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[Recensione] Seta di Alessandro Baricco

Creato il 19 settembre 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Seta di Alessandro BariccoTitolo: Seta
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Fandango Libri
ISBN: 978-88-6044-043-3
Fomato: Paperback
Lingua: Italiano
Numero pagine: 108
Prezzo: 16,90
Genere: Romanzo
Voto: [Recensione] Seta di Alessandro Baricco

Trama: Seta è la storia di Hervé Joncour, un uomo che si limita a guardare la propria vita trascorrere piuttosto che impegnarsi a viverla. Vive in un piccolo paese francese di metà Ottocento, Lavilledieu, di cui ne fa la fortuna economica grazie al delicato lavoro di commerciante di uova di bachi da seta. Quando a causa di un’epidemia Hervé sarà costretto a spingersi in Giappone per portare avanti il suo lavoro, il lento fluire della sua vita cambierà e verrà stravolto: nuovi incontri, nuovi odori e nuove sensazioni lo scuoteranno in profondità..

Recensione: E’ stato definito in molti modi questo breve racconto di Baricco, tutti dai toni piuttosto entusiasti. Come dar loro torto. Seta è davvero una storia unica,  fragile e delicata che serba dentro di sè la potenza espressiva e sensuale del rock più aggressivo..

Quella che fin dalle prime pagine appare essere una storia volutamente sopra le righe, volutamente dal tono fiabesco (della fiaba usa caratteristiche quali le continue ripetizioni, l’atmosfera sospesa in un universo leggero ed immaginoso e il ricorso a personaggi dei quali viene calcato ed esagerato un aspetto caratteriale ) si rivelerà essere una parentesi, una lunga metafora sulla passione, sul desiderio e la monotonia nella quale la classe media è immersa, pur tentando in ogni modo di vivere al massimo..

Estremamente significativo è il continuo riferimento alle grandi voliere di cui si circonda Hara Kei che da una parte rappresentano l’elemento di discontinuità e di diversità che il mondo orientale porta nel classico borghese dell’occidente, mentre dall’altra sono l’emblema della condizione di prigioniero della routine in cui vive Joncour, una routine che,ad ogni modo, lo aiuta a far trascorrere la vita senza doversi sforzare a coglierla. Ma le voliere a volte vengono aperte..

I personaggi che si muovono sulla linea sottile e scivolosa della seta sono amorevoli, mossi da sentimenti puri, forti o ambiziosi. Sarebbe difficile definire chi sia (e se esista) il cattivo della fiaba. Eppure Joncour a tratti è disgustato da sè stesso e da coloro che lo circondano, così una sera si sfoga con un compagno di bevuta, che però non parla francese “Devo comunicarvi una cosa molto importante, monsieur. Facciamo tutti schifo. Siamo tutti meravigliosi, e facciamo tutti schifo”.

Non va tralasciato l’andamento poetico e musicale che conduce il racconto, un ritmo che viene rallentato fino all’eccesso nei momenti in cui accade quel qualcosa che cambierà il fluire lineare della vita di Hervé. In questi casi le frasi vengono addirittura interrotte andando per tre volte di seguito a capo..

Un racconto già di per sè con uno spessore notevole viene ulteriormente impreziosito da un finale del tutto inaspettato, eppure perfettamente coerente al contesto e forse, per certi versi, l’unico finale possibile.


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