo e me lo sono letteralmente mangiato. Perché allora solo tre stelline e mezzo?

Perché è noioso.

La prima parte, che è grosso modo quella che vi ho raccontato, non è altro che una cronaca dettagliata di quanti peli vengono strappati a Katniss, oltre a una buona dose di seghe mentali sul suo rapporto con Peeta che avrei preferito veder approfondito e non del tutto ignorato.

Da metà libro, ovvero dal momento i cui viene dichiarata l’Edizione della Memoria, le cose si fanno più frenetiche e accattivanti, riprendendo lo stile del primo libro. Nell’Arena infatti si comprenderanno tutte la mcchinazioni di Haymitch e della Resistenza, insomma, tutte le cose più fighe vengono solo alla fine e si viene lasciati con il solito cliffangher.

Un buon libro di intermezzo insomma.


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