Recensione | Once Upon A Time 5×11 “Swan Song”

Il mio primo pensiero appena finito l’episodio, è stato dev’essere tutto uno scherzo.

No, sul serio. Poi però ho pensato vabbé dai, non è stato male.

E continuo a pensarlo. Penso tutt’ora entrambe le cose. Se devo essere completamente sincera, in 5 stagioni di Once Upon a Time, mai ho provato un senso di bipolarità potente come quello che mi ha fatto provare questo episodio. Mai.
Mi spiego meglio: l’episodio in sé, come finale di metà stagione, è stato perfetto. C’era emozione, commozione, ansia, colpi di scena (se per colpi di scena intendiamo quella morte lì che era stata anticipata anche dai Maya insieme alla fine del mondo del 2012)… Ma allo stesso tempo è stato una gran delusione. Se avete letto le mie recensioni precedenti, potete anche immaginare perché, ma ci arriveremo.

Recensione | Once Upon A Time 5×11 “Swan Song” Partiamo da quello che promuovo: mi è piaciuta tantissimo Emma. Lei, che per undici episodi è stata al centro del ciclone, oggi si è trovata ad affrontare la battaglia più pericolosa e difficile da vincere. Lo sviluppo di questo episodio mi ha ricordato molto Buffy che cerca in tutti i modi di restituire la sua umanità ad Angel nella stagione due, e quindi mi aspettavo molto quel finale lì. L’abbiamo vista cercare in tutti i modi una soluzione, essere pronta a sacrificarsi e alla fine prendere la scelta più difficile… perché sì, uccidere qualcuno che ami è più difficile di uccidere se stessi. Sebbene fossi molto distaccata – la velocità con cui si è svolto tutto mi ha un pochino freddata – vederla compiere quel gesto (ero lì a chiedermi lo farà? non lo farà? pugnalerà se stessa? e quando alla fine ha ucciso Hook un attimino sono rimasta) mi ha fatto venire le lacrime agli occhi perché, che tu ami o no la coppia, vedere Emma perdere un’altra persona importante per lei non è bello. Ti vien da chiederti quanto dolore possano infliggere a quella povera ragazza, e mi sa che la risposta è un’infinità. Ora non ha più i capelli con la tintura scadente e non indossa più quegli abiti neri di pelle: la vediamo di nuovo bionda, con il suo giubbino rosso, ma non è la stessa Emma. Quella che abbiamo adesso è una Emma distrutta, è evidente dal suo sguardo spento, una Emma che ha perso il suo tutto. Però dal suo periodo come Dark Emma le è rimasta quella scintilla che prima non aveva, quel desiderio di combattere ed essere disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole, anche se questo significa andare nell’Aldilà. E speriamo che stavolta abbia capito davvero la lezione: quando dichiara di voler condividere il suo cuore con Killian, nemmeno Snow e Charming avevano da ribattere. Semplicemente, non c’è niente da dire.

Solo una cosa: però povero Neal, è morto per salvare quel cretino di suo padre e a nessuno viene in mente di salvare anche lui, visto come ha sprecato la sua vita?

Recensione | Once Upon A Time 5×11 “Swan Song” Altro grande personaggio: Regina. Non solo si è presa la sua bella e meritata vendetta contro Zelena, che per carità adoriamo tutti ma oggi proprio l’ultima cosa di cui avevamo bisogno era lei che aggiungeva drammi ai già drammi drammatici che ci affliggevano, ma anche aiutato Hook a tornare quello che era. Chi meglio di lei può capire come uscire dall’oscurità? Lei, che per anni l’ha combattuta e che finalmente è riuscita a contrastarla. Lei sì che è cresciuta come personaggio, e adoro il fatto che sia consapevole di ciò, che finalmente sappia quanto tutti ormai credano in lei, Emma per prima. Mica come un altro che cambia bandiera in base a come tira il vento…

