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Titolo: Qualcosa di molto speciale (A little something different)
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Autore: Sandy Hall
- Casa Editrice: Newton Compton
- Data pubblicazione: Agosto 2014
- Prima edizione italiana: 1 Ottobre 2015
- Pagine: 250
- Genere: Romantico
- Trama: L’insegnante di scrittura creativa, il ragazzo delle consegne, la barista di Starbucks, il migliore amico di lui, la compagna di stanza di lei, lo scoiattolo nel parco. Che cos’hanno in comune? A prima vista nulla, ma in effetti molto: sono, infatti, tutti convinti che Gabe e Lea dovrebbero stare insieme. Lea e Gabe frequentano lo stesso corso di scrittura creativa. Amano lo stesso tipo di cultura pop, ordinano lo stesso cibo cinese, e frequentano gli stessi posti. Purtroppo Lea è un po’ riservata, Gabe è molto timido, e nonostante la cotta che hanno preso l’una per l’altro, le cose non si sbloccano. Ma sta succedendo qualcosa tra di loro, e tutti se ne sono accorti. L’insegnante di scrittura creativa spinge perché si mettano insieme. I baristi di Starbucks li osservano come si guarda uno show in TV. L’autista dell’autobus che entrambi prendono parla di loro alla moglie. La cameriera fa in modo che si siedano vicini alla tavola calda. Anche lo scoiattolo che vive nel verde del college pensa che siano una coppia perfetta. Sicuramente Gabe e Lea capiranno di essere destinati a stare insieme…
Opinione personale:
Rileggendo la trama ora, mi sto chiedendo cosa ci avessi trovato di bello: ne colgo solo il lato più patetico e banale. In realtà però al momento di scegliere un libro da leggere, mi era apparsa come un’uscita recente, un’idea carina e una storia leggera. Magari anche simpatica. Ma no, no e no.
Lea e Gabe sono due studenti universitari, si conoscono al corso di scrittura creativa, si piacciono, ma sono timidi. Non si parlano, si guardano. Si incontrano ovunque: sull’autobus, al bar, alla tavola calda, sotto casa in attesa del cibo a domicilio che hanno ordinato separatamente ma che è esattamente identico.
Tutto ciò non è ovviamente raccontato da loro, ma dall’insegnante, dall’autista, dalla cameriera, dalla barista, dai rispettivi amici e parenti,dal fattorino e perfino da uno scoiattolo e da una panchina del parco!
Faccio prima a dirvi cosa si può salvare: l’idea che una storia d’amore raccontata dall’esterno, dalle persone che vivono intorno ai due e li conoscono da sempre. Cosa non si può salvare: tutto il resto, a partire da come l’idea è stata messa in pratica. È assolutamente inverosimile che tutto quell’elenco di figure che vi ho elencato pensino solo ed esclusivamente a Gabe e Lea: una professoressa universitaria che organizza le sue lezioni in modo da far mettere insieme i due, ma davvero? Per non parlare di ogni altra persona che sul suo posto di lavoro si dedica a fare da cupido della situazione. La spiegazione fornita è semplicemente che tra i due c’è talmente tanta intesa che tutti se ne accorgono e vogliono vederli insieme. Il massimo dell’esagerazione restano i commenti della panchina a proposito dei due fondo schiena innamorati (palesemente innamorati).
Oltre all’inverosimiglianza, l’autrice non è riuscita ad articolare per nulla i personaggi: un libro che si sviluppa dalle voci di volti diversi, dovrebbe
eccellere in questo aspetto. Ma tutto diventa mono argomento e appiattisce anche gli altri, che sembrano non avere una vita, una storia, una personalità. C’è l’oca, il bullo, le amiche di lei e gli amici di lui e comparse varie di cui non mi è rimasto neanche il nome. La pensano tutti allo stesso modo e vedono le stesse cose. Neanche i due personaggi principali esistono davvero, sono due figure, ma di loro alla fine non so nulla. Solo che lui è timido, cosa che viene ripetuta duecento volte contro ogni regola di scrittura mai esistita.
L’originalità è scaduta ben presto in banalità assoluta, con tanto di cliché imperdonabili: i due migliori amici di lui finiscono per frequentare le due migliori amiche di lei, i due si parlano per la prima volta scontrandosi e facendo cadere tutto quello che hanno in mano e, non poteva mancare, il finale in cui decidono per l’ennesima volta di fare la stessa scelta. Praticamente dopo due pagine avevo già capito come si sarebbe evoluta la vicenda, e quello che doveva essere il colpo di scena, lo avrebbero previsto tutti, tranne lei.
Si perde il romanticismo (non li ho trovati affatto innamorati, ma quasi costretti), l’effetto sorpresa, l’immedesimazione (la chimica che tutti avvertono dovrebbe quantomeno avvertirla anche chi legge)…niente, non mi è piaciuto, non lo consiglio affatto. Mi ha annoiata, oltre che delusa. Quattordici punti di vista, una sola storia d’amore vedetela come una minaccia.
P.S. Non ho frasi da riportarvi, ma vorrei lasciarvi questo esempio pratico di caduta di stile che mi ha sconvolto.
E se avessi subito degli abusi, da bambina, e tutta la mia infanzia non facesse che ricordarmelo? Ma ho la sensazione che se qualcuno avesse questo genere di problemi probabilmente non si troverebbe all’università, a seguire un corso di scrittura creativa. Magari sarebbe in prigione a preparare il pruno, il vino dei carcerati.
Il mio voto:
L’autrice:
Sandy Hall: Lavora in una biblioteca per ragazzi nel New Jersey, dove è nata e cresciuta. Ha una laurea in Comunicazione e un Master in Biblioteconomia e Scienza dell’Informazione. Quando non scrive o non lavora come bibliotecaria, ama leggere e vedere show in TV. Qualcosa di molto speciale è il suo primo romanzo.