Autore: Cassandra Clare
Pagine: tra le 574 e le 565 (dipende dal formato)
Prezzo Cartaceo: € 10,50 (brossura) € 18 (rilegato)
Prezzo ebook: € 6,99
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy
Scheda su Anobii: qui
Trama: Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità degli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale... forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali.
Note sull'autore: Vedi le mie due recensioni precedenti: Città di Ossa, Città di Cenere.
La mia opinione:
Oggi torno a parlarvi della saga degli Shadowhunters, che ha occupato tutto il mio tempo libero ultimamente (e piacevolmente). Per chi non ha iniziato la lettura della saga (e ha intenzione di farlo senza rovinarsi i colpi di scena presenti) preciso che la recensione potrebbe contenere pesanti spoiler, per cui non vi consiglio di leggerla (poi come al solito fate voi). Dopo il primo volume che non mi aveva colpito più di tanto (Città di Ossa di cui potete leggere la mia recensione qua), ho deciso di continuare a leggere la saga e devo dire di non essermene pentita. Siamo passati per un secondo volume che era un degno punto di svolta, scritto in maniera nettamente migliore rispetto al primo (Città di Cenere di cui potete leggere invece la recensione qua). Per giungere infine al terzo volume, conclusivo della trilogia, e cioè Shadowhunters Città di Vetro, il migliore tra i tre.
Sì, in realtà la saga continua e anch'io ho voglia di leggerne ancora (dopo vi è Città degli Angeli Caduti e Città delle Anime Perdute, e credo debba uscire il sesto volume, ma non ricordo esattamente quando), ma la fine del nemico di sempre Valentine e l'avvicinamento tra Jace e Clary mette fine ai tanti nodi che si erano imbastiti nei volumi precedenti. Non so di cosa si parlerà dunque dopo, sicuramente spunterà fuori un nuovo nemico, che però non potrà mai avere il fascino e l'attrattiva di Valentine.
Certo in tutti e tre i volumi i difetti a livello di scrittura (o più che difetti il modo di scrivere) della Clare sono sempre presenti. Come la tendenza a far crepare sempre qualcuno (il più delle volte però non sono personaggi importanti per il lettore). Spesso muoiono proprio nel momento in cui vorrebbero rivelare qualcosa di importante, o perché sanno qualcosa di importante, questo per non rovinare troppo i colpi di scena seguenti. Questo aspetto sarebbe una cosa normalissima in qualsiasi altro titolo, solo che qua è abbondantemente usato lo stratagemma, da farlo rendere troppo evidente al lettore (e a volte ridicolo).
In questo capitolo però la Clare fa un piccolo azzardo e fa crepare un personaggio non dico principale, ma molto legato ai personaggi protagonisti (non faccio il nome per non rovinare la sorpresa). Però anche in questo caso a parte qualche pianto iniziale, girando capitolo sembra che se ne siano scordati tutti troppo in fretta. La saga degli Shadowhunters non brilla per profondità, è divertente, allegra, ma certo non profonda. Ok, è un young adult, i protagonisti sono degli adolescenti, quindi non mi posso aspettare chi sa cosa (anche se ci sono YA che trattano le varie tematiche in maniera più profonda).
Altro difetto della Clare è quello di non approfondire più di tanto i personaggi. Questi risultano essere divertenti, simpatici, ma restano sempre un po' superficiali (o forse è una mia impressione, ma avendo letto anche altro posso dire di esserne consapevole della differenza). Sì è vero in questo terzo capitolo molti nodi vengono al pettine, come la relazione tra Alec e Magnus (anche se resta sempre un mistero sul perché lo stregone si sia innamorato di Alec, in Shadowhunters sembra che per innamorarsi basti un'occhiata), ma tanti altri dubbi affollano la mia mente. Forse perché i personaggi sono veramente troppi da gestire tutti insieme. Il mio preferito? Sicuramente Simon, è l'unico di cui veramente condivido e apprezzo le azioni.
Mentre la protagonista Clary è proprio insopportabile, continua a non far nulla, a lamentarsi in continuazione (addirittura si spaventa di salire a cavallo, cavoli sei una cacciatrice!), non partecipa mai attivamente alla battaglia, però rischia sempre di crepare (naturalmente poi arriva qualcuno a salvarla in extremis, ma questo capita un po' a tutti i personaggi sembra che stiano per morire e poi vengono salvati da qualcun'altro. Sono così tanti che non manca mai qualcuno da far arrivare al momento giusto). Non si può certo definire una protagonista con le palle, fosse stato per lei avrei sicuramente abbandonato la lettura della saga, ma visto che è un romanzo corale (fatto di tante voci, tanti personaggi) ho continuato per tutto il resto. Ammetto però che a qualcosa è servita in questo capitolo Clary, con la sua abilità di poter creare nuove rune da applicare agli Shadowhunters e in questo caso anche ai Nascosti, per la battaglia.
