[Recensione] Predators

Creato il 22 luglio 2010 da Loffio

Pur sapendo che non sarebbe mai stato all’altezza di un classico in cui Schwarzy urla la propria sfida coperto di fango e abbracciato ad un albero, sono andato a vedermi questo Predators, ultima fatica di tale Nimrod Antal, regista semisconosciuto con un nome che ci starebbe benissimo in un film di Besson.

Attenti perché potrei spoilerare, ma visto che vi spoilero un film di merda, non ci dovrebbero essere problemi.

Il primo tempo del film lo si passa a vedere tizi che camminano guardinghi nella giungla, inutili cani-predator che nulla aggiungono e nulla tolgono all’immaginario predatoresco ed i predator stessi in posa per la foto ricordo prima della caccia. Insomma, si spara poco e si chiacchera molto, e questo è MALE.

Con la seconda parte arriva Fishburne/Morpheus che vince il premio Brancher come interpretazione più inutile dell’anno. Sta in scena 10 minuti, in cui non fa altro che parlare con il suo amico immaginario, non da consigli, non spiega un cazzo e poi muore come uno stronzo. Da cui in poi però fortunatamente il film si risolleva un po’, ma rimane una collezione di scene telefonatissime in cui i personaggi che devono morire vengono inquadrati in maniera talmente plateale che manca solo la sovraimpressione “MUORE LUI”.

Solo lo yakuza si salva, da quando entra in scena sai benissimo che il momento più alto del film sarà quando tirerà fuori la katana, e infatti non delude le aspettative, per il resto è una gara a chi riesce ad apparire più fuori ruolo tra la soldatessa buona ma dura (poi mi spiegate il ruolo di un cecchino in mezzo alla boscaglia fitta…) e Adrien Brody, che nella parte del mercenario è convincente come me primo ballerino della Scala.

Ma d’altronde quando hai tra le mani Danny Trejo e lo usi così male, c’è da aspettarsi poco.

C’è una scena in cui Brody parla con un Predator “rinnegato” che spezza ogni tensione possibile, sembra un mio amico quando cercava di comprare dei limoni a Marrakech per arginare un esplosivo attacco di dissenteria sapendo a malapena l’italiano.
Per alzare un attimo il film dalla sua palese inadeguatezza ci sarebbe uno scontro fra due Predator, peccato che il massimo che riescono a fare sia corrersi incontro e darsi le pettate come due bulli di periferia.

Ma la delusione peggiore è scoprire che la scena più bella del trailer, quella in cui appaiono sul corpo di Brody decine di puntatori laser, è un falso, e quando un film deve dirti le bugie per portarti in sala non è mai un buon segno.

Aridatece Dutch.


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