Quattro Typewriters
La Locanda di Rose Harbor è davvero un luogo incantato e magico. Mi ha fatto venire voglia di cucinare, di sentirmi libera e passionale. Non so perché mi piaccia tanto questa scrittrice, forse per come scrive, forse perchè riesce perfettamente e farti immedesimare nel romanzo o forse perché scrive in maniera divina. Non lo so, fatto sta che io ho adorato anche questo secondo romanzo. Se volete leggere la mia prima recensione, correte QUI .La veste grafica è deliziosa, come la prima, dolce e sensibile. La locanda anche stavolta si riempie di vita e la padrona di casa Jo Marie è davvero una donna squisita.
Altre due vite si intrecciano, chi per un motivo, chi per un altro si incespicano cercando di risolvere i problemi che l'esistenza gli ha posto davanti. Ogni volta sento un tuffo al cuore quando leggo e ogni volta mi rimane impresso nell'animo tutto ciò che è stato vergato. Adoro il modo di scrivere di Debbie e ancor di più il suo leggero senso d'essere, di sbrogliare le situazioni in maniera talmente fluida che sembra che piano piano tutto riesca a risolversi.
Questa volta parliamo di una malattia, forte, decisa che non lascia scampo; di un amore quello di Mary che ha trascurato per anni, l'ha distrutto e ora? Cerca redenzione. Come può essere difficile sopravvivere a qualcuno che ti vuole bene ...a qualcuno che ti ama, così profondamente da traviare la sua intera esistenza per il vero sentimento? Durante tutte le pagine sgorga il dolore vivo e pulsante.
La storia di Annie e del suo ex-fidanzato, traditore, petulante che l'ha plagiata per tutti questi anni rendendola schiava di se stessa. Oliver che riuscirà a riportarla a galla, grazie anche ai suoi nonni.
Sono vite, sono esistenze che ti rimangono dentro e che donano un posto; lasciano il cuore e l'animo alla locanda che cambierà le loro vite. Un romanzo intenso, con un cuore che batte forte. O se vogliamo essere precisi, con cuori che battono all'unisono. BUONA LETTURA e Buona permanenza alla Locanda dei Sogni.