Magazine Horror

RECENSIONE: Le ragazze morte sono facili

Da Angivisal84
RECENSIONE: Le ragazze morte sono facili
"Mi chiamo Nicki Styx e per i morti sono una calamita. Una calamita psichica, se preferite, che ha quasi sperimentato la morte e si è vista cambiare la vita per sempre. Adesso gli spiriti irrequieti sembrano percepire in me un loro simile e vogliono tutti raccontarmi le loro storie."
Titolo:
Le ragazze morte sono facili. Sono quelle vive a creare problemi!
Autore: Terri Garey
Pagine: 273 p.
Prezzo: € 14,90 (versione cartacea) € 6,04 (versione ebook)
Editore: Delos Books (Collana Odissea Streghe)
Genere: paranormal, ironico
Scheda su Anobii: qui
Trama: C'è qualcosa nel fatto di esser quasi morte che fa sì che una ragazza ripensi alle sue priorità. Prendete Nicki Styx - era una dark vintage, finché l'aver sfiorato l'al di là l'ha lasciata con la capacità di vedere i morti. Prima che abbiate il tempo di dire”buh” gli spettri di Atlanta stanno già bussando alla porta di Nicki. Ora le sue giornate consistono nel risistemare, con riluttanza, i pasticci lasciati indietro dai cari defunti, nell'accompagnare i fantasmi verso la Luce... e nelle lezioni private d'anatomia del dr.Joe Bascombe, il sensazionale chirurgo che le ha salvato la vita. Tutto questo concentrarsi sui trapassati è una vera rottura di scatole, specialmente per una ragazza che preferirebbe passare il tempo giocando al dottore col suo nuovo e sexy boyfriend... il quale sta iniziando a pensare che lei sia completamente pazza. Ma le cose si complicano ancora di più quando una sua amica stupidamente vende la propria anima al diavolo, e il nuovo dono di Nicki la fa incappare in una magia vudù. In pratica, per Nicki Styx morire è stato solo l'inizio.
Note sull'autore: Terri Garey, nata e cresciuta in Florida si è laureata in Scienze Elettroniche alla University of South Florida, è sposata e madre di tre figli. Prima di intraprendere la carriera di scrittrice a tempo pieno è stata analista di sistemi elettronici presso una società di finanza e assicurazioni; poi, nel 2005, ha venduto e pubblicato il suo primo libro con l'editore Harper Collins, Dead Girls Are Easy (il presente Le ragazze morte sono facili) con il quale ha dato inizio alla fortunata serie delle storie di Nicki Stix, una ragazza sensitiva in grado di parlare con le anime dei morti e di sistemare i pasticci che questi avevano lasciato in sospeso. La serie di Nicki Styx che ha subito riscosso una grande successo, è poi continuata con i romanzi A Match Made in Hell (2008), You're the One That I Haunt (2009) e Silent Night, Haunted Night (2009). Sin dal suo esordio, l'autrice ha ricevuto entusiastici apprezzamenti dai lettori della narrativa paranormale; ha visto il prestigioso Rita Award per l'opera prima e il Prism Award per il miglior romanzo light paranormal.
La mia opinione:Oggi con questa mia nuova recensione vi voglio parlare della mia ultima lettura: Le ragazze morte sono facili di Terri Garey. Dai tempi in cui era uscito (maggio 2012, più di un anno fa) mi ripromettevo a me stessa di leggerlo prima o poi, perché mi incuriosiva, soprattutto per via del titolo ironico e particolare, della copertina e della trama. Non ho mai letto nulla di questo genere, o del genere a cui pensavo il romanzo appartenesse, cioè quello del paranormal/urban fantasy un po' più ironico e divertente, che prende in giro i classici stereotipi del genere volendo far ridere in questo modo il lettore e creando situazioni paradossali. Allo stesso tempo però non ero sicura che il genere potesse piacermi, magari l'avrei trovato troppo stupido per i miei gusti e per questo rimandavo sempre. Ma visto che ultimamente avevo proprio voglia di qualcosa di leggero e divertente, e senza avere grosse pretese, l'ho iniziato finalmente a leggere. Prima di dirvi se ho fatto bene o male (sempre secondo me naturalmente) a intraprendere questo cammino (ogni libro ci ruba un po' di tempo e dovrebbe essere tempo sprecato bene, in teoria!) vi parlerò della trama, ma penso che capirete da soli la mia opinione.

