Charity è una bambina. È come tutti i bambini, piena di curiosità, assetata di contatti umani, di parole e di scambi. Vuole creare e partecipare alla vita del mondo. Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa. Gli adulti che la circondano non fanno attenzione a lei, le sue sorelline sono morte. Allora Charity si rifugia al terzo piano del suo palazzo borghese in compagnia della servitù. Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, studia dei funghi al microscopio, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa. Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi che fa della libertà un principio di vita e in nome di questa sovverte tutte le regole borghesi della vita vittoriana. Un romanzo attuale nel tema, anche se di ambientazione ottocentesca, in cui l'ironia, il pettegolezzo, un certo tipo di società snob e talvolta grottesca nella sua smania per le apparenze portano la chiara cifra di una Jane Austen contemporanea.
Carino, carino, carino... questo libro è davvero di una tenerezza unica e mi è piaciuto parecchio, se ancora non lo abbiate capito. Miss Charity è stato in lista desideri per tipo due anni e ora finalmente mi sono decisa a leggerlo senza pentirmene.
Il romanzo, ambientato alla fine dell'Ottocento, segue la storia di miss Charity dalla sua fanciullezza fino all'età adulta. Lei è una ragazzina curiosa e parecchio strana: sua madre la tiene praticamente segregata in casa e Charity, irrequieta e allegra, inizia a interessarsi a ogni cosa le capiti a tiro: i funghi, le piante ma soprattutto gli animali. Nella sua nursery ha nel corso degli anni conigli, oche, topi, corvi, ricci...insomma, ogni animale che riesce a catturare e a tenere in vita. Questa sua particolare predilezione per la natura e i suoi misteri, rendono la bambina stramba agli occhi del mondo e, una volta cresciuta diventa una donna eccentrica. Ma Charity, nonostante sia consapevole dell'opinione degli altri, rimane sempre sé stessa e riesce a trovare la sua strada.
Quando ho aperto questo libro ero convinta di avere in mano un romanzo per ragazzi e invece, pagina dopo pagina, mi sono resa conto di stare leggendo un vero gioiellino. Era da parecchio che non mi succedeva questa epifania! Di solito mi capitano tante epifanie... negative!
Miss Charity è una bambina strana: le piace studiare tutto quello che le capita a tiro, in modo particolare quello che riguarda l'ambito scientifico, ha una predilezione per le opere di Shakespeare che impara e recita a memoria, ma soprattutto le piace avere tanti animali, domestici e non. Sin dalla più tenera età, lei è più che consapevole di essere strana, diversa dalle sue coetanee e molto lontana dalle aspettative dei genitori e della società. Nonostante questo, vuole essere se stessa, vuole esprimersi e ama davvero le sue ricerche ed esperimenti. Passando la maggior parte del suo tempo da sola, si è costruita il suo piccolo porto sicuro con gli animali, con Tabita e con la sua governante francese: ama ciò che ha e, fino all'età adulta, è piuttosto timida e riservata. Arrivata ad avere vent'anni, comprende che non desidera solo un matrimonio conveniente e dei figli, lei vuole continuare a coltivare il suo estro creativo e si reinventa mettendosi in gioco. Insomma, questa è la storia di una rivincita: quella di una bambina strana che riesce a trovare la sua strada e a realizzare i suoi desideri, andando contro corrente e sfidando ogni regola di "decenza" del suo tempo ma rimanendo sempre la solita piccola Charity.
Come avrete capito, la protagonista del romanzo mi ha davvero conquistata! Charity è una ragazza semplice e schiva che però sa cosa vuole e che, nonostante tutte le critiche e le insicurezze, che sono la conseguenza della sua vita e dell'influenza che la società ha sulle donne, rimane sempre se stessa.
L'evoluzione da bambina in donna alla ricerca della sua strada è più che evidente nel corso della lettura e, i tanti piccoli avvenimenti che corredano la storia di base rendono il tutto davvero molto piacevole, non per ultima la sua cotta.
Mi sono divertita davvero molto nel leggere le avventure di questa ragazza, ma soprattutto le sue riflessioni, infatti, mi ha fatto sorridere diverse volte con la sua schiettezza ed eccentricità attraverso anche uno stile di scrittura semplice che arriva dritto al cuore.
Insieme a Charity, ho potuto anche apprezzare i personaggi secondari che sono numerosi e tutti ben caratterizzati anche se non presentano un'evoluzione evidente come quella di Charity. C'è il padre che si esprime soltanto con una battuta ripetitiva ma assolutamente perfetta, la madre che è assillante, Tabita che racconta le storie più strane, le cugine mondane, insomma, ci sono tanti personaggi che arricchiscono la storia e la rendono ancora più carina.
Assegno 4 stelline e mezzo a questo bellissimo romanzo.