La Premessa: "Ho girato il mondo due volte, ho parlato con tutti una volta, non c'è niente che non sappia fare, non c'è cielo troppo alto, non c'è mare troppo mosso, ne ho imparate di cose nella vita, mai sparare a un grosso con un piccolo calibro, se c'è qualcosa che vale la pena di farla, falla da grande (grande uomo) solo i vigliacchi non osano io sono un amante, un combattente, un sommozzatore dei navy seal".
Questa è la citazione che riecheggia in una delle scene clou del film Lone Survivor e che rappresenta in pieno il coraggio e lo spirito fraterno di uno dei corpi dell'esercito americano più glorioso in assoluto, per questo e per altro merita l'apertura di questa recensione.
La Storia
Tratto dal best seller del New York Times, Lone Survivor racconta la vera storia di quattro membri del corpo dei Navy Seal che vengono accerchiati dai talebani in Afganistain durante una missione segreta apparentemente facile, alla regia Peter Berg mentre nel cast figurano attori del calibro di Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Ben Foster e Eric Bana.
La Regia
Con il fantascientifico Battleship e prima ancora con The Kingdom abbiamo imparato a conoscere l'estremo patriottismo del regista Peter Berg ed in effetti questa storia rispecchia in pieno il suo ideale di cinema, eroico, intenso e molto visivo.
Berg sceglie bene il suo obiettivo, ovvero rendere al meglio l'eroismo di questo gruppo di soldati e sottolinearne lo spirito fraterno, il tutto è condito con un tasso di intensità emotivo davvero sopra le righe dove il culmine viene toccato durante il primo ingaggio a fuoco con i talebani tra le montagne afgane.
Dopo una prima parte alquanto lenta, ma utile a conoscere a fondo questo eroico corpo dei marines, la sceneggiatura di Berg si scatena finendo per dare al pubblico un war movie pieno di pathos ed intensità emotiva che non può che regalare forti emozioni almeno fino all'ultimo fotogrammo, intelligente inoltre la scelta di chiudere il film con il ricordo dei caduti durante la vera storia alle spalle del racconto.
Il Cast
Mark Wahlberg conferma ancora una volta di essere un attore tuttofare, egli infatti non eccelle in nessun ruolo in particolare, ma risce sempre nel suo obiettivo di non essere mai banale e privo di mordente recitativo; bella la presenza scenica di Taylor Kitsch, egli è infatti un pupillo del regista avendo già recitato con lui in Battleship, il suo apporto è fondamentale ai fini dell'ottimo risultato finale.
Nel cast come detto si registra la presenza di altri due attori che di certo non hanno bisogno bisogno di presentazioni come Emile Hirsch e Ben Foster, nel particolare quest'ultimo è la giusta spalla di un quartetto a dire il vero molto affiatato.
La Sezione Tecnica
Il lavoro dei tecnici sull'aspetto sonoro è estremamente straordinario e non a caso dagli Academy Awards 2014 sono arrivate due nominations (Miglior Montaggio Sonoro e Miglior Sonoro), di buona fattura anche la fotografia che in più occasioni regala immagini sensazionali che spingono l'esperienza dello spettatore al limite.
Le Conclusioni
In conclusione posso affermare che con Lone Survivor ci troviamo di fronte al miglior film diretto da Peter Berg, egli infatti mixa alla perfezione azione, drammaticità con un pizzico di eroismo e tensione fornendo un risultato godibile anche se in molte occasioni abbastanza esagerato.
Il cast relativamente giovane è compatto e regala un'ottima recitazione finendo per completare l'opera di Berg senza troppi fronzoli, difficile inoltre capire il perchè di alcune critiche in passato al talento di Taylor Kitsch, bravo ed intenso nel suo ruolo chiave.
In nessuna delle due categorie in cui Lone Survivor era nominato agli Oscar è arrivata la vittoria e dopo aver visto anche Gravity non mi sembra di capire il perchè, quest'ultimo è un vero capolavoro si, ma in queste categorie avrebbe potuto tranquillamente cedere lo scettro senza scandali.
Consiglio la visione di questo film per avere la giusta idea del coraggio di alcuni uomini che davvero rispondono al nome di eroi!
di Frenck Coppola