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Recensione "Portrait" di Joyce Lussu (L'Asino d'Oro)

Creato il 23 febbraio 2012 da Maila Tritto
Cari lettori,
in questo periodo devo dire che sto leggendo davvero tanto, e sinceramente va benissimo così. Non potrei mai fare a meno della lettura, che - a mio parere - è una delle passioni più belle che si potrebbero coltivare. Ad ogni modo, questo post è dedicato alla recensione di un libro che - seppure breve - proprio nella sua "brevità", esprime diverse e - differenti - passioni e stati d'animo, vissuti dal punto di vista di una donna. Si tratta, infatti, di Portrait di Joyce Lussu, edito dalla casa editrice L'Asino d'Oro e che inaugura la nuova collana editoriale Omero che si occupa della pubblicazione di libri appartenenti alla letteratura italiana e straniera, con particolare riferimento ai saggi e alle autobiografie. Ma vediamo assieme l'autobiografia della Lussu, prestando maggiore attenzione...

Sinossi: L’ironica e spregiudicata autobiografia di una donna irriducibile. Dalla Firenze degli anni Venti alla Heidelberg di Jaspers, dalla clandestinità alla guerra antifascista, dall’incontro con il grande patriota Emilio Lussu ai viaggi alla ricerca di poeti da tradurre, da Giustizia e Libertà al ’68, dalle lotte femministe a quelle del popolo curdo e infine a quelle ambientaliste. La storia di una donna che non voleva essere considerata speciale, ma ha anticipato ogni tempo. La storia di una donna che con parole semplici, sincere, spesso forti e disarmanti, fa riflettere su questioni pubbliche e private, sulla guerra, la politica, la religione, su realtà importanti e profonde come il rapporto uomo-donna e il rapporto genitori-figli. La storia di «una donna per» ovvero «costruttiva, generosa, capace di vedere il lato positivo e le possibilità della vita», come scrive Giulia Ingrao nella sua Prefazione.
Recensione: Con Portrait, autobiografia di Joyce Lussu, la casa editrice L'Asino d'Oro inaugura la sua nuova collana Omero. Essa è specializzata nella pubblicazione di libri appartenenti alla letteratura straniera ed italiana, con particolare riferimento ai saggi e alle autobiografie, di cui appunto ritroviamo quella scritta dalla Lussu.
Joyce Lussu è riconosciuta per essere stata una scrittrice, traduttrice, e - a livello storico politico - una partigiana italiana. Ed è da quest'ultimo dato che emerge dalla sua autobiografia che è stata realizzata nel periodo compreso tra il 120 e il 1998.
Portrait, infatti, è l'ironica e spregiudicata autobiografia di una donna che ha vissuto eventi cruciali per la sua vita: dalla Firenze degli anni Venti, alla Heidelberg di Jaspers; dalla clandestinità, alla guerra antifascista; dall'incontro con il patriota Emilio Lussu, alla ricerca di grandi poeti da tradurre; dal '68 alle lotte femministe e a quelle più recenti ambientaliste.
Quello che emerge - dalla sua opera - è il carattere spigliato - e di velata ironia - che appartiene a questa donna la cui intelligenza l'ha resa consapevole del fatto che sarebbe stato assolutamente riduttivo essere considerata come 'speciale'. Piuttosto, ciò che vorrebbe far emergere è il coraggio con cui ha affrontato periodi particolarmente difficili, non solo per lei ma anche per tutte quelle donne che - in qualche modo - hanno cercato di rivendicare il proprio ruolo all'interno della società.
Così, Joyce Lussu denuncia i problemi politici e umani del suo tempo. Raccontando, inoltre, le sue passioni e i suoi pensieri.
Portrait è stata una lettura interessante e abbastanza piacevole poiché sono riportati i fatti vissuti in prima persona da una donna che, prima di essersi impegnata nella politica e nel sociale, è stata soprattutto moglie e madre.
Inoltre, la sua personalità ha fatto sì che si avvicinasse a una delle forme d'arte più nobili e subilimi come la poesia; nonché alla traduzione di opere del poeta Nazim Hikmet. Ed è proprio di quest'ultimo che vorrei riportare i versi presenti nella poesia: Il mio secolo non mi fa paura.
Il mio secolo non mi fa paura
Il mio secolo non mi fa paura,
il mio secolo pieno di miseria e di crudeltà
il mio secolo coraggioso e eroico.
Non dirò mai che sono vissuto troppo presto
o troppo tardi.
Sono fiero di essere qui, con voi.
Amo il mio secolo che muore e rinasce
un secolo in cui ultimi giorni saranno belli:
il mio secolo splenderà un giorno
come i tuoi occhi.
(Nazim Hikmet)


Proprio come questa poesia, Joyce Lussu ha vissuto una vita all'insegna del coraggio e dei suoi ideali da perseguire; senza, però, dimenticare l'amore che lei considera come una "deflagrazione interiore innescata dal primo sguardo", che la farà entrare nel mondo.
Titolo: Portrait
Autore: Joyce Lussu
Editore: L'Asino d'Oro
Collana: Omero
Genere: autobiografia
Data di pubblicazione: 23 febbraio 2012
Prezzo: 12,00 Euro
Pagine: 145 pp.
ISBN: 978-88-6443-076-8
L'AUTORE: Gioconda Salvadori Lussu, nota come Joyce, nasce a Firenze da genitori marchigiani, entrambi con ascendenze inglesi. Joyce vivrà all’estero gli anni dell’adolescenza, in collegi e ambienti cosmopoliti, maturando un’educazione non formale, ispirata agli interessi della famiglia per la cultura, l’impegno politico e la propensione al dialogo e ai rapporti sociali, che in seguito confermerà con il suo lavoro di traduttrice di poeti rivoluzionari del Terzo mondo, testimoni della cultura orale di diversi popoli. Tra questi in particolare Nazim Hikmet, ma anche Agostinho Neto e Jalal Talabani.

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