Recensione | Sleepy Hollow 2×10 “Magnum Opus”

Salve bucanieri e bentrovati con un nuovo episodio.
Se l’episodio della scorsa settimana ha visto come protagonista le due sorelle, in questo diciamo che torniamo un pò alle origini della prima stagione. Il biondino, per la gioia degli Ichabbie, non si è visto in questa puntata e sinceramente non ne ho sentito tutta sta mancanza. Merito anche del fatto che il Team Witness, il mio duo fantasmagorico, è sufficiente a catturare tutta la mia attenzione in quanto la chimica tra i due attori ( Nicole Beharie e Tom Mison ) è innegabile.

Questo episodio pur avendo sempre come fulcro centrale l’ascesa di Moloch si concentra soprattutto sulla ricerca dell’arma che dovrebbe permettere la sua resa definitiva, ma anche sul rapporto tra Ichabod ed Abraham.
Ma facciamo un passo indietro…lo scorso episodio si è concluso con Abbie che riceve il diario,appartenuto ad una sua antenata Grace Dixon, dalla mamma all’interno del quale dovrebbe celarsi l’informazione che permetterà di trovare l’arma che distruggerà Moloch una volta per tutte. Dopo dei primi tentennamenti, grazie alla comparsa di Katrina nello specchio, riescono ad interpretare i messaggi contenuti nel diario. Tutto ciò viene guardato da Henry, che utilizza proprio l’ingenuità di Katrina per monitorare i due Witness ed esser sempre un passo avanti a loro. Katrina, tu o ci sei o ci fai, ormai dovresti aver imparato che tuo figlio non fa mai niente per niente. Ti ha concesso di usare lo specchio facendoti credere di averla scampata ma in realtà tu sei stata come una marionetta nel mani del burattinaio, mossa a suo piacimento per fare proprio ciò di cui aveva bisogno.
Quindi mentre Henry [che per un attimo ho creduto avesse risentito solo le parole che Ichabod aveva detto a Katrina, ma purtroppo non è andata così] si guardava i nostri due Witness all’opera [gli mancava solo una ciotola di pop corn e poi era apposto], Ichabod riesce, dopo varie intuizioni, a d identificare l’arma: la spada di Matusalemme. Ovviamente Henry se ne lava le mani e manda Abraham a fare il lavoro sporco. Come vi avevo preannunciato l’episodio è un’intreccio tra la ricerca della spada e il conflitto tra Ichabod ed Abraham, tutto è collegato da una profezia che affermava che per recuperare la spada bisognava scoprire la propria vera identità oppure si sarebbe morti nel tentativo di vedere. Per Abbie il problema è stato risolto nello scorso episodio in quanto la ragazza scopre di essere “destinata” ad essere una Testimone, come le donne della sua famiglia. Per quanto sia spaventata, giustamente, dalla possibile sconfitta di questa missione (come le sue antenate prima di lei). Per Ichabod la cosa è più complicata. C’è una frase che mi ha molto colpito che riassume in toto il conflitto interiore che Crane affronta, dopo essersi risvegliato da quel sonno in cui Katrina l’aveva indotto. “Chi sono?” Ichabod si ritrova ad essere invaso da questa domanda che lo porta a non capire totalmente chi è diventato e perchè. Questo passaggio viene delineato molto bene, sia nel duello del flashback tra Ichabod ed Abraham, dove appunto notiamo una voglia molto forte da parte di Abraham di portarsi l’amico ovunque vada e coinvolgerlo nelle sue battaglie per amor della patria. D’altro canto nel duello che avviene all’interno della caverna dove è situata la spada, Abraham rivendica il suo ruolo di “eroe” nella guerra e non di “cattivo” come viene dipinto, incolpando Ichabod per tutto ciò che è diventato. In questo combattimento sono stati finalmente messi a confronto due personaggi che aspettavo da tempo avessere uno scontro/incontro dove potessero parlare faccia a faccia e sfogarsi l’un l’altro. Infatti grazie a ciò si può capire il percorso che entrambi hanno compiuto, inizialmente insieme quindi come se le scelte di uno fosse speculari e combaciassero quelle dell’altro, successivamente divise in quanto entrambi sono diventati ciò che hanno scelto autonomamente di essere: Abraham, il cavaliere dell’Apocalisse e seguace fedele di Moloch , mentre Ichabod, grazie anche all’aiuto di Abbie,uno dei Witness in grado di sconfiggere quest’ultimo.

Mi è piaciuto anche il mostro della settimana, il Gorgone [per gli amici Medusa] che ha dato quel tocco di macabro in più alla puntata.

Alla fine dell’episodio Abbie e Ichabod, in una scena all’exalibur maniera, riescono a recuperare la spada che servirà nel conflitto finale.

Per quanto riguarda Katrina, finalmente Henry le dice nei denti che non c’è possibilità di rendenzione per lui perchè ha scelto Moloch e la decisone è definitiva. Infatti lo ritroviamo ad usare una tromba che permetterà a Moloch di chiamare a raccolta i suoi seguaci. Ovviamente Henry sottolinea che proprio che la compassione da parte di Katrina è la sua debolezza. Quel voler vedere sempre del buono in lui, l’ha portata al fallimento della missione “uccido io Moloch” e annullando l’incantesimo fatta sulla collana, la strega si rende conto della vera natura demoniaca dell’essere. Anche se con l’espressione “avresti dovuto salvare me non tuo marito” possiamo ben notare come Henry abbia del risentimento nei confronti dell’abbandono da parte della madre e una sorta di pizzico di gelosia quando la vede insieme al piccolo demone. Ovviamente questo non mi fa sperare in una possibile rendenzione, ma forse un piccolo briciolo di umanità ancora risiede in lui, ovviamente oscurata dall’odio e della completa devozione a Moloch. Proprio questa contrapposizione tra umanità e non, che viene più volta affrontata nel corso sia di questo episodio ma che dell’intera stagione. L’umanità come segno di debolezza secondo Henry, ma come punto di forza e bontà secondo Ichabod ed Abbie (e Katrina stessa).
In questa puntata anche Jenny ed Irving hanno avuto un ruolo marginale e sono curiosa di sapere il posto di Irving in questa guerra ora che ha deciso di cavarsela da solo senza farsi aiutare dalla minore delle Mills. Questo episodio è stato adrenalinico fin dal principio, ci ha subito catapultati nella ricerca dell’arma in una sorta di corsa contro il tempo, in preparazione sicuramente a ciò che accadrà nella prossima puntata. Un giusto mix di ricerca del proprio io, mistero, destino e quel tocco di macabro e viscido (Gorgone e serpenti) che non guasta mai. Il Winter Finale si avvicina e vi vedo già correre e urlare per l’attesa che ci porterà ad aspettare con ansia la seconda parte di questa meravigliosa stagione. Ebbene si il prossimo episodio, che andrà in onda il 1 dicembre, sarà l’ultimo prima della lunga pausa che ci porterà ad aspettare fino al 5 gennaio per rivedere i nostri amati protagonisti. Prima di lasciarvi vi lascio alcune scene esilaranti di Ichabod alle prese con Heads Up!