Ben ritrovati fan del fantastico British, Ichabod Crane. E’ passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che l’abbiamo visto, quindi, prima di vederlo alle prese con le sue nuove sfighe avventure, vediamo molto rapidamente dove lo avevamo lasciato: in una bara, sottoterra. Si potrebbe riassumere con “nella fine, l’inizio”. Henry, colui che abbiamo creduto per tutta la stagione un inquietante vecchietto con la passione per il pollice verde e che nel tempo libero mangia peccati, letteralmente, si è rivelato essere il figlio ‘perduto’ di Ichy e Katrina, nonché Cavaliere della Guerra, nonché un pazzo invasato che ha preso per i fondelli tutto il tempo Crane ed Abbie. Il succedersi dei catastrofici eventi ha portato Henry a rivelarsi, a seppellire vivo Ichy, mentre Abbie è stata mandata in Purgatorio, dando così modo a Katrina di essere liberata, ma subito dopo, essere rapita dal Cavaliere Senza Testa aka Morte, che si era rivelato il suo amore di gioventù. Jennifer invece era capitombolata fuori dalla macchina dopo aver avuto uno scontro semi diretto con Morte e lasciata lì, al caso.
Ed ora, seconda stagione, a noi.
This is War.
Maloch, in versione Rafiki mentre presenta Simba, presenta ad Hnery la sua armatura da Cavaliere, finalmente. Effettivamente, fossi stato in lui, avrei avuto dei complessi d’inferiorità essendo l’unico Cavaliere senza un armatura, senza un animale che mi seguisse, senza niente di niente. Ma, prima di arrivare alla presentazione, ne è passata di acqua sotto i ponti.
Abbie ed Ichy, dopo una breve illusione del Purgatorio, li ritroviamo ancora dove li avevamo lasciati. Ichy sotto terra, sepolto vivo, again. Ed Abbie intrappolata nel Purgatorio. Anche Jennifer è con noi e tra tutti, forse, è quella a cui è andata meglio. Viva e vegeta è intrappolata in un magazzino, tenuta in ostaggio da Henry. E Katrina? Anche Katrina è viva, ma sequestrata da Morte, per gli amici intimi Mortimer, il quale ha una casa, un armadio con una scelta di vestiti sicuramente più ampia di quella di Crane, il coraggio di aggirarsi per casa dorso nudo, ed una catenina, sempre la
A parte Katrina, prima della fine, tutti si son liberati. Jennifer con una nonchalance degna di 007. Ichabod con botte di culo enormi, anche se per ogni botta di culo corrisponde almeno una sfiga imminente ed Abbie, con più sofferenza. Per liberare Abbie c’è bisogno di una Chiave, costruita da Benjamin Frankin che serve per aggirare l’unica regola del Purgatorio, ovvero, per ogni anima rilasciata, una deve entrare. A subir la regola c’è anche Maloch, che nonostante sia il padrone, il portinaio o quello che è del Purgatorio, non può lasciarlo a suo piacere.
Sono tutti alla ricerca della Chiave; Jennifer ed Ichy, per salvare Abbie ed Henry per far sì che il suo padrone possa uscire tranquillamente dal Purgatorio con un esercito di neo zombie, per scatenare così la Guerra sulla Terra. Ovviamente, quando si tratta di eventi storici, Ichabod c’era! Ai suoi tempi è stato un apprendista di Franklin; ha studiato il suo alfabeto segreto, e lo ha psicoanalizzato mentalmente, come di solito fa con tutti i suoi amici, nemici, datori di lavoro. Motivo per il quale sono un passo avanti ad Henry e i suoi scagnozzi che parlano russo o qualche lingua strana.
Grazie al carattere egocentrico di Franklin, alla sua vita fatta di aforismi, e al suo apprendistato con lui, Ichabod riesce ad individuare il posto in cui è nascosta la Chiave, non prima di aver decifrato il suo alfabeto segreto che al tempo non voleva nemmeno imparare, arrivando cinque minuti prima degli altri, che stavano scavando nella piazza di fronte, riuscendo a recuperarla. L’unica cosa che resta da fare ora è salvare Abbie, con la
quale Ichabod ha avuto un incontro pochi minuti prima, grazie anche a Brooks, ritrovato nel Purgatorio, che le spiffera come fare a mettersi in contatto con il mondo, con una versione demoniaca di skype presente nel covo di Maloch. Permettetemi un dubbio. Katrina si mostrava a loro l’anno scorso, con lo stesso metodo e dallo stesso posto. Com’è che non abbiamo mai visto il covo di Maloch, ma sempre e solo una sorta di Chiesa? Saranno stati sotterfugi da strega, quale era? Con questo dubbio, che al momento mi pare insignificante per tutta la storia, passiamo oltre, e andiamo a recitare l’incantesimo per aprire le porte del Purgatorio, non prima di essermi fatta venire un altro dubbio. La regola è: “se qualcuno entra, qualcuno deve uscire”. Come può Ichabod entrare tranquillamente, senza che nessuno esca? Con il secondo dubbio della giornata, ci ritroviamo dentro.Illusioni su illusioni, Abbie trova Ichabod, ma è un fake, dal momento in cui cerca di offrirle dell’acqua. Ricordate, mai accettare cibo o bevande da qualcuno lì dentro. Il real Crane arriva appena in tempo per fermarla, e per assistere alla lotta Abbie vs fake!Crane. I loro reali riescono a fuggire, ad evitare Maloch per un soffio, e dirigersi verso le porte del Purgatorio ma .. il fake!Crane ha nuovamente preso il sopravvento, rubando la Chiave. Ammetto che avere due Ichabod non era male, ma il fake non rende bene come quello vero e si frega con le sue stesse parole, chiamando Abbie per nome, e non come solitamente fa Crane. Abbie se ne rende conto e andando a istinto , fortuna che il sesto senso femminile non sbaglia mai un colpo, gli mozza la testa. Un po’ terrificato dall’immagine, arriva Ichabod, quello originale, e riescono finalmente a raggiungere
Una volta fuori la chiave si sgretola nelle mani di Crane, facendo perdere così ogni possibilità ad Henry e Maloch di portare a termine il loro piano A. Si perchè i due hanno almeno un’altra quindicina di piani di riserva, come appunto, presentare all’ex figliolo perduto, la sua armatura, nuova di zecca, per dare il via alla Guerra, in tutti i sensi.
Ricongiunti tutti, si permettono un piccolo festeggiamento, e un po’ di sano relax, che prevede il prendersi gioco di Ichy e dei suoi nervosismi nei confronti del ventunesimo secolo, che son sempre ben apprezzati, grazie anche alla grandiosa recitazione di Tom Mison. Anche durante l’intera puntata non sono mancati momenti esilaranti che l’hanno riguardato. Il tentare di fare un video per Abbie, in caso non ce l’avesse fatta, mentre era ancora sepolto; tentativo fallito, vista la memoria insufficiente del suo telefono. Come può essere la memoria piena visto che non ne comprende l’utilizzo non è ben chiaro, ma l’importante è che ci abbia fatto sorridere. Altro momento esilarante che mi ha colpito il non saper inserire la retromarcia, nel momento in cui ha salvato Jennifer con un’ambulanza, ennesima botta di culo, e dovevano scappare, facendogli aggiungere “imparare a guidare” sulla lista di cose da fare.
Seconda stagione ripartita molto bene. Puntata fluida, senza troppe dispersioni di racconti flashback che non ci interessavano, con la giusta dose di humor e con l’accento british di Mison che è sempre un piacere ascoltare. Vi lascio dunque con il promo della prossima puntata e vi do appuntamento alla prossima settimana.
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