Editore: Leone Editore
Collana: Sàtura
Dimensione: 14×21 cm
Pagine: 192, Brossura
ISBN: 978-88-6393-061-0
Prezzo: 13.00€
Voto:
L’autore: Mabrouck Rachedi è nato e vissuto nella banlieue della capitale francese.
Giornalista, scrittore, blogger e sceneggiatore, è autore di altri due romanzi oltre a Malik. In Italia ha già pubblicato Il peso di un’anima (Stampa Alternativa 2009).
Trama: Malik è un vivace bambino della banlieue parigina con un grande sogno: diventare un calciatore professionista.
Nel frattempo, condivide la noia e la desolazione della vita con i suoi tre inseparabili amici: Salomon, Sam e Abdou.
Seguendo le loro peripezie, dai 5 ai 26 anni, attraverso il degrado delle periferie e la dura legge della strada, l’autore ci conduce alla scoperta dei piccoli vizi e imbrogli che la società parigina occulta dietro lo splendore e i fasti delle grandi boutique d’alta moda.
Recensione: Il libro ripercorre la vita di un gruppo di personaggi dai cinque anni ai ventisei anni. Il protagonista è Malik, che fa anche da voce narrante. La storia si svolge quasi esclusivamente in una banlieue parigina, l’autore ci mostra quindi una capitale francese ben diversa rispetto a quella che la maggior parte di noi immagina. Le banlieue sono infatti le aree periferiche delle aree metropolitane francesi. Possono essere zone sia ricchissime, come Versailles, che povere, come la banlieue in cui vive Malik. Alcuni capitoli sono preceduti da vignette in bianco e nero disegnate dal graffitaro banlieusard Jaekeldiablo, disegni che personalmente ho trovato simpaticissimi oltre a riuscire molto spesso ad alleggerire capitoli pesanti. Il libro non è pieno di volgarità – qualche parolaccia ogni tanto sì, ma nulla di eccessivo – ed è quindi adatto quasi a tutti. Oltre ai protagonisti cambia anche la storia, i problemi dei personaggi cambieranno progressivamente, dai gelati fino alla droga. Una costante del libro è il calcio, ma sono parti comprensibili anche a chi, come me, ne capisce ben poco.
Il finale è un po’ amaro ma lascia un barlume di speranza, io l’ho trovato addirittura commovente.
Si può leggere in poco più di un pomeriggio, le pagine scorrono velocemente e la trama trascina, ho cominciato a sfogliarlo con l’intendo di dare una rapida occhiata e mi sono ritrovata a pagina 70. Non annoia proprio perché ogni capitolo è diverso dal precedente, non è mai ripetitivo e la trama diventa più matura crescendo insieme al protagonista.