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Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

Creato il 09 dicembre 2015 da Parolepelate

Ed eccoci qui; dopo Undici episodi, dopo varie teorie ed esagerate dosi di trash settimanale, Scream Queens giunge al termine, lasciandoci un doppio, splendido season finale che mi ha stupito e convinto dal primo all’ultimo frame.
Partiamo con la rivelazione che tutti noi attendevamo con ansia:
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Hester è la mente, è la ragazzina che Gigi ha addestrato con una violenta sete di vendetta.
A mente serena, posso dire che apprezzo la rivelazione, apprezzo la storia ma ne parleremo in seguito.
Inutile dire che, non appena ha iniziato a raccontare la sua storia, io ero così:
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La struttura dell’episodio – lo tratterò come se fosse un film da Ottanta minuti – è particolare: per la prima metà, ci prepara, ci da delle rivelazione che potremmo considerare ”di serie B” ma che sono comunque utili a presentarci un quadro generale e, allo stesso tempo, dettagliato dell’intera vicenda.
Perché è questo che Scream Queens riesce a fare – Marlene King, guarda e impara;

Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

il mistero si conclude, presentandoci, tramite dei flashback, la storia di Hester e Boone, i gemelli nati nella Kappa Kappa vasca e ciò che li ha condotti li, fino al momento in cui Hester, dopo essersi ficcata un tacco nell’occhio, punta il dito contro la mia principale sospettata, Chanel #5.

Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

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Hester riesce ad incolpare le Chanel, comprando anche i genitori di #5, che non rifiutano di certo di incolpare la loro disastrosa figlia.
Con le tre in prigione, la nostra Devil girl riesce a farla franca, portando a termine il suo piano di vendetta e rovinando quella gerarchia che contraddistingue le confraternite, trovando, come lei stessa afferma alla fine del suo racconto, una vera famiglia in Zayday, Grace e le nuove reclute. Il decano sa, dice di aver riconosciuto in Hester la bambina nata nella vasca, ma non la denuncia per salvare la propria pelle, convivendo in quell’ambiente tranquillo che caratterizza il semestre successivo a quello che abbiamo vissuto nei precedenti dodici episodi.
Ma che fine avranno fatto le nostre bionde preferite?

Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

Termina l’esilarante processo delle Chanel, in cui sono loro stesse a lasciarsi incriminare per la lingua troppo lunga di Chanel ed è subito American Horror Story: Asylum – con tanto di citazione data dall’ambientazione e dall’inquadratura sulla statua della Madonna, mancava solo Dominique.
Le Chanel, considerate le ragazze più malvagie e pazze d’America, vengono deportate in una clinica di sanità mentale, dove, finalmente, trovano il loro habitat naturale. Possono comandare, possono essere piacevoli l’una con l’altra grazie ai sedativi che vengono loro somministrati e possono, finalmente, mangiare del vero cibo, non avendo standard o apparenze da mantenere.

Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

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Questa è, in assoluto, la mia scena preferita dell’episodio. Insieme all’arresto delle Chanel con una meravigliosa ‘Toy Soldier’ di Martika come colonna sonora.

Possiamo, finalmente, tirare le somme per questa prima stagione di Scream Queens.

Tralasciando qualche ”caduta di stile”, il tutto è da considerare, a mio parere, un gioiellino del genere. Le citazioni sono molte – l’ultima, in ordine cronologico, viene fatta dall’acconciatura di Chanel #3 in onore della Principessa Leia della saga di Star Wars, personaggio interpretato da Carrie Fisher, madre di Billie Lourd (Chanel #3);

Recensione | Scream Queens 1×12 ”Dorkus” – 1×13 ”The Final Girl(s)”

Scream Queens è stato quello che Ryan Murphy ci aveva promesso, è l’omaggio alle Barbie di Mean Girls, è la migliore Sarah Michelle Gellar di Cruel Intentions, è Scream. Non aveva pretese e noi – sfortunatamente non tutti – abbiamo saputo prenderlo per quello che voleva essere, ossia Quarantadue minuti di svago settimanale. E’ stato trash ma, allo stesso tempo, è stato intelligente.

Non so quanto possa volerlo, in realtà ma, se Ryan Murphy mantiene questo standard, non vedo l’ora di avere notizie su una seconda stagione.

Vi ringrazio per avermi accompagnato in questo percorso e vi lascio con la prima intervista ufficiale di E! Online a Lea Michele, il nostro Red Devil.

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