Buongiorno lettori e bentornati nel mio angolino! Mettetevi comodi e prendiamoci un caffè in compagnia di questo bellissimo romanzo che racchiude in sé il contrasto tra il rigido inverno del nord Europa ed il calore di un profumato caffè. Buona lettura!
Le quattro donne si sfioreranno l’un l’altra senza realmente conoscersi mai. Inconsapevolmente si aiuteranno a vicenda come a voler creare una catena invisibile tra donne in difficoltà. Ciascuna di loro tende la mano e, rispettando il vero legame di solidarietà femminile, troverà sempre dall’altra parte una fune di salvataggio per risalire la china (anche se talvolta nasceranno incomprensioni ed ostilità). Dopotutto le donne sono così: intelligenti, nostalgiche, spontanee, romantiche, disponibili, testarde talvolta frivole ma pur sempre forti, coraggiose, dinamiche. Sanno portare (o cercare) un raggio di sole anche lì dove la coltre di neve è fitta e ghiacciata.
La narrazione è scorrevolissima e lo stile è brillante. Le storie delle quattro donne si alternano di capitolo in capitolo, prendendo forma e fornendo i dettagli necessari per appassionarsi alle loro vicende.
“Non gli aveva chiesto di aiutarla. In realtà accadeva pochissime volte che chiedesse aiuto agli altri, preferiva essere lei a dare una mano piuttosto che accettare aiuto“
Ogni donna è un piccolo scrigno nel quale sentimenti, dolori, lacrime, sorrisi, emozioni si amalgamano, dando vita a qualcosa di unico. Ognuna delle quattro protagoniste ha un carattere ben definito. L’autrice è stata abile nel tratteggiare i contorni di quattro figure diametralmente opposte ma così vicine da rischiare di sfiorarsi in continuazione. Tutte loro sentono il bisogno di uscire dal grigiore e dal freddo di un inverno islandese che non lascia scampo.
Ciò che emerge è un quadro (semi) perfetto, nel quale la donna è protagonista assoluta: una tela impregnata di angosce, impulsi, emotività, vitalità, forza.
Tutte e quattro hanno dei problemi, spesso anche gravi, ma l’energia che esse sprigionano è più forte di qualsiasi ostacolo. Anche quel buio opprimente, tipico dei mesi invernali del profondo Nord, non riuscirà a scoraggiare le protagoniste del Reykjavík Café e quest’ultimo diventerà un ritrovo caldo ed accogliente per cercare di ritrovare la lucidità necessaria per scogliere tutti i nodi.
Un romanzo dallo stile impeccabile, scritto da una donna per le donne (e non solo). Una lettura avvolgente che ti conduce alla scoperta di quell’animo femminile, così forte ma altrettanto fragile, che non si arrende mai e che tenta sempre di trovare il lato buono e giusto delle cose.
È un romanzo da sorseggiare come un buon caffè, ma senza lasciarlo raffreddare troppo. La vivacità di queste quattro donne è troppo forte ed il romanzo va bevuto assaporandone l’aroma ed il gusto, sorso dopo sorso, pagina dopo pagina.
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