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Recensione: Prometto di sbagliare di Pedro Chagas Freitas

Creato il 07 settembre 2015 da Coilibriinparadiso @daliciampa

Questo è il primo libro che ricevo in formato cartaceo da una casa editrice e devo dire che aprire il pacco e sentire l’odore di libro nuovissimo è qualcosa di fantastico. Per questo ci tengo a ringraziare la casa editrice Garzanti.
Buona lettura! <3"><3"><3
(Credo sia lunghissima, ops. E comunque credo non dica abbastanza)

Prometto di sbagliare

  • Titolo: Prommeto di sbagliare (Prometo Falhar)

  • Autore: Pedro Chagas Freitas

  • Casa Editrice: Garzanti
  • Data pubblicazione: 15 Aprile 2014
  • Prima edizione italiana: 27 Agosto 2015
  • Pagine: 397
  • Genere: Romantico
  • Trama: Il locale è affollato e rumoroso. L’uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l’imbarazzo tradito dal tremito della dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall’ultima volta che l’ha vista, il giorno in cui l’ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n’è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la percuotono, l’uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l’inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l’amore è il filo rosso che lega tutto. Quante volte ci siamo chiesti com’era l’amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L’emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta.

Opinione personale:

prometto di sbagliare
Prometto di sbagliare mi ha fatto provare svariate emozioni ancor prima di entrare nel vivo della lettura: all’inizio l’allegria di aver ricevuto un libro appena uscito e di avere l’occasione di leggerlo e recensirlo; poi sono passata allo stupore per la sua particolarità, al panico di non riuscire ad apprezzarlo, o a capirlo; infine sono approdata alla tranquillità di una bella lettura, nuova ma comunque molto piacevole.
Sì, avevo letto più e più volte che questo è il libro adatto a chi cerca il particolare, la voce fuori dal coro, e no, non avevo letto gli estratti online. Avevo pensato piuttosto ad una trama o a dei personaggi particolari, e non ad una struttura totalmente fuori dagli schemi. Forse mi aveva anche ingannata la trama che leggete qui sopra. Avevo infatti immaginato la storia di una coppia insolita che incontra però altre storie, marginali, uniche e comunque simili tra loro, accomunate dall’amore. 

E se la vita esiste è perché deve andare così, perché qualcuno un giorno possa essere il tutto di qualcun altro.

Invece non c’è una storia principale: c’è una prima storia, quella dei due innamorati che si incontrano dopo tanto in un bar e c’è un tema principale, quello dell’amore, in tutte le sue forme e manifestazioni. Ma soprattutto, in tutte le sue imperfezioni. Ogni storia dura due o tre pagine, a volte anche solo una, ed è piuttosto un flash, una finestra aperta su vite di persone innamorate. Ci sono storie di persone tradite, di traditori, di amori spenti, di chi crede di vivere una storia noiosa e poi non può farne a meno. C’è l’amore per il proprio figlio, per la vita. Ci sono errori su errori, e rimpianti e rimorsi. Ci sono

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paradossi, di chi ama alla follia eppure sbaglia, eppure finisce. Bisognerebbe trascrivere il libro intero per farvi capire cosa voglio dire. Casca tutto quell’ideale romanzesco di amore perfetto, c’è l’amore che ti scuote le ossa, eppure sbaglia continuamente, può finire, tormentare o può durare per sempre. C’è la realtà. E vi dirò di più, c’è tanta realtà, che almeno una storia sarà la vostra.
Non è un romanzo, forse di pillole di amore: azzarderei anche che per una lettura fuori dal comune, sarebbe appropriato un modo di leggere fuori dal comune. Magari leggere un paio di storie al giorno potrebbe migliorare la vostra giornata, farvi cominciare con il sorriso, quello che causa l’amore vero. Io ho sperimentato una lettura piacevole, tutto sommato, ma, almeno all’inizio, ero portata ad interrompere di tanto in tanto: la verità è che avevo paura di non riuscire ad assimilare tutto, di non carpire abbastanza il significato di ciò che leggevo.

La morte ci entra negli occhi come una polvere invisibile. Cerca di capire. Hai una persona e poi smetti di averla. Il dramma della vita è che ci sono vite impiantate dentro la nostra, siamo la congiunzione di diversi pezzi e perdere qualcuno è come un’amputazione. Ti sei mai immaginato senza una mano all’improvviso? Fa male, molto di più che rimanere all’improvviso senza Chocapic, il tuo peluche, solo per darti un’idea.

Lo stile è impossibile da inquadrare: forse è uno dei meriti più grande dell’autore! Riesce a sperimentare mille generi in uno solo (lettera, dialogo, monologo, racconto, lista, poesie vere e proprie, in versi…), a parlare sempre di amore, ma sempre in modi diversi. Credo di non aver mai letto qualcosa del genere, in cui l’autore riesce a trasformarsi continuamente. In più, ha preso una decisione stilistica complessa: sempre nella parte iniziale, mi sono chiesta se il suo fosse solo un modo ben congegnato per non dire assolutamente nulla, ma farlo sembrare grandioso, cosa tipica di molti scrittori che si avvalgono di metafore, linguaggio complesso, frequenti monologhi, anche molti personaggi senza volto. Al contrario però, dopo poco, ho realizzato che mi trovassi davanti ad uno dei rari casi in cui i giri di parole sono davvero poesie, in cui ogni sillaba ha un significato preciso, e sono sicura che se lo rileggessi ancora, troverei altro da scoprire. Un roma

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nzo sarebbe stato più semplice, anche più sicuro, per parlare di amore, invece ha scelto di farlo così, in un modo che molti non capiranno, o che abbandoneranno (ne sono sicura). 
Io vi confermo che si tratta di una lettura davvero particolare, che a molti non piacerà, mentre a molti altri farà letteralmente impazzire. Vi invito a sperimentare, con tutti gli avvertimenti, perché potrebbe sorprendervi e farvi guardare tutto da un’altra prospettiva: quella dell’amore, quella che vi fa calare nei panni altrui anche quando sbagliano, anche se non necessariamente per comprenderli, che potrebbe farvi perdere o acquistare fiducia nell’amore. Ma che comunque ve ne confermerà l’esistenza. Ovunque voi guardiate.

Anche se può sembrare evidente, il grande segreto per rimanere vivi è morire soltanto quando si viene seppelliti.
Fino a quel momento, hai l’obbligo di sognare, di proiettare. Almeno questo: tentare. E per tentare non è mai tardi. Se hai ottant’anni e vuoi ancora provare il miglior orgasmo della tua vita: vai, tenta. Se hai novant’anni e vuoi ancora scrivere il libro della tua vita: vai, tenta. La cosa più probabile è che tu non ci riesca. Ma solo l’improbabile merita lo sforzo. Perfino la felicità, se prevedibile, è una tristezza.

Credere nell’improbabile è, probabilmente, la migliore decisione che si possa prendere nella vita.

Il mio voto:

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L’autore:
Pedro Chagas Freitas: Pedro Chagas Freitas è uno scrittore, giornalista e insegnante di scrittura creativa portoghese. Scrive romanzi, racconti, cronache e tanto altro. Prima di diventare un autore di successo ha fatto il bagnino, il barista, l’operaio e il portiere notturno. Ora si dedica alla scrittura a tempo pieno e ha ricevuto diversi premi, tra cui il premio Bolsa Jovens Criadores del Centro Nacional de Cultura Portugues.


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