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[Recensione] Mentre l’Inghilterra dorme – David Leavitt

Creato il 28 giugno 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Mentre l’Inghilterra dorme – David LeavittTitolo: Mentre l’Inghilterra dorme
Autore: David Leavitt
Editore: Mondadori
ISBN: 978880441469
Num. Pagine: 238
Prezzo: 8,00€
Voto: [Recensione] Mentre l’Inghilterra dorme – David Leavitt

Trama:
La storia cruda e sensuale di due giovani inglesi travolti da un amore diverso e dalla forte passione politica. Un’avventura imprevedibile e dolorosa attraverso l’Europa dominata dalle dittature totalitarie degli anni Trenta fino al tragico epilogo nella Spagna sconvolta dalla guerra civile. Il romanzo più tormentato e complesso del grande scrittore americano.

Recensione:
Il ritratto di un’epoca. Ambientato nel 1936, protagonista è un giovane scrittore borghese piuttosto insofferente, orfano e costantemente dipendente dai denari elargiti con generosità dalla zia Costanza che si preoccupa per la sua sopravvivenza e anche di un suo eventuale matrimonio.
Lo stile di Leavitt è come sempre sciolto, elegante ma mai raffazzonato o pomposo, è serio ma nitido e scorrevole, in una parola: intelligente. La trama ci si snoda davanti presentandoci un periodo in cui l’omosessualità non era certo vista di buon occhio, ma con l’avvicinarsi di quella che sarebbe poi stata la grande guerra di Hitler questa inclinazione viene trattata ancora con maggior diffidenza e ripugnanza. Ecco perché Brian si limita a saltare discretamente da un letto all’altro cercando di starsene il più possibile lontano dalla luce del sole, affidandosi ai bagni delle stazioni, ai rapporti equivoci e alle negazioni perpetue.
L’incontro con Edward segna una svolta nella sua vita, e dopo un breve periodo la sua coscienza – un mix di valori impartiti dalla buona educazione e i principi della società – lo spingono sempre più contro una donna, con cui decide di provare finalmente l’ebbrezza del sesso etero e auto-convincendosi che sposarla sia la soluzione più ovvia, più facile, più normale per un ragazzo come lui.
Devo dire che l’ho trovato abbastanza piatto come romanzo, i personaggi secondari erano poco più che comparse su uno sfondo caliginoso, e non si sono rivelati così importanti come per esempio in Eguali Amori dello stesso Leavitt. Edward è un ragazzo facilmente incline alle decisioni impulsive e dettate dal fuoco della passione che gli arde nelle vene, e puntualmente se ne pente quando ormai è troppo tardi. Brian, per contro, ha un carattere molle e poco risoluto, cosa che lo spinge a non prendere quasi mai una posizione quando sarebbe il momento, cincischiando e procrastinando fino all’inevitabile.
Obiettivamente Mentre l’Inghilterra dorme è un romanzo veritiero, come di consueto l’autore imprime un forte realismo nei suoi scritti, sia emotivo – irritante del suo bigottismo tipicamente benestante – che geografico – le parti relative ai viaggi e alla metropolitana sono state deliziose, pittoresche.
Purtroppo la sottoscritta non ama molto questo genere di caratterizzazione. L’indolenza, l’eterna indecisione, la stolidità, ho trovato i personaggi piuttosto sgradevoli a causa della loro inerzia e alla loro incapacità di fare qualsiasi cosa desiderassero sul serio, trascinando il lettore fino all’ultima pagina e lasciandolo con le sopracciglia inarcate. Immagino che probabilmente questo fosse esattamente lo scopo di Leavitt, ma onestamente non mi è piaciuta questa scelta, come non mi piacciono i deboli.
Ad ogni modo il romanzo che dovrebbe essere il più complesso di tutte le sue opere è un po’ scialbo, leggibile, interessante, dettagliato nella presentazione dell’epoca e dei lidi di guerra, ma proprio nulla di speciale. Proprio nulla.


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