Recensione: La Sonnambula, di Essie Fox.
Creato il 30 marzo 2012 da Mik_94
Ciaoa tutti! Oggi, la recensione di un mistery gotico e ricco diminuziosi dettagli, uscito nelle librerie italiane lo scorsodicembre. Ispirato all'omonimo dipinto del pittore Millais, LaSonnambula è il romanzo di esordio dell'autrice britannica EssieFox.Ringrazioimmensamente l'ufficio stampa della Castelvecchi per avermi dato lagrande opportunità di recensirlo! Nella mia città era praticamenteintrovabile!Sesiete amanti dei classici e dei romanzi storici, probabilmente loadorerete.Se,invece, pensate di trovare, tra le pagine del romanzo, gli elementidi una ghost story vittoriana, pur rimanendo colpiti dallacomplessità dell'intreccio, lo troverete un intrattenimento alquantolento. Buona lettura!Ps.Non leggete assolutamente la sinossi completa! Inserendola, non èstato un caso l'avere eliminato gli ultimi righi. Il rischio spoilerè altissimo!
Titolo:La sonnambula. Ogni cuore nasconde un segretoAutrice:Essie FoxEditore:Castelvecchi Numerodi pagine: 382Prezzo:€ 18,90Sinossi:Quando, nella Londra di fine Ottocento, la diciassettenne PhoebeTurner aveva accettato la proposta dell'eccentrico Nathaniel Samuelse, dalla capitale inglese, si era trasferita a Dinwood Court, pensavache tutto si sarebbe risolto in una nuova esperienza; lavorare comedama di compagnia per Lydia, la moglie del signor Samuels, una donnafragile e malata di nervi. Ma c'è un passato tenebroso che non vuoleessere dimenticato: un'ombra che segue la giovane Phoebe inquell'isolata residenza di campagna per svelarle la vicenda diun'amante dal cuore spezzato, di una giovane attrice costretta adabbandonare il palcoscenico, di un maggiordomo in preda a desideriinconfessabili e di una povera ragazza, Esther, la figlia diNathaniel e di Lydia, ritrovata morta assiderata, tanto tempo prima,nei campi che circondano la casa di Dinwood Court. Al centro diquesto labirinto di inganni e tradimenti, Phoebe scoprirà di nonessere la persona che aveva sempre creduto. E che la sua venuta aDinwood Court non era certo stata frutto del caso...
Nessunadiciassettenne sa, di preciso, cosa fare della propria vita.PhoebeTurner, giovane donna della Londra vittoriana, ha già idee moltodefinite al riguardo. Nonostante il suo futuro sia un'incognita, èfermamente decisa a non seguire le orme della madre, donna ignorantee superstiziosa, la cui mente è imprigionata nelle tenebre di unansiogeno dogmatismo religioso.Adare un senso alle giornate della ragazza ci pensano il glamour el'allegria trascinante della sua amata zia Cissy, stella dei teatri eangelo del focolare. Duranteun'opera lirica - uno spettacolo teatrale di luci e brillantini -l'innocente sguardo di Phoebe, sostituta di una delle comparse,incrocia quello di un uomo affascinante ed enigmatico. Immediatamentepercepisce un brivido di tensione sul bel volto della zia. Unalacrima fugace intacca il suo trucco perfetto. Cosa nasconde? Chi èquell'ombra longilinea che proviene direttamente da un passato chenon vuole essere cancellato?Alcunedomande, però, sono destinate a non avere mai risposta e la morteimprovvisa di Cissy seppellisce sotto una dura lapide i dubbi dellaprotagonista.Ilsuo mondo si infrange, un torrente di tristezza sembra investirla. Lamadre diventa più fretta e distante, le spese di casa più ingenti,il ricordo del tocco di un misterioso sconosciuto ossessione per ilsuo cuore in subbuglio. Poi,il destino si svela davanti ai suoi occhi.Cancelliimponenti. Alberi fitti e secolari. Gargoyle che sogghignanodall'alto