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Recensione: Sintonia d'Amore

Creato il 03 novembre 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Sintonia d'Amore Titolo: Sintonia d'Amore Autrice: Fabiola D'Amico Editore: self publishing Lunghezza stampa: 55 Prezzo: 0,89 Disponibile su Amazon
Descrizione: Parigi 1952
"Sei come la fiamma di una candela che la brezza estiva lambisce con il suo soffio delicato. Balla, niña. Balla per me".

Basta un solo sguardo perché Amelie Le Fleur s’innamori di Miguel de la Cuesta Gálvez ma non è né la bellezza del viso né la virilità del corpo che la conquistano. Mentre lui balla il flamenco, lei percepisce il dolore e la lotta interiore che lo tormentano. È come se un filo trasparente li unisse l’uno all’altra. Una sintonia d’amore silenziosa. Sono entrambi soli, lontani dalla propria casa, senza nessun familiare a sostenerli. Insieme potrebbero essere felici, ma il passato di Amelie è come un tarlo che corrode il presente dal quale non potrà sfuggire.
L’amore per il maestro di ballo è così grande che per salvarlo da se stessa, lei è disposta a tutto, persino a rinunciare a lui. Il suo nobile proposito, però, non ha tenuto conto di quanto sia grande l’amore di Miguel per lei.
Della stessa autrice: Un giorno da favola, Sensuali tentazioni sull'orient express, il guerriero e la dama di ghiaccio e altri romanzi.

L'autrice:
Recensione: Sintonia d'Amore Fabiola D'amico è una sognatrice, una mamma e un'impiegata. Si divide tra casa, ufficio e libri. D'indole timida, arrossisce quando le fanno i complimenti per i romanzi che scrive e preferisce nascondersi dietro uno schermo per fingersi più intraprendete. Ama la cucina, il mare, la musica e non vuole smettere di credere in un mondo più bello.
La mia recensione:
Amelie strofina pavimenti, probabilmente sperando di lavare via anche lo sporco che si porta dentro. Miguel danza, sprigionando con i passi del suo flamenco il dolore che lo accompagna, come se la musica potesse strapparglielo dal petto e disperderlo nell’aria attraverso le sue movenze. A dividerli una porta sottile; ad accomunarli, anche se ancora non lo sanno, la solitudine, la sofferenza, i cattivi ricordi. Amelie sente la musica, ode i piedi che picchiano sul pavimento e immagina il maestro di ballo che non ha mai visto e che si allena mentre lei lavora. Miguel, dal canto suo, avverte la presenza silenziosa oltre la membrana di legno che li separa. Non ha mai visto la ragazza che si occupa delle pulizie, ma sa che lei è lì mentre lui danza. Inizialmente sono due solitudini che non si incontrano, ma si sfiorano appena nell’immaginario, poi la curiosità cresce e, come per magia, la distanza si accorcia. Forse è il destino, forse la forza di attrazione di due anime gemelle, o semplicemente il richiamo irresistibile della musica. Sarà danzando che i due protagonisti, finalmente si sveleranno, l’uno all’altra, e sarà l’inizio di una storia d’amore. Passionale come un flamenco, dolce come zucchero e, nello stesso tempo amara come fiele. Siamo negli anni ’50 all’indomani del conflitto mondiale. Miguel ha lasciato il cuore nella Spagna devastata dalla guerra civile che lo ha privato della famiglia. Amelie convive con un segreto terribile che la fa sentire “corrotta”, dannata, irrecuperabile. Entrambi vittime innocenti ferite dall’orrore della guerra, eppure ancora desiderose di dare e ricevere amore. Con una scrittura passionale ed elegante, che sa fondere la musicalità della poesia con la crudezza di una realtà che non perdona, Fabiola D’Amico sprigiona parole come fossero note su uno spartito pronto a sorreggere la danza che verrà. È sintonia d’amore, appunto, il suo racconto, un testo vibrante in cui dolore e sogni si intrecciano in un passo doppio, lasciando che gli ultimi vincano. Si legge tutto d’un fiato e con il cuore in gola. L’autrice riesce a gestire al meglio lo spazio breve del racconto, condensando con efficacia le emozioni e la caratterizzazione dei personaggi, anche se non vi nascondo che, viste le potenzialità della trama e dei suoi protagonisti, non mi sarebbe dispiaciuto se questa Sintonia d’Amore fosse stata un romanzo di più ampio respiro. A fine lettura mi sento appagata e commossa, ma nel contempo convinta che Amelie e Miguel avrebbero ancora tanto da raccontare. Il mio desiderio segreto è che lo facciano, prima o poi. Intanto vi consiglio di tuffarvi senza remore tra queste pagine pregne di musica, passione e sentimento che risuonano in perfetta armonia.



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