Magazine Horror
Titolo: Per i miei occhi
Autore: Lorenzo Crescentini
Pagine: 18 p.
Prezzo: Gratis
Editore: ST. Books by Scrittevolmente
Genere: Racconto
Impostazione grafica e progetto copertina: Elisabetta Baldan
Copertina: A cura di Daniela Barisone
Editing: A cura di Viola Lodato
Trama: La storia ha come protagonista una persona, uno scrittore in erba, malato di acromatopsia, l'assenza dei colori che un giorno conosce Alicia e scopre l'essenza dell'amore. L'amore no tra un uomo e una donna e neanche quello tra i genitori e i loro figli, un'amore che va oltre a tutto ciò: l'amore per il mondo e per la sua bellezza, per la purezza. A poco a poco grazie al contatto visivo con la bambina e con quello di altri bambini inizia a scoprire un nuovo mondo, non più fatto di solo grigio uniforme, ma di colori. Resta però cosi abbagliato da quella bellezza che la vuole riunire insieme, inizia così a perdersi nella sua malattia.
Note sull'autore: Lorenzo Crescentini nasce a Forlì il 2 ottobre 1989, si diploma presso il liceo scientifico di Forlì nel 2008 e frequenta attualmente l’Università Alma Mater di Bologna. Nel 2011 inizia a pubblicare i propri racconti presso varie case editrici e riviste letterarie. La sua prima raccolta personale, “Occhi senza volto”, è stata pubblicata nel 2012 da Editrice GDS.
La mia opinione:
Oggi vi voglio parlare del racconto Per i miei occhi dell'autore Lorenzo Crescentini, nostra vecchia conoscenza e sicuramente l'avrete già sentito nominare. Il racconto si presenta in prima persona, con la particolarità che alle volte la voce narrante si rivolge al lettore stesso, ponendogli delle domande, cosa che durante la lettura ci fa riflettere. Il racconto parte come una sorta di monologo interiore del protagonista, malato di acromatopsia, l'impossibilità di vedere i colori, che racconta la sua vicenda personale e le sue difficoltà. Fino all'incontro con Alicia, i toni in alcuni punti sono molto lirici e poetici. Il protagonista è uno scrittore in erba che un giorno conosce Alicia e scopre l'essenza dell'amore. L'amore no tra un uomo e una donna e neanche quello tra i genitori e i loro figli, un'amore che va oltre a tutto ciò: l'amore per il mondo e per la sua bellezza, per la purezza. A poco a poco grazie al contatto visivo con la bambina e con quello di altri bambini inizia a scoprire un nuovo mondo, non più fatto di solo grigio uniforme, ma di colori. Resta però abbagliato da quella bellezza che la vuole riunire insieme, inizia cosi a perdersi nella sua malattia.
Un racconto che colpisce sicuramente il lettore, ci fa entrare nell'ottica di un rapitore seriale, di un pazzo agli occhi del mondo, ma che in realtà non è per nulla pazzo, visto che fa tutto seguendo una logica ben precisa.
Un racconto che vi consiglio e che vale sicuramente la pena di leggere, vi farà dimenticare tutto quello che avete intorno, fino ad arrivare all'ultima parola. Queste potrebbero essere frasi scontate, ma a me è capitato così leggendo, sono pochi i racconti che veramente ti prendono e questo è uno di quei pochi. Alla fine vorresti sapere mille altre cose: il protagonista riuscirà mai a vedere il mondo per intero con i suoi colori e sfumature o sarà sempre legato alle bambine? A volte anche noi che siamo ben capaci di distinguere i colori, in realtà non vediamo veramente ciò che ci sta intorno, non osserviamo con cura, non ci soffermiamo sulle cose, non quanto fa il protagonista di questo racconto.
Recensione a cura di Stefano G. Muscolino