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Recensione lo hobbit:la desolazione di smaug

Creato il 17 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Continua il viaggio dello Hobbit Bilbo Baggins (Martin Freeman) e della compagnia di nani guidata da Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) alla conquista della Montagna Solitaria, antica patria del popolo nanesco, ora sotto la tirannia del gigantesco drago Smaug. Sfuggiti all’assalto degli orchi grazie all’aiuto di Gandalf (Ian Mckellen), la bizzarra compagnia si appresta ad entrare nel Bosco Atro, regno degli Elfi Silvani e di altre mostruose creature. La strada verso la montagna diventa sempre più breve, riusciranno i nostri eroi a recuperare l’Archenpietra dalle grinfie del mostruoso nemico?

RECENSIONE
Secondo atto della trilogia-prequel tratta dal racconto breve “Lo Hobbit: Andata e Ritorno” di J.R.R Tolkien, la “Desolazione di Smaug” ci racconta la fase più intensa delle vicende di Bilbo e compagnia, in un film dai ritmi serratissimi e concitati. Approfondita la conoscienza dei personaggi principali nel capitolo precedente, quel che rimane è una narrazione rapida, compatta, dove azione e spettacolarità dominano incontrastate, complice una resa su schermo davvero straordinaria, dove, per una volta, l’uso delle tre dimensioni offre un vero e proprio valore aggiunto: ancora una volta, come nel precedente film,la varietà paesaggistica e l’onirica bellezza delle location neozelandese,patria del regista Peter Jackson, mozzano davvero il fiato, valorizzate ancor di più da combattimenti dal sapore a dir poco epico.

Ma a rubare la scena non sono né i paesaggi né i combattimenti: a “tiranneggiare” l’attenzione dello spettatore è il malefico drago Smaug, doppiato in lingua originale da Benedict Cumberbatch e in italiano da un bravissimo Luca Ward. Gigantesco, acuto e brillante nel linguaggio, concettualmente reso alla perfezione e incredibilmente malevolo, il Drago-sotto-la-Montagna è senza ombra di dubbio il fiore all’occhiello del film e il “villain” che tutti aspettavano, non mancherà di far gioire qualsiasi fan dei racconti tolkeniani.

Ciò che invece potrebbe fare molto meno piacere agli appassionati della saga è la sceneggiatura che si allontana a lunghi passi dai canoni del racconto originale. Il primo episodio già presentava molte mancanze e stravolgimenti rispetto alla trama del libro, e molti hanno sperato che Peter Jackson correggiesse un po’ il tiro, magari accentuando la natura fiabesca del “Lo Hobbit”, che nei toni, molto meno drammatici e maturi, risulta molto diverso dal Signore degli Anelli.

Ritroviamo invece gli stessi canoni della prima trilogia tolkeniana, con alcune scelte a dir poco paradossali per chi conosce a fondo le opere dello scomparso scrittore: prima fra tutte l’introduzione, totalmente frutto della produzione cinematografica, dell’elfa Tauriel, interpretata dalla bella Evangeline Lilly, inserita per dare un tono più romantico e femminile, ma che in realtà non riesce a brillare in scena né a farsi ricordare in alcun modo.

Alcuni personaggi poi, come Gandalf e Legolas (quest’ultimo non presente nel “Lo Hobbit” scritto da Tolkien), separati dalle vicende di Bilbo e dei nani, vengono utilizzati più come pretesto per i combattimenti e per le scene più spettacolari in CGI più che per un vero ruolo partecipativo nella vicenda) .Un vero peccato, considerando il vasto e multiforme background della Terra di Mezzo.Pretesti a parte, la carne al fuoco per il “tolkeniani” è davvero tanta: sebbene alcune parti (neanche troppe) siano state tagliate per ragioni di trama, i fan saranno felice di vedere su schermo l’impressionante mutaforma Beorn (interpretato da Mikael Persbrandt), i bellissimi ragni del Bosco Atro e l’impressionante resa di Pontelagolungo.

Per quanto riguarda gli attori e le loro interpretazioni, un plauso va a Martin Freeman, che centra perfettamente il carattere di Bilbo Baggins, spaventato ma coraggioso, seguito a ruota da Luke Evans, che interpreta l’arciere/contrabbandiere Bard, ottimamente astuto ed eroico. Dulcis in fundo, un plauso speciale va alla colonna sonora, che in un perfetto equilibrio ripropone traccie dal precedente capitolo e addirittura temi dal Signore degli Anelli, azzeccatisssimi e che creano un piacevole effetto nostalgia.

 Nazione: USA, Nuova Zelanda

 Anno: 2013 

 Genere: Fantasy/Avventura

 Durata: 161 minuti

 Regia: Peter Jackson

Cast: Martin Freeman,Ian McKellen, Richard Armitage, Evangeline Lilly, Lee Pace, Orlando Bloom, Luke Evans, Ken Stott, Graham McTavish, Aidan Turner, Dean O’Gorman, Mark Hadlow, Jed Brophy, Adam Brown, John Callen, Peter Hambleton, William Kircher, James Nesbitt, Stephen Hunter, Mikael Persbrandt, Manu Bennet, Lawrance Makoare, Sylvester McCoy, Stephen Fry, Ryan Gage, John Bell, Peggy Nesbitt, Mary Nesbitt, Cate Blanchett


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