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[Recensione] Predestinati di Roberta Mura

Creato il 26 marzo 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Predestinati di Roberta MuraTitolo: Predestinati
Autore: Roberta Mura
Editore: Photocity edizioni
ISBN: 9788866823452
Numero pagine:
378
Genere: Fantasy / sentimentale
Dove trovarlo:
Qui
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Voto:
[Recensione] Predestinati di Roberta Mura

Trama:

Elizabeth e Chris sono i Predestinati: chiamati ad appartenersi, ad amarsi, a combattere insieme, per salvare il mondo dalla tremenda battaglia annunciata dalla profezia.
L’Angelo del Destino li ha legati come quinta coppia, per stravolgere il passato: per vincere laddove gli altri Predestinati hanno conosciuto la sorte avversa.
C’è solo un piccolo problema: lui non è del tutto vivo; bensì un vampiro.
Chi avrà la meglio tra buio e luce?
Come vincere una guerra già persa dalle coppie precedenti?

Recensione:

Protezione e pericolo correvano lungo la stessa via, senza mai trovare un equilibrio stabile, facendomi letteralmente impazzire.

Dopo l’uscita di Twilight, sembra essersi sviluppata nei lettori una vera e propria allergia alle storie in cui s’intrecciano il mondo degli umani e quello dei vampiri. Ma se la Meyer non avesse detto tutto?
Può davvero considerarsi finito un filone narrativo così intrigante, sospeso perennemente tra morte e vita, benedizione e dannazione?
Certamente no.
C’è sempre qualcosa su cui scavare, su cui sperimentare.
C’è sempre un’ultima parola da aggiungere, ed eccola qui.
Il lessico è semplice, scorrevole e preciso soprattutto nell’esprimere sentimenti e stati d’animo: è un modo di narrare tranquillo, che a tratti concede brusche frustate nei momenti opportuni.
È una continua altalena di contrasti: tra la leggerezza della vita di un’adolescente -fatta di feste e uscite con le amiche- e l’introspezione che necessitano una relazione così complicata e la lotta per la salvezza dell’umanità; tra il punto di vista della ragazza e quello del vampiro, che non sempre sentono e recepiscono alla stessa maniera gli stessi aspetti della realtà. Le varie alternanze creano un ritmo vivace: espediente che funziona alla perfezione e incentiva a proseguire la lettura con entusiasmo.
Ho apprezzato parecchio le situazioni e la  minuziosità con cui sono rese. I momenti di gioco della coppia, gli attimi di amore e disperazione sono ben rappresentati: in modo vivido, meditato, sentito. Non si tratta di una semplice storia d’amore melensa, ma di un rapporto vivace, sfaccettato, che s’incastra e interagisce con le relazioni parallele di amicizia e famigliari che rapide si evolvono intorno.
Ciò che  appassiona di più però è la potenza delle emozioni: così intense, forti. Persino dall’inizio si percepisce quell’appartenenza  inconfondibile, di un legame antico.

Quando voltai il mio sguardo in quella direzione, qualcosa mi fece tremare e ardere allo stesso tempo. C’era una ragazza molto bella, con una luminosa chioma castana e un vestito blu notte. Tremavo e sentivo le fiamme scorrere nelle vene. Lo stomaco si strinse e le gambe diventarono molli, facendomi perdere l’equilibrio.
Lei mi guardò, e quando i nostri sguardi si incrociarono accadde l’inimmaginabile.

Devo ammettere che il finale mi ha sorpresa, in quanto non avevo mai guardato la questione da quella prospettiva. Dà modo di riflettere, soprattutto su ciò che non ci si aspetterebbe.  Imprevedibile, come l’esistere stesso. A parer mio racchiude una perfetta metafora di vita, lezione che tutti dovrebbero imparare.
Senza anticipare nulla, lo definirei una lama sottile; a doppio taglio, se analizzato in profondità.
Consigliata la lettura soprattutto agli amanti del fantasy che hanno voglia di lasciarsi affascinare, trascinare  da una storia d’amore poliedrica, travolgente, destinata a colpire dritto al cuore.

Felicità, che senso ha questa parola, chi mai ha davvero compreso il significato?
Nessuno.
Nessuno può realmente capirlo, perché nessuno nel mondo reale è capace di comprenderne il significato.
Tutti possono credere di essere stati felici o di esserlo, ma se ne rendono conto solo nei momenti di bisogno.
Nella tristezza, c’è il rimpianto della felicità.
Solo ripensando al passato, l’essere umano apprezza anche un sorriso felice, ma ormai quel calore è così lontano, da non riuscire a rendersi conto di quanto esso sia effettivamente importante.
La vera felicità è quella del presente, non il ricordo del passato.


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