PICCOLO FUORI TEMA: Prima ero contenta delle recensioni fatte in anteprima dei romanzi urban fantasy che attendevo, ora le trovo scandalose. Molto spesso sono fatte senza aver letto minimamente il testo in questione, prendendo semplicemente il comunicato stampa della casa editrice, modificandolo con proprie parole. Tutti i romanzi cosi sembrano dei capolavori, l'attesa per quel romanzo cresce e la casa editrice naturalmente è contenta (quando mai una casa editrice direbbe di sua spontanea volontà "Il romanzo che vi voglio propinare in realtà è una cagata pazzesca"? non sarebbe una buona mossa di marketing). Io lettrice sono un po' meno contenta di tutto ciò, perché, come in questo caso, vuoi o non vuoi mi creo delle aspettative per quel romanzo e quasi sempre vengo delusa. Se avessi scelto a caso un romanzo in libreria senza nessun tipo di suggerimento avrei dato la colpa semplicemente a me stessa, per aver scelto male. Naturalmente in questo caso è passato diverso tempo dall'uscita, quindi in internet di recensioni se ne trovano diverse, avrei potuto leggermi mille e mille altre recensioni, sta di fatto che però la curiosità mi sarebbe sempre rimasta (sono fatta così). Mi faccio condizionare facilmente? Può darsi. Sta di fatto che io preferisco inserire in tutte le mie recensioni sia le cose che ho trovato positive che quelle negative, per non sbilanciare in nessuno dei due sensi e lasciando al lettore la facoltà di poter scegliere se quel romanzo è interessante o meno. Cerco di essere analitica, di non essere di parte, anche se alla fine sono di parte, perché un'idea del libro leggendolo me la sono fatta. Molti altri sono di parte ancor prima di averlo letto il romanzo e questo mi da fastidio :) Per non parlare di quelli che invece di parlare della trama, arrancano in frasi astratte e poetiche!
Tornando a noi. Ok non mi aspettavo nulla di eccelso, ma l'inizio mi ha lasciato proprio spiazzata. Non riuscivo a capire se l'autrice l'avesse scritto in modo serio o per far sorridere il lettore, beh io non ci ho trovato nulla di divertente (a parte qualche battuta della protagonista, fatte però spesso in maniera fuori luogo, alcune sono anche divertenti). L'inizio è di un banale che non vi dico, la classica scena in cui la nostra protagonista Nicki Stix (ma che nome del cacchio, ma tutte le eroine degli urban fantasy devono avere questi nomi strampalati?) si vede dall'alto, sdraiata su di una barella d'ospedale, mentre i dottori stanno cercando di rianimarla, dopo che ha avuto un arresto cardiaco. Segue scena del tunnel, luce, frase banalissima "Non è arrivato ancora il tuo momento" ed ecco che ritorna magicamente in vita. Il romanzo è scritto in prima persona, con il punto di vista della protagonista che racconta al passato le sue vicende. 
"...uno strattone mi tirò via di scatto dal letto di morte e mi ritrovai all'improvviso in un tunnel buio;...una luce diventava sempre più intensa man mano che la mia velocità aumentava. Ero priva di peso e in qualche modo facevo parte di quella luce, una sensazione che nell'avvicinarmi si intensificava: si propagava, scintillante, come una saetta a spirale ed era di un bianco vibrante con il centro dorato. Mi attirava come una calamita e non vedevo l'ora di scoprire che cosa c'era dopo. ...Il mio viaggio rallentò fino a fermarsi, poi udii una voce. - Non è ancora la tua ora, Nicki."
Appena si sveglia cosa fa? cerca di flirtare con il dottore che gli ha salvato la vita (anche se tecnicamente non è stata la sua mano a salvarla, ma un volere dall'alto). Il dottore in questione naturalmente è un gran figaccione (ma dottori stempiati e grassottelli no?) e si chiama Joe Bascombe (ok lui però batte la protagonista in quanto a nome strambo, ma che cognome è Bascombe? ho fatto fatica per tutto il romanzo a pronunciarlo nella mia mente). Tutta la storia sembra campata in aria, il dottore non sembra un vero dottore (vuole dare a tutti i suoi pazienti cocktail di farmaci, io non mi farei mai curare da un tipo così, dovrebbe essere cardiologo e dà consigli alla protagonista come uno psicologo da quattro soldi). 
Dal momento in cui la protagonista è "quasi morta" riesce a vedere e a parlare con i fantasmi. I fantasmi morti in circostanze particolari possono sentirsi ancora legati al mondo materiale e quindi invece di "andare oltre" e "incamminarsi verso la luce", rimangono ancorati alla terra (vi dice niente il telefilm Ghost Whisperer? la stessa storia, solo che qui la protagonista è molto più strampalata). Questi fantasmi rompono un po' le scatole e vogliono essere aiutati a risolvere le loro questioni lasciate in sospeso. Alcuni lo fanno in maniera tranquilla, altri un po' meno. 
Chi è Nicki Stix? E' una ragazza, orfana di entrambi i genitori a causa di un incidente stradale (in realtà erano i genitori adottivi), che ha un negozio di vestiti vintage (altro rimando alla serie Ghost Whisperer dove lì la protagonista aveva invece un negozio di oggetti vintage o antichi che dir si voglia) gestito insieme ad Evan, suo migliore amico gay (il migliore amico gay, simpatico e amante della moda è lo stereotipo per eccezione). Nicki sembra una in preda agli ormoni impazziti, cerca in ogni occasione di saltare addosso al bel dottore, il quale però gli rivela indovinate un po'... di essere sposato. Miii che rivelazione, questo colpo di scena mica si era visto in altri romanzi, no no è la prima volta in assoluto che sento sta storia! A un certo punto uno dei fantasmi a disturbare la protagonista sarà una sua amica afroamericana, trovata assassinata proprio vicino al suo negozio. Il fantasma in questione non sarà un semplice fantasma pacifico, ma qualcosa di ben più temibile e la protagonista dovrà districarsi tra riti vudu e robe del genere (l'argomento però non viene approfondito più di tanto, l'autrice non deve aver fatto tutte ste gran ricerche, si vede che ne sa poco o niente). Inoltre ci sarà un colpo di scena riguardante la moglie del bel dottore, che però è di un assurdo, mah neanche beautiful penso arrivi a tanto!  
" - Dimmi, dottor B, ti viene l'erezione con tutti i pazienti di cardiologia? - Mi protesi per appoggiargli una mano a coppa tra le gambe, e il tempo si fermò per un istante. - Non farlo. - Pronunciò quelle due parole, prima di indietreggiare di un passo anche se non sembrava dispiacergli. - Perché no? - mormorai con un barlume malizioso negli occhi. Lasciai la mano dov'era, a pochi centimetri dalla sua zip in tensione. - Sono sposato."  (Nota bene un attimo prima la protagonista era in lacrime per la morte della sua amica, oltretutto questa è la prima volta che esce con il dottore, non l'ha mai neanche baciato, non lo conosce per niente, e tenta di afferrargli gli attributi? Sarò all'antica ma questa per me è una maniaca sessuale!) 
Nicki vorrebbe darsi un tono dark, perché continua a dire di vestirsi tutta stramba e di avere i capelli corti e mezzi rosa (non ci sono stata molto dietro a questa cosa, ma credo si descriva così), ma il tutto è rilegato solo all'aspetto fisico, perché poi a livello di comportamento non mi sembra molto dark (mi sembra più una uscita da Sex and the city). I personaggi quindi sono tutti stereotipati e non hanno una loro vera caratteristica, a parte la protagonista che ogni tanto se ne esce con qualche piccola battuta divertente. Mi aspettavo qualcosa di molto più ironico e divertente, invece ho trovato un romanzo abbastanza banale, che sa di già letto in tantissime scene. E' piacevole da leggere non dico di no, però si poteva fare nettamente di meglio (alcuni si giustificano dicendo che i lettori non sono mai contenti e qualsiasi cosa faccia l'autore ci sarà sempre qualcuno che si lamenterà. Io la trovo una vera cretinata, perché tutte le critiche hanno un fondo di verità e se un autore non è in grado di coglierle e di migliorarsi, non si può ritenere neanche un vero autore!). Si vede chiaramente che l'autrice non ha voluto approfondire veramente la trama o renderla più credibile, ma ha preferito buttarla lì così come veniva, senza fare troppe ricerche o senza andare nello specifico. Tutto ciò è forse dovuto anche al fatto che questo era il suo primo romanzo in assoluto, ed è anche il primo della serie, forse negli altri il suo stile migliora e la storia si approfondisce (voglio continuare ugualmente la saga per curiosità. ok ho tendenze masochistiche xD)
Concludendo c'è chi lo adora e lo ama, c'è chi lo odia. Diciamo che nell'attimo in cui lo si legge potrebbe essere divertente, ma poi non ti lascia granché a fine lettura. Da prendere molto con le pinze, se non siete sicuri evitate. 
Se la pensate diversamente o se aveste letto il romanzo in questione e vorreste lasciarci un commentino, saremmo ben lieti di discuterne insieme. I commenti alimentano i blog quindi non siate timidi.
Alla prossima Club Urban Fantasy

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :