“Almeno due volte al mese vedo il poster da ricercato trasmesso sui jumbo-schermi disseminati per tutto il centro di Los Angeles. (…) Insieme alla fedina scorre sempre una foto diversa. Una volta era di un ragazzo con gli occhiali e una corta chioma di ricci color rame. Un’altra di un ragazzo con gli occhi neri e neanche un capello. A volte sono nero, a volte bianco, altre ancora olivastro o marrone o giallo o rosso o qualunque altro colore venga loro in mente. In altre parole, la Repubblica non ha idea di quale sia il mio vero aspetto“.
Day è un ricercato. A dire il vero, è ritenuto uno dei delinquenti più pericolosi dell’intera Repubblica nonostante abbia appena 15 anni. Da tempo sono sulle sue tracce ma non riescono a catturarlo perchè è molto veloce, si mimetizza alla perfezione e, soprattutto, non mostra mai il suo vero aspetto. Dal suo canto, il ragazzo compie azioni principalmente per sopravvivere, una lotta che porta avanti dall’età di 10 anni quando è stato sottoposto alla Prova e non l’ha superata. Da allora tutti lo credono morto e così sarebbe se non avesse una tempra e una costituzione forte.
Su di lui sono stati fatti esperimenti e, una volta non più utile, è stato gettato negli scantinati di un ospedale credendolo morto. E in effetti ci è andato parecchio vicino, ma è riuscito a sopravvivere anche se con qualche handicap: una macchiolina scura nei suoi occhi azzurro cielo e una ferita profonda che gli attraversa il ginocchio.
Day come lo immagino => River Phoenix
Da allora ha capito molte cose sulla Repubblica e su chi la dirige, su quel virus che sta colpendo il suo quartiere e, infine, la sua famiglia. Sì, perché nonostante la madre lo creda morto, Day è rimasto in contatto con il fratello maggiore e li sorveglia da lontano. Tutto cambia, però, quando gli Ufficiali entrano a casa sua e disegnano uno strano simbolo sulla porta, segno che c’è un malato all’interno. Day scopre che si tratta di Eden, il fratellino minore, e a quel punto decide che deve far di tutto per reperire l’antidoto per lui, una medicina molto costosa che la popolazione povera, come la sua famiglia, non può permettersi. E’ così che fa irruzione in un Ospedale per rubarla. Mentre fugge, un militare tenta di fermarlo ma Day si libera scagliando un pugnale nella spalla dell’agente, fermandolo temporaneamente. Giusto il tempo di fuggire.
Il soldato a terra non è, però, uno qualsiasi. Si chiama Metias ed è il fratello di June Iparis, ragazza prodigio, l’unica fin’ora ad aver passato la Prova con il punteggio pieno di 1500 su 1500 e per questo destinata ad un futuro luminoso all’interno della Repubblica. La conosciamo nel momento in cui si trova nell’ufficio della segretaria del rettore per l’ennesimo richiamo:
“Io non credo soltanto di essere intelligente. Sono l’unica persona in tutta la Repubblica ad aver superato la Prova con il punteggio perfetto di 1500. Sono stata assegnata qui, all’università migliore del paese, all’età di dodici anni, quattro prima del previsto. Poi ho saltato il secondo anno e alla Drake ho ottenuto per tre anni solo voti impeccabili. Io sono intelligente. Ho quelli che la Repubblica definisce geni buoni e, come dicono sempre i miei professori, migliori i geni, migliori i soldati, migliori le possibilità di vittoria contro le Colonie. Perciò, se ho la sensazione che le esercitazioni pomeridiane non m’insegnino abbastanza su come arrampicarmi sui muri completamente equipaggiata, allora, e’, non è colpa mia se sono stata costretta a scalare la facciata di un edifricio di diciannove piani con un fucile XM-621 a tracolla. Si è trattao solo di auto-perfezionamento, per il bene della mia nazione.“
Come avrete capito, la ragazzina è un tipetto scaltro, è intelligente e coraggiosa, pensa con la propria testa e non ha paura delle autorità. Le quali ci tengono molto a lei, la vedono come il futuro soldato perfetto e per questo motivo, insieme al fatto di venire da una famiglia abbiente, le perdonano molte delle marachelle che fa. Famiglia che, al momento conta solo due persone: lei e il fratello Metias, più grande di 12 anni. I genitori sono morti alcuni anni prima in un incidente, lasciandoli soli.
Ma le brutte notizie sono solo all’inizio. June viene informata che durante uno scontro con Day suo fratello ha perso la vita. Accecata dal dolore, decide di vendicarsi e risolvere il mistero che in cinque anni nessuno è riuscito a sbrogliare: chi è Day. Diventa suo prioritario obiettivo assicurarlo alla giustizia.
Non vado oltre con la trama, anche se sicuramente intuirete che June e Day si incontreranno, si scontreranno e, sfortunatamente per la Repubblica, si confronteranno. E quello che ne deriverà non piacerà per niente ai governanti della Nazione.