Altro difetto (o pregio per alcuni) la tendenza della Clare a voler fare sempre colpi di scena ogni tre per due, mentre negli altri titoli li ho trovati tutti troppo banali e scontati, qua devo dire che forse un po' migliora e qualcuno non me l'aspettavo. E' riuscita in qualche modo a sorprendermi. Certo l'arrivo della madre di Clary l'avevo intuito da un bel po' e infatti poi è spuntata fresa come le rose. La figlia invece di esserne contenta, quasi la voleva far fuori, ma almeno abbracciatevi prima cavolo. L'aspetto cattivo di Sebastian l'avevo intuito fin da subito, anche se non ne capivo il motivo. Diciamo che molte cose non me le aspettavo, come il rispuntare fuori di Hodge (ma solo io pensavo fosse morto?) o la vera identità di Jace (si era capito da sempre che in realtà non era il fratello di Clary, ma non avevo idea di chi potesse essere) come di Sebastian, o la scena con l'angelo imprigionato nella casa di Valentine (ma nessuno degli Shadowhunters aveva pensato prima di perlustrarla per trovare indizi?), o la morte del personaggio di cui vi parlavo prima (e tante altre cose perché di roba sul fuoco la Clare ne mette sempre tanta).
Veniamo alla trama di cosa parla questo volume? Per la seconda volta Valentine è riuscito a scappare nel volume precedente e ora continua a proseguire nel suo piano, dopo la Coppa e la Spada, ora gli serve lo Specchio l'ultimo dei tre strumenti mortali per poter evocare l'Angelo e attuare il suo piano, purtroppo non sa quale sia la vera natura dello Specchio, sa solo che si trova a Idris. Intanto Clary per salvare sua madre deve andare anche lei a Idris alla ricerca di uno stregone Ragnor Fell (che dopo aver letto di lui nel primo racconto di Le Cronache di Magnus Bane, mi è dispiaciuto veramente tanto che la Clare l'abbia fatto crepare ancor prima di dire almeno due parole, naturalmente è colpa mia di non aver letto il racconto quanto meno alla fine della trilogia) che è l'unico a conoscere il modo per risvegliarla. Ma Jace non la vuole far andare a Idris e innesca un piano, solo che questo viene compromesso dall'attacco dei demoni ed è costretto a trasportare dall'altra parte del portale Simon in fin di vita. Simon finisce in prigione (perché è un Nascosto che si è intrufolato senza permesso a Idris e inoltre ha la strana capacità di poter stare alla luce del sole pur essendo un Vampiro), mentre Clary rischia quasi la vita dopo aver bevuto le acque di un lago ed essere finalmente arrivata a Idris con le sue sole forze (accompagnata dall'immancabile Luke). In tutto ciò Valentine minaccia il Conclave di scagliargli contro un'orda di demoni se non si abbasseranno al suo volere. Come vi dicevo di carne sul fuoco la Clare ne mette sempre tanta, naturalmente in sottofondo vi è sempre il tormento dei due protagonisti Jace e Clary che pur amandosi non possono stare insieme (ah l'amore! Menomale che il tormento finisce).
Ci sarebbero veramente diecimila cose da dire su questa saga, alcune positive altre un po' meno, e potrei stare qui fino a domani mattina a raccontarvele (sono diventata una vera fanatica, devo farmi curare), l'unica cosa che vi posso consigliare è di leggerla per farvi un'idea. Certo che immaginare un mondo dove gli adulti crepano in modo cretino e i ragazzini risolvono sempre tutte le situazioni, (magari anche loro "quasi" crepano, ma nel loro caso esiste sempre un espediente, come una runa di guarigione o un desiderio da esprimere all'Angelo appena evocato) salvando il mondo, non è proprio il massimo. Ma è uno YA come vi dicevo chiudete un occhio se potete e alla fine potreste scoprire (come nel mio caso) di esservi affezionati ai personaggi (di tifare per uno e non per altro, o per tutti è uguale) e di voler sapere come continua o come finisce la storia (un po' come nei film o nei telefilm). Il finale di questa saga naturalmente ha il lieto fine, che più lieto fine non si può, mi ha ricordato un po' Dragon Ball con la ricerca delle sfere del drago, in questo caso la ricerca riguarda gli strumenti mortali e invece di un drago si evoca un angelo, ma fa lo stesso.
Qualcuno di voi ha letto il titolo in questione? Volete farci sapere la vostra opinione attraverso i commenti? Fatelo pure, ci piacerebbe parlarne insieme. Ho proprio voglia di discuterne senza preoccuparmi troppo degli spoiler.
Alla prossima AngelaClub Urban Fantasy