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RECENSIONE: Soulless

Creato il 07 ottobre 2013 da Angivisal84
RECENSIONE: SoullessTitolo: Soulless. Un'avventura di Alexia Tarabotti Vol.1
Autore: Gail Carriger
Pagine: 333
Prezzo: € 18 (cartaceo)
Editore: Dalai Editore
Genere: Steampunk, Fantasy, Londra Vittoriana
Scheda su Anobii: qui
Trama: Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e lupi mannari hanno imparato a convivere, ma questo non vuol dire che l’esistenza della giovane Alexia Tarabotti non sia piena di problemi. In­nanzitutto non ha un’anima, un bello svantaggio se si vuole trovare marito. Suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l’aggredi­sce – uno sgarbo imperdonabile all’etichetta – e lei lo uccide con il suo inseparabile ombrellino parasole, le cose sembrano davvero precipitare: la regina Vittoria in persona manda l’inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma non è finita: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ri­tenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l’impermeabilità ai poteri soprannaturali di cui gode essendo senza anima? O i suoi guai non sono ancora finiti? Senz’anima incrocia paranormal romance e romanzo vittoriano, steampunk e storie di vampiri. Londra non è mai stata così divertente.
Note sull'autore: Gail Carriger è il nome d'arte di Tofa Borregaard, un'archeologa e autrice di romanzi steampunk. E 'nata a Bolinas, in California dove ha studiato prima al liceo e poi si è laureata con master in archeologia inglese e antropologia. Il suo romanzo d'esordio è stato Soulless, il primo della serie dedicato ad Alexia Tarabotti, che comprende in totale cinque romanzi: Soulless, Changeless, Blameless, Heartless e Timeless (di cui in Italia sono stati pubblicati per ora solamente i primi due volumi).
La mia opinione:Eccomi ritornare con una nuova recensione, stavolta vi parlerò di Soulless di Gail Carriger. Questo è uno dei tanti romanzi che avrei voluto leggere fin dai tempi della sua pubblicazione (quando ancora stavo attenta a cosa usciva o non usciva in libreria, ora con tutta la mole di libri che vorrei leggere posso farne a meno) e che mi sono ritrovata per le mani solo ultimamente. Il romanzo fa parte di una saga, di cui sono stati scritti cinque libri in tutto, ma in Italia sono usciti solamente i primi due volumi. Visto che la serie in patria si è conclusa già da un bel po' non capisco perchè in Italia invece siano cosi indietro, forse non ha riscosso il successo che si sperava. Effettivamente anch'io mi sarei aspettata di meglio e sono rimasta un tantino delusa dalla lettura (ultimamente mi capita un po' troppo spesso). Non dico che il romanzo non sia divertente e carino, oltre che piacevole a leggersi (a parte i refusi), ma per me manca quel qualcosa per poter dire "Sì sono rimasta pienamente soddisfatta".
Partiamo dal sottotitolo "Un'avventura di Alexia Tarabotti", la parola "avventura" aveva fatto scattare nella mia testa tanti possibili avvenimenti, fatti strambi, una protagonista alle prese con chi sa cosa. E considerando la personalità "particolare" della protagonista mi ero fatta un po' troppi film in testa. L'inizio parte bene con Alexia che uccide con il suo parasole il vampiro aggressore, la scena è divertente e simpatica. Ma... ma si chiude qua la cosa. Per il resto del romanzo non succede un bel niente, a parte la sparizione di vampiri e licantropi erranti e alcuni tentati rapimenti ai danni della protagonista da parte di un enigmatico personaggio chiamato "Faccia di cera" di cui non si sa proprio nulla. E allora su cosa si concentra la trama principalmente? Beh sul rapporto d'odio/amore tra la bella Alexia (anche se lei si ritiene un mostro) e il bel Lord Maccon (capo branco dei licantropi e uomo abbastanza rozzo nei modi).
Lei con un forte carattere, amante dell'indipendenza, zitellona da sempre (per l'epoca è considerata ormai troppo vecchia per trovare marito), con origini italiane (un po' troppo rimarcate) e una discreta intelligenza, si ritrova a confrontarsi con un maschio rude, rozzo, di origini scozzesi, ma focoso, il quale la trova affascinante. Il tira e molla tra i due sarà l'elemento portante. Inoltre entrambi i personaggi hanno caratteristiche che li rendono diversi dalla massa, Alexia è senz'anima, una preternaturale, mentre Lord Maccon è un licantropo. Un'unione strana, improbabile per entrambi (visto che i preternaturali sono l'antitesi ai soprannaturali, il loro opposto). Quindi la parte romance prende il sopravvento sulla parte fantasy o avventurosa per buona parte del titolo in questione.
Soulless è un bel mix di vari elementi diversi. Abbiamo l