Autore: Ally Condie
Editore: Fazi (collana Lain)
Data uscita: 12 maggio 2011
Pagine: 350
Prezzo:18,50 euro
Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo In ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere?
RECENSIONE: Un libro che presenta spunti interessanti, ma sul quale c'è ancora molto da lavorare...
Primo capitolo di una nuova serie, Matched è un romanzo ambientato in un futuro distopico e caratterizzato dall’ormai diffuso taglio Young Adult. L’autrice, Ally Condie, presenta al lettore una società decisamente modificata e rigorosamente schematizzata. Fulcro della narrazione è il concetto di scelta, o per meglio dire, l’assenza di essa.
Tema che viene ripreso nel titolo stesso, e qui spenderei anche due parole sulla copertina, davvero meritevole: ottima la scelta della casa editrice Fazi (collana Lain) di mantenere la cover originale, che presenta una ragazza (Cassia Reyes, la protagonista), nel suo incantevole vestito verde ghiaccio e “imprigionata” in una sfera di vetro. Belli i colori, bella l’impostazione nitida e pulita. Una copertina che cattura l’attenzione, insomma.
Quanto alla storia, come dicevo è ambientata in un futuro del tutto stravolto. Ci sono regole da seguire, uno schema dettagliatamente studiato all’interno del quale vengono inseriti i membri della società. Ognuno deve adeguarsi a tale schema, e da questo punto di vista il libero arbitrio è considerato un impedimento. Gli esseri umani (la maggior parte, quanto meno) vivono nella convinzione che questo meccanismo sia il modo migliore per garantire il benessere dell’intera società e, di conseguenza, dei suoi singoli componenti.
Essendo un romanzo Young Adult, ci troviamo ovviamente di fronte a personaggi adolescenti. Al centro di tutta la storia vi è Cassia Reyes, la protagonista. E’ lei il filo conduttore della storia, colei che attraverso i suoi pensieri e ragionamenti (la vicenda è narrata in prima persona singolare) presenta al lettore il mondo in cui vive. Cassia è alle prese con i preparativi per la serata più importante della sua vita, quella che deciderà il suo futuro e soprattutto colui con il quale trascorrerà gli anni a venire. Perché, nel mondo di Matched, le coppie si formano seguendo la ragione, non i sentimenti. E anche per Cassie sembra essere giunto finalmente il momento che aspetta da tutta la vita, la serata del Banchetto d’Abbinamento, durante il quale vedrà per la prima volta il volto del suo Promesso. Una serata che darà il via a una serie di risvolti inaspettati e che porteranno la protagonista a fare i conti con una situazione del tutto nuova: due ragazzi, Xander e Ky, due possibilità diverse, due vite agli antipodi, due destini separati. Mentre il mondo continua a dettare legge con il solito rigore, Cassie scoprirà di avere davanti a sé più di una possibilità. Perché davanti a una seconda opzione, del tutto imprevista e inaspettata, ne consegue automaticamente quella cosa chiamata “scelta”. Un termine nuovo, per Cassie. Una logica a lei estranea, sconosciuta. Così, pagina dopo pagina, trovano spazio tra i suoi pensieri i dubbi e l’indecisione, il coraggio e la paura. Non solo sul tipo di scelta da fare…ma proprio sulla possibilità di compiere o meno una scelta.
Le regole imposte dai funzionari, che inizialmente posso anche sembrare avere lontanamente senso, arrivano ben presto a tratteggiare uno schema estremamente distorto, dove ciò che in teoria dovrebbe portare al bene comune finisce per mettere “in gabbia” le singole persone. Nessuno ha il diritto di scegliere alcunché, tutto è già stabilito. Persino il giorno in cui morire.
Di forte impatto è infatti la vicenda che vede protagonista il nonno di Cassie, un uomo che in qualche modo porta con sé un frammento del passato, un ricordo prezioso di ciò che una volta era la vita, e com’ era viverla, nel bene e nel male, responsabili delle proprie decisioni e del proprio futuro. Le sue sagge parole, un portacipria compatto e una lettera. Questa è l’eredità che Cassie riceve da suo nonno, ma è quanto basta per farle mettere in discussione tutto quanto, tutto ciò che conosce e che le è stato insegnato fin dalla nascita.
L’incontro con Ky, o per meglio dire l’approfondimento della loro conoscenza, la porta poi ad aprire gli occhi su molte altre cose. Ally Condie catapulta il lettore in un mondo dove carta e penna non esistono più, dove le lettere si scrivono solo tramite l’uso di computer e la grafia vera, quella arzigogolata e personale, è un qualcosa si estraneo, per non dire proibito. Carina la parte in cui Ky insegna a Cassie come scrivere le lettere: è strano vederla affascinata da questioni che per noi sono scontate, all’ordine del giorno. Il mondo di Matched è indubbiamente interessante anche per questo. Un universo in cui, per capire i ragionamenti e le motivazioni di Cassia, dobbiamo sforzarci di dimenticare completamente il nostro.
La storia delle tre pillole da portare sempre con sé l’ho trovata un tantino bizzarra, anche se rende bene l’idea di un futuro terribilmente distorto. Tra gli aspetti negativi, il fatto che la narrazione si dilunga notevolmente su questioni non sempre così prioritarie. A lettura conclusa si ha l’impressione che poco sia accaduto e poco sia stato detto. Un primo capitolo di trilogia un po’ povero di contenuti, insomma, per quanto però apprezzabili.
Ho poi notato una tendenza comune a diversi libri usciti di recente (tra l’altro anche quelli young adult, e molti pure urban fantasy). Quando si parla di realtà parallele o futuri distopici viene spesso riproposto un mondo fin troppo schematizzato, con un linguaggio caratteristico che a volte suona un po’ forzato. In Matched abbiamo il Banchetto d’Abbinamento, i Promessi, i Funzionari, le Aberrazioni, i Distretti e via dicendo. Di recente ho letto almeno altri due o tre libri dove parole generalmente di uso comune sono utilizzate, con tanto di lettera iniziale maiuscola, per definire le caratteristiche di un evento o identificare un gruppo di persone. Può essere interessante e originale, all’inizio, ma a lungo andare come tutte le cose arriva a stancare.
Non mi dilungo sul finale e non entro volutamente nei dettagli. Il libro devo dire mi è piaciuto abbastanza, sono curiosa di sapere come si evolverà la vicenda e mi auguro che la storia entri presto nel vivo, con un seguito magari più corposo, e non mi riferisco tanto al numero di pagine quanto ai contenuti. In conclusione una lettura da tre stelline: interessante, ma sulla quale c’è ancora da lavorare.