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Recensione Slumber party massacre 2 (USA 1987)

Da Tallman
Recensione Slumber party massacre 2 (USA 1987)Regia e Sceneggiatura: Debora Brock
Interpreti principali: Crystal Bernard, Jennifer Rhodes, Kimberly McArthur, Patrick Lowe, Juliette Cummins
Disponibilità: Dvd Import
Citazione: Rock 'n roll never dies!
Sopravvissuta al massacro compiuto dal serial killer Russ Thorn, Courtney Bates rivive continuamente nei sogni quei terribili momenti che hanno causato il crollo mentale della sorella Valerie, ora ricoverata in un ospedale psichiatrico. Per passare un compleanno meno triste, la ragazza decide di accettare l'invito delle amiche, facenti parte della sua rock band, di passare un weekend in un condominio lussuoso. Gli incubi però non la mollano e prendono una strana piega...
Recensione Slumber party massacre 2 (USA 1987)
Il secondo capitolo di questa serie relativamente nota, che associa feste in pigiama e un indesiderato omicida, evaso di prigione, impegnato a massacrare giovani in calore con il suo trapano perfora tutto, lascia da parte le rielaborazioni dell'Halloween di Carpenter, comunque di discreta fattura, e si inoltra in territori più onirici e quindi marcatamente ottantiani, con buona pace di Freddy Krueger, mettendo in scena i traumi di chi ha assistito con impotenza ad una furia assassina che ha lasciato ben pochi superstiti.Se il primo episodio si era fatto notare per il faccione dell'ostinato killer e la piacevole leggerezza di una trama a dire il vero impercettibile, questo seguito sembra avere più senso sia per il sottile riallaccio con il precedessore che per una più appriopriata dimensione fantastica senza la quale sicuramente non sarebbe stato partorito un villain che esula da tutti i canoni per la sua originalità.
Recensione Slumber party massacre 2 (USA 1987)
Il subconscio della protagonista, fondendo paure passate e presenti, crea uno spericolato pazzoide, un misto tra Elvis Presley e Danny Zucko, che, munito di chitarra elettrica con all'estremità un provvidenziale trapano, si muove, balla e parla citando celebri canzoni pop-rock, senza risultare mai ridicolo, semmai finendo per ammaliare lo spettatore con il suo inesauribile carisma. Tale mostro di bravura tuttavia non viene sfruttato fino in fondo nel suo potenziale e viene relegato, a parte qualche sporadica apparizione d'anteprima, agli ultimi 10-15 minuti della pellicola. E' un dispiacere che un simile personaggio non sia stato più riproposto perchè le sue entrate in scena accolte dalle urla delle sue vittime sono un qualcosa di unico dal momento che le sue movenze da rockettaro convinto non si direbbero proprio materia per cui vale la pena farsi assalire dal panico.
Recensione Slumber party massacre 2 (USA 1987)
Per il resto SPM 2 è troppo figlio dei suoi anni visto che non ci risparmia sbiadite coreografie da pigiama party e una rimbombante colonna sonora che nasconde i ben più importanti rumori di scena. Insomma a parte le paurose visioni del personaggio principale, ben fatte ma comunque derivative, il film non ha altri meriti da sottolineare, a parte un finale non troppo facilone e risolutivo. Da notare infine i continui omaggi e rimandi a icone del cinema horror: il cognome Bates della protagonista, l'amica che di nome fa Sally Burns, o i due poliziotti chiamati l'uno Krueger e l'altro Voorhies.Un'occhiatina la merita di sicuro, ma a parte l'inedita figura del cattivo, non c'è motivo di far salire troppo le aspettive per questo comunque godibile sequel.
GIUDIZIO FINALE: 6

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