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Recensione: Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Creato il 26 gennaio 2014 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Buoni propositi e tempo per noi da dedicare a qualcosa di nuovo: su questi due punti si incentra il nuovo romanzo di Chiara Gamberale. Una lettura semplice ma sulla quale fermarsi a riflettere. Buona domenica e buone letture a tutti!

Recensione: Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Titolo : Per dieci minuti

Autrice : Chiara Gamberale

Casa editrice :  Feltrinelli

Pagine : 187

Prezzo : 16.00 € cartaceo

(su Amazon: 13.60€ cartaceo/9.99€ eBook)

Trama

I dieci minuti che ogni giorno dedichi a te. Dieci minuti, tutti i giorni, per un mese. Il tempo necessario per fare qualcosa di nuovo, qualcosa che non hai mai fatto prima. Dieci minuti per lasciarsi alle spalle tutto, per cercare di non accorgersi che tutto ciò che avevi non è più tuo, che non sei più ciò che eri, che la vita come la conoscevi non sarà più la stessa. Dieci minuti al giorno per riuscire a guardare avanti…

La mia recensione

Capita poche volte di avere del tempo per fermarsi a riflettere su ciò che potremmo fare per migliorarci e per migliorare le nostre vite. Il lavoro, la famiglia, i mille impegni assorbono completamente le nostre energie. A volte, però, capita qualcosa che ci lascia sconcertati, qualcosa che ci disorienta facendoci perdere le nostre certezze e quel “nido sicuro” che fino a poco tempo prima ci difendeva dal mondo. Chiara Gamberale, in questo breve romanzo autobiografico, ci parla in prima persona di ciò che le accade nel momento in cui il marito decide di intraprendere altre strade. Un abbandono, un distacco è sempre doloroso, ma può nascondere in sé anche nuove opportunità. Attraverso l’aiuto di un’ esperta, Chiara inizia a fare tutti giorni qualcosa di nuovo per dieci minuti e lo racconta in questo diario, trascrivendo le proprie esperienze e mettendo a nudo le proprie emozioni. Questo gioco la aiuterà a “ritrovarsi” e a ritrovare la strada giusta per continuare a vivere. Può fare ciò che vuole in quei dieci minuti: provare un nuovo smalto per le unghie, frequentare una zona della città mai esplorata, provare la sensazione di camminare al contrario, cucinare dei pancake, imparare a guidare, provare il punto croce…

Superare il dolore non è così semplice, ma ciascuna nuova attività intrapresa da Chiara la porterà a fare nuove conoscenze e nuove esperienze mai provate prima. Avere una missione quotidiana significa trovare un rimedio alla noia ed allenare quella parte di noi che, per paura, non si è mai lasciata andare al nuovo. Significa anche togliere sé stessi dal centro del mondo e fare in modo che si possa pensare alle nostre cose con meno avidità. Da bambini è facile farsi prendere dalla smania del possesso: “questo è mio e basta”. Crescendo si impara (o si dovrebbe imparare) a condividere e a “lasciare andare” ciò che non appartiene più a noi.

Questo romanzo di Chiara Gamberale ha una trama semplice, si legge velocemente, ma lascia a ciascun lettore la possibilità di adottare questo esperimento per sé stessi: proviamo anche noi a fare qualcosa di nuovo tutti i giorni. Così, anche solo per curiosità. Dopotutto non abbiamo nulla da perdere e probabilmente potremmo scoprire nuove strade. Potremmo rompere quegli schemi mentali che ci incatenano, impedendoci di vivere pienamente la nostra vita. Imparare qualcosa di nuovo (o per lo meno provarci anche solo per qualche minuto) significa provare a superare i propri limiti ed avere il coraggio di prendere tutto ciò che di buono può esserci in una giornata qualunque. Trovo sia bellissima questa idea di provare a fare qualcosa di nuovo, è un’opportunità per crescere. Anche leggere può diventare un modo per migliorarsi.

Leggiamo per noia, per curiosità, per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri fra la testa e il cuore, per liberarli

Nella sua semplicità, questo romanzo racchiude tanta energia, tanta voglia di provarci. Ed io sicuramente ci proverò: vorrei poter arricchire le mie giornate con qualcosa di nuovo, anche solo per dieci minuti. Tentar non nuoce, no?!

” Mescolo gli Arcani maggiori e ne pesco uno. Il Matto. Il Matto consiglia di non resistere al cambiamento e di buttarsi”

Voi cosa ne pensate? Siete pronti a buttarvi? Avete il coraggio di provare qualcosa di nuovo? Cosa vorreste fare per dieci minuti oggi?


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