di un tetto. Un lavoro come dama di compagnia a DinwoodCourt, presso l'eccentrica Lydia Samuels. Dietrovelette, cappelli e abiti alla moda, la signora Samuels tenta dicelare il precario rapporto con il marito Nathaniel, il rancore versoil giovane figlio e la morte inspiegabile della figlioletta Esther, lacui tomba è una macchia grigia nel cuore del bosco. Unavita difficile nella quale Phoebe assume un ruolo rilevante.Circondata da spie e segreti, tra drammi familiari e losche passioni,la giovane protagonista imparerò sulla propria pelle che non si puòsfuggire al proprio destino. Ogni cuore nasconde il suo segreto. Ognivita spezzata reclama giustizia. Ogni nodo sarà sciolto dai denti diun pettine.Lacuriosità legata al romanzo d'esordio di Essie Fox era tanta. Giàdalle prime anteprime, ero rimasto, infatti, profondamentesuggestionato dal contrasto tra i colori sgargianti della copertina,i caratteri gotici del titolo e il contenuto teso della trama.Unostrano sesto senso mi lasciava presagire una suggestiva commistionetra le atmosfere rarefatte di Zafòn, la poesia dei classici, lacomplessità di un romanzo di formazione e l'intricato intreccio diun originale poliziesco in costume. Sulla Sonnambula, tuttavia, non èpossibile formulare un giudizio netto.Nonmi ritengo affatto un malinconico amante dei classici, ma nonnascondo l'efficacia di questo libro, che nasconde, in seno,l'inestinguibile essenza di alcuni tra i titoli più rilevanti delpassato. Sfogliando le pagine scritte dalla Fox, non si può fare ameno di essere meravigliati dalla sua indiscutibile maestria: lunghee minuziose descrizioni, corposi capitoli e un lavoro di accurataintrospezione rendono il suo romanzo un esordio brillante e unesaudiente romanzo storico. La sua passione trapela da ogni riga. Ilsuo amore per la letteratura è impresso nei tratti di ognuno deipersonaggi, nei quali sembra riflettersi l'ombra di alcuni deiprotagonisti più indimenticabili di un passato sempre vivo.Leggendodi Phoebe e del suo arrivo a Dinwood Court è impossibile non pensarea Jane Eyre e al mistero di Thornfield Hall. Lydia Samuels –volubile, fragile, malinconica e sensibile – è l'epigona dellaMiss Havisham di Grandi Speranze. L'affascinante e torvo Nathaniel hain sé molto del celebre signor Rochester. La tensione el'inspiegabile odio tra la protagonista e Joseph ricorda il rancoreviscerale tra Catherine e Heathcliff.
Amio parere, però, La Sonnambula , che nasce come un chiaro e sentitoomaggio al passato, non ha il mordente necessario per riuscire atrovare un'identità tutta sua e sganciarsi dall'incombente ombradei testi precedentemente citati.EssieFox, pur nutrendo un'attenzione viscerale per il vero, risulta spessoacerba e algida. Privo di lirismo, il suo stile risulta troppocostruito e forzatamente coperto da una fastidiosa patinaarcaizzante. Il pathos presente nel plot non sembra trovare unacorrispondenza sulla carta, a causa di una scrittura troppo costruitae eccessivamente lenta. Menosovrastrutture e una maggiore linearità avrebbero reso maggiormentepiacevole lo snodarsi dell'intreccio. L'unico difetto dell'autrice èl'essere semplicemente troppo brava. Regalaricche spiegazioni, intrattiene con lunghe descrizioni: dice troppo.Peruna volta, la schiettezza e la tipica immediatezza di un esordienteavrebbero potuto privare di tante sovrastrutture questo interessanteromanzo e impreziosirlo con una struttura più scarna e lineare. Ilmio voto: ★★★
Il consiglio musicale: X-Ray Dog: Come My Son
Potrebbero interessarti anche :