Recensione | Once Upon A Time 5×11 “Swan Song” Ora, la morte di Hook: io posso anche accettarla. Ripeto, era stata ampiamente anticipata, non è stata nemmeno una grande sorpresa. Posso anche accettare che sia diventato Dark One in due minuti, che in due episodi abbia fatto più di Emma in dieci e che in altri due minuti sia riuscito a combattere l’Oscurità. Il flashback ci ha mostrato che, nei suoi anni migliori, ha ucciso suo padre. Che sebbene lo odiasse (anche lui grande genio che va a chiamare suo figlio Liam e che gli va a dire le stesse pippate morali che diceva a baby Killian prima di abbandonarlo dopo avere venduto lui e il fratello come schiavi. Ripeto, genio) averlo ucciso è stato uno dei suoi più grandi rimpianti. Suo padre non lo odiava, ha avuto per lui parole gentili persino dopo essere stato pugnalato a morte, e queste sono cose che segnano. Regina è riuscita a riportare quei sentimenti a galla, e solo così lui è riuscito a tornare se stesso per poi compiere il suo estremo gesto finale. Perché non voleva aggiungere altri rimpianti a quelli che già provava.
Quel che non accetto è che sia morto per un taglietto sul collo. E che lui sia morto, mentre Rumplestiltskin è ancora vivo e per di più ottiene l’amore e il perdono di Belle. Non è giusto, proprio non riesco a mandarlo giù. Che uccidessero lui, invece di Killian!

Sul serio, ma lo fanno di proposito? Cioè, questa gente che scrive le sceneggiature, prova un qualche piacere fisico a rendere Rumple un personaggio così… piatto? Ci fanno credere che è cambiato mentre in realtà ci trollano più di Rick Riordan con i lettori di Percy Jackson! Che poi non ci credono nemmeno loro, secondo me, si prendono gioco delle loro stesse sceneggiature quando mettono in bocca ai personaggi dialoghi del genere:

Emma: hai trovato una scappatoia. Ci hai traditi di nuovo.
Gold: è quello che faccio.

È QUELLO CHE FACCIO? Ma vi sembra una spiegazione? Non si prendono nemmeno la fatica. Era diventato un eroe, cavolo, aveva compiuto il suo primo, vero gesto di altruismo, era finalmente un uomo che meritava Belle e il suo amore, e ora? E ora è tornato lo stesso della prima stagione. Ho perso le speranze con lui, stavolta per sempre. Lui non vuole cambiare, non vuole crescere e diventare un uomo migliore: lui vuole restare bloccato in quel suo stato di uomo crudele e imbroglione, insicuro essere umano che crede di non poter essere coraggioso senza quel maledetto pugnale con il suo nome scritto sopra. Che qualcuno avverta Belle per favore.
Recensione | Once Upon A Time 5×11 “Swan Song” Hook muore da eroe, lui vive da bugiardo traditore e Emma soffre praticamente per niente, visto che l’Oscurità c’è ancora…non ci posso credere.
L’unica cosa buona che ha fatto oggi è stata versare il suo sangue per chiamare il loro passaggio per l’Aldilà. Se invece di spargere quelle due goccine, si fosse fatto dissanguare, sarebbe stato meglio.

Perplessità varie:

-Tutti a recuperare Hook, okay… Ma Artù e il resto della ciurma di Camelot? E Merida?
-Io ancora non capisco perché l’ultima speranza di Emma fosse Nimue. L’ultima volta che ho controllato, era ancora uno dei cattivi.
-Già che ci siete perché non riportate indietro anche Merlino? Divido io il cuore con lui, no problem.
-Che qualcuno disboschi il nano diventato albero, per favore.
-No, sul serio, quando Belle se ne va da Storybrooke ho pure pensato ma dai, se ne va così? A Rumple dice solo “okay grazie per il consiglio ciao sparisco per sempre” e se ne va? Ora vorrei che lo avesse fatto davvero. E vai a vedere che ora è pure rimasta incinta.

E quindi, tirando le somme. Di commuovermi, mi sono commossa. Ci sono tante cose in sospeso che spero verranno risolte “presto” (cioè fra soltanto 3 mesi). La svolta di Gold di nuovo Dark One mi ha avvelenato l’episodio, che già è stato un po’ troppo sbrigativo e quindi non riesco a promuoverlo al 100%. Non voglio arrivare al punto di guardare ONCE più per affetto che per reale interesse. Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Spero lo abbiate apprezzato più di me. Fatemelo sapere con un commento. Per il resto, come sempre, vi lascio il promo del prossimo episodio (il centesimo!) che vede il ritorno di tanta bella gente e i ringraziamenti delle nostre pagine affiliate che vi terranno compagnia durante questi lunghissimi tre mesi di hiatus. Alla prossima gente!

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