La sua infanzia è connotata dai molti viaggi compiuti al seguito della famiglia, per gli spostamenti dovuti al lavoro del padre.
Laureatasi in filologia spagnola presso l'Università Complutense di Madrid, ha in seguito eletto la capitale a propria residenza. Sin dal conseguimento della sua laurea, ha insegnato alla Università nazionale per l'educazione a distanza. Sánchez ha scritto prefazioni a moltissimi libri di autori stranieri (fra i quali ricordiamo Yukio Mishima), ha collaborato con diversi periodici nazionali, ed è stata occasionalmente collaboratrice della serie televisiva ¡Qué grande es el cine! Il suo romanzo d'esordio, Piedras preciosas, ha ricevuto al suo apparire (1989) un ottimo riscontro di critica. Filo conduttore dell'opera di Sánchez è una prosa intimistica, capace di mettere a nudo le iniquità e inadeguatezze del mondo contemporaneo grazie anche ad una buona dose di humour cinico.Nel 2010 Sánchez ha ricevuto il Premio Nadal per il suo romanzo Il profumo delle foglie di limone, un thriller psicologico i cui protagonisti includono un sopravvissuto spagnolo al campo di concentramento di Mauthausen-Gusen e una giovane donna in crisi, il cui percorso incrocia quello di un'anziana coppia di nazisti sulla Costa del Sol.Nel 2012 esce La voce invisibile del vento e nel 2013 è la volta di Entra nella mia vita.Del 2014 Le cose che sai di me vincitore del Premio Planeta, del 2015 invece Le mille luci del mattino. Tutti i libri dell'autrice sono pubblicati in Italia da Garzanti.*Fonte WuzCari lettori,inizio col dirvi che da tempo ero curiosa di leggere un'opera di questa acclamata autrice. Riconosco la mia mancanza e mi scuso con voi. Ho iniziato con "Le mille luci del mattino" che, a quanto pare non sembra aver suscitato nei suoi lettori, lo stesso interesse e trasporto delle opere precedenti.Non conoscendo i precedenti romanzi dell'autrice, mi sono basata su ciò che ho letto, accantonando i pareri di altri lettori.Ebbene, ho riscontrato una prosa piacevole e ammaliante. La Sànchez ha la capacità di fornire al lettore una serie di sensazioni (tattili, olfattive, visive), in grado di tuffare l'attenzione all'interno delle pagine.Nondimeno, con tutta sincerità, l'inizio è stato lento e ho faticato per addentrarmi nella storia, ma poi è stato un progressivo scivolarvi, senza che me ne rendessi conto. Credo che questa sia una grande abilità.Nel complesso, non ho trovato una trama particolarmente coinvolgente, nonostante il colpo di scena che scatena nuovi sviluppi. Non vi scrivo chi o cosa riguarda, altrimenti vi tolgo il meglio.Il romanzo viene narrato da Emma, giovane protagonista con il desiderio di fare la scrittrice, che finisce con il lavorare in una grande azienda, La Torre di Vetro, la chiama lei. Emma è una ragazza "insolita". Non è stata subito chiara la sua caratterizzazione, che si è mostrata pian piano. Qui e lì troviamo spiragli sul suo passato, che ci fanno comprendere le sue fragilità e i suoi punti di forza.Emma ama osservare e immaginare. Le vite di coloro che lavorano nell'edificio, transitano sotto il suo sguardo attendo, che come una lente di ingrandimento passa a definirne contorni e mettere in luce ogni aspetto. Sembra quasi di leggere una storia dentro l'altra, come se fossero piccole matrioske, contenenti segreti inconfessabili. E così, confidenze, misteri, tradimenti, vengono scansionati dall'analisi introspettiva della giovane.Ampio margine è lasciato ai sentimenti e alle riflessioni. Aspetto questo, che ho molto apprezzato e che hanno reso il romanzo una piacevole scoperta.Sicuramente, leggerò altre opere di Clara Sánchez, per avere una visione più ampia del suo stile e delle sue trame, che a detta di tutti, rapiscono.Non posso definirlo il romanzo dell'anno, ma sicuramente è una buona lettura che mi sento di consigliare."La bugia e la verità hanno in comune che è sconvolgente scoprire tanto l'una quanto l'altra".
*Non è un quattro pieno, ma non è nemmeno un tre. Mi riservo al momento di assegnare quattro calamai, in quanto abbia apprezzato la prosa.