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Recensione - Quando il diavolo mi ha preso per mano di April Genevieve Tucholke

Creato il 31 agosto 2014 da Cristina
Buon pomeriggio miei cari! Incredibile ma vero, siamo già alle porte di Settembre, triste come l'estate passi in fretta e tutto debba tornare alla normalità. Ad essere sincera io...il 6 parto. Quindi per adesso non sento la pressione dell'estate finita! Presto vi spiegherò tutti i dettagli e al mio ritorno prometto tante belle sorprese che sto organizzando da un po'... ma potrete averne un assaggio solo al mio ritorno quindi stay tuned! Vi lascio oggi con la recensione di "Quando il diavolo mi ha preso per mano" di April Genevieve Tucholke, messomi a disposizione dalla Piemme. Da tempo volevo leggere il libro seppur inizialmente un po' spaventata...a fine lettura non posso che esserne entusiasta!
Recensione - Quando il diavolo mi ha preso per mano di April Genevieve TucholkeTitolo: Quando il diavolo mi ha preso per mano (Between #1)Autore: April Genevieve Tucholke
Editore: Piemme Freeway
Pagine: 271
Prezzo: 16,00
Data pubblicazione: 15 Aprile 2014
Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti: i bambini scompaiono, gli adulti hanno strane visioni e diventano inspiegabilmente violenti. Tutto mentre Violet è sempre più attratta da quel ragazzo misterioso che ormai entra indisturbato in casa sua. Ma River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso o dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione...

Per i più suggestionabili un titolo che gioca abilmente con l'immaginazione di un Diavolo che ti prende per mano possono intrigare sì, ma soprattutto spaventare. Prendermi per mano per portami dove? Dove può essere diretto...un Diavolo? Il titolo originario del libro "Between the Devil and the Deep Blue Sea" è altrettanto inquietante, tradotto come "Tra il diavolo e il profondo oscuro oceano"... Ma lasciate da parte il diavolo e la paura, vi prendo per mano io per addentrarci insieme alla scoperta del libro che a me, personalmente, è piaciuto moltissimo.
Violet White non è che una giovane adolescente che, insieme al fratello gemello Luke, è solita spendere le sue ripetitive giornate nella noiosa e piccola cittadina di Echo. La sua famiglia era ricca. Molto ricca, tanto da poter vivere di rendita e avere una casa grande quanto una reggia costruita appositamente in collina con vista oceano. Era, appunto. Purtroppo dalla morte della nonna Freddie la casa senza adulti ha iniziato a prendere le vie della decadenza e i soldi consumati piano piano fino all'esaurimento. Così la piccola Violet senza più soldi nemmeno per la spesa e genitori che più menefreghisti non si può', decide di affittare la dependance inutilizzata di casa sua. Incredibile che a rispondere all'annuncio sia un coetaneo dal bell'aspetto e lindo. River, il nuovo arrivato, cattura subito la protagonista, tanto da essere accettato immediatamente a stabilirsi in casa. Alla stessa apparizione di River nella piccola cittadina di Echo iniziano ad accadere cose strane. Una bambina che secondo altri bambini è stata rapita dal Diavolo. Uccisioni, sangue, stermini e visioni. Cosa sta succedendo alla tranquilla cittadina?

Recensione - Quando il diavolo mi ha preso per mano di April Genevieve Tucholke

Io adoro questa cover!


L'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi è stata magistrale. Inquietante ma inverosimilmente intrigante. Già solo il fatto che due genitori dedichino la loro vita all'arte lasciando a casa due giovani adolescenti non ancora maggiorenni, ha dell'incredibile. Una ragazzina come Violet senza paura poi, ti fa sentire piccola piccola e suggestionabile. Quella di Quando il diavolo mi ha preso per mano è una storia veramente da brividi che prende vita grazie allo stile della Tucholke, ampiamente descrittivo in tutti i minuziosi dettagli. A volte dettagli o racconti che lasciano il lettore spaesato, perché non in grado di coglierne il senso. Cosa nasconde o vuole far provare l'autrice? Interessante lo sviluppo degli avvenimenti, incredibile la capacità "umana" ma "paranormale" di agire in modo pazzo, furioso e demoniaco quando sotto pressione. La protagonista non è che una bambina, ancora, ma lei di per sé ha dell'incredibile. Si presenta al lettore con grande forza e coraggio ma dietro alla maschera troviamo una ragazzina ossessionata dalla nonna e che cerca di trarne sempre protezione indossando i suoi vecchi abiti (abiti di una persona morta, a detta del fratello) e che continua a chiederne l'aiuto....Nello sviluppo troviamo a tratti anche del romance o un velo di "triangoli immaginari" ma il bello è che rimani confuso e spiazzato da tutto ciò che succede o che non viene detto tanto da non farti troppe domande. Una bellissima e strana lettura che nelle pagine finali ha risvegliato la mia fantasia più macabra per immaginarmi le scene così come dovevano essere. E sono state proprio terrificanti. Meno male che certe cose non esistono realmente... O si?Capisco perfettamente i vari pareri contrastanti che ho notato riguardo al libro, c'è chi lo ha adorato come me ma chi non è riuscito a farsi coinvolgere. E' bizzarro, vero. Ancora a fine lettura mi trovo spaesata ma con questa sensazione piacevole dell'essere stata rapita dentro alla pazzia di questa storia, un po' come essere dentro alla casa mezza abbandonata di Violet.  Se non siete spaventati dal misterioso e il paranormale penso proprio che dovreste farvi prendere per mano...

4/5


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