Dopo aver letto Legend capisco meglio l’entusiasmo che ho percepito nei lettori stranieri attorno a questo romanzo. Innanzitutto l’ambientazione. Ci troviamo in un futuro non ben precisato (circa 100 anni avanti a noi), in quelli che una volta erano gli Stati Uniti, ora divisi tra Colonie e Repubblica. Il popolo è portato alla fame, vive in catapecchie, fa lavori sottopagati e umilianti, solo per riuscire a cibarsi. Sono sottoposti a continui controlli degli Ufficiali perché ogni anno si diffonde un morbo che stermina la popolazione e la nazione deve tenere sotto controllo il contagio. I ricchi possono permettersi i costosi antidoti che, purtroppo, la povera gente non può nemmeno sperare di avere. E poi ci sono le Colonie, persone che hanno scelto deliberatamente di opporsi al governo combattendo ad ogni livello. Dal loro lato, il governo ha a disposizione i mezzi e le persone per contrastare i ribelli.
Un’idea di mondo sicuramente credibile e studiata nei dettagli: è il governo a decidere chi vive e chi muore, che lavoro fare, a quale settore venire assegnato e se venire o meno curato. Il tutto è maggiormente approfondito e spiegato semplicemente con la contrapposizione dei due punti di vista: quello privilegiato di June e quello svantaggiato di Day. Resi maggiormente incisivi anche da un cambio nello stile del carattere grafico utilizzato per l’impaginazione, due voci distinte e originali, tanto diverse quanto incredibilmente simili.
E qui, certamente, troviamo un altro punto di forza: i personaggi principali. Non ci si può non affezionare a June, così caparbia, sprezzante delle regole e allo stesso tempo così tenera e dolce col fratello maggiore che le fa da padre. Così come è impossibile evitare di solidarizzare con Day, con le sue lotte quotidiane, con la sua forza e arguzia, con la sua compassione che lo porta a salvare e tenere con sè una ragazzina, Tess, che ha incontrato per caso e che ha visto troppo indifesa per poter essere lasciata sola.
Un personaggio che, purtroppo, conosceremo poco è Metias, fratello maggiore di June. E’ divertente e premuroso, ha rinunciato alla sua vita per crescere la sorellina. E’ il suo confidente e il suo consigliere, è colui che la capisce sempre ma che le insegna l’umiltà, l’indulgenza, la spinge ad andare fino in fondo senza forzare la mano, ad essere morigerata, comprensiva. La sua è una breve comparsa, ma è facile sentire June che ne parla, che lo ricorda, che ne segue i consigli. Metias usa un soprannome molto carino per la sorella: Junebug, che tradotto in italiano diventa Junbruco.
Tutto ciò raccontato da uno stile fluido e leggero, chiaro e allo stesso tempo incisivo. La Lu utilizza diversi registri narrativi a seconda dei personaggi attraverso i quali scopriamo via via la storia. Estremamente cinematografica, la scrittura consente di avere una buona visione d’insieme dei luoghi in cui si svolgono gli avvenimenti e le scene d’azione sono raccontate in maniera essenziale ma comprensibile. Un bel distopico, che piacerà sia ai ragazzi (l’audience cui si rivolge) che agli adulti, e più in generale a tutti coloro che vorranno farsi coinvolgere in un viaggio in un ipotetico futuro pieno di personaggi coraggiosi, azione e un pizzico di riflessione.
Voto: 8 1/2
Da segnalare che negli USA è uscito anche il prequel di questo libro dal titolo “Life Before Legend: Story of the Criminal and the Prodigy“. Sono solo 33 pagine (le trovate qui, in inglese) ma contengono due storie molto carine sui nostri protagonisti, fotografati quando entrambi hanno 12 anni (3 prima i fatti raccontati in Legend).
La prima storia riguarda Day e risponde ad una domanda che i lettori americani si sono chiesti dopo la lettura di Prodigy, il secondo volume della serie, e cioè quale sia stato il primo bacio di Day.
La seconda storia riguarda June e scopriremo cos’è successo il primo giorno alla Drake University (già all’epoca aveva una spiccata propensione a cacciarsi nei guai), avremo modo di entrare ancora di più a fondo nella vita della ragazza e scoprire qualcosa di più su Metias.
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due e, tra la Repubblica e le Colonie, la guerra sembra destinata a non finire mai. June è una quindicenne prodigio, nata e cresciuta in una famiglia appartenente alle più alte sfere della Repubblica. Ha un vero talento nel mettersi nei guai con i suoi superiori e le sue bravate al collegio militare sono spesso decisamente pericolose. Da quando i suoi genitori sono rimasti uccisi in un incidente stradale, l’unico su cui sa di poter sempre contare è il fratello maggiore Metias. Almeno fino al giorno in cui Metias viene assassinato in circostanze misteriose mentre è a guardia di un ospedale. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma proveniente dai più miseri bassifondi della Repubblica. Nonché il criminale più ricercato del paese. June ha un unico desiderio, vendicare la morte di suo fratello, ma il giorno in cui la sua strada e quella di Day si incroceranno per la prima volta, niente sarà più come prima…
E chi ancora avesse qualche dubbio, ecco un piccolo assaggio!
Marie Lu si è trasferita negli Stati Uniti da Pechino nel 1989. Ha lavorato come art director nell’industria dei videogame, nei Disney Interactive Studios. Ora scrittrice a tempo pieno, ama leggere, disegnare e giocare ad Assassin’s Creed. Vive con il fidanzato e i suoi tre cani a Los Angeles, in California.
Titolo: Legend
Titolo originale: Legend
Autore: Marie Lu
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Pagine: 264
Prezzo:16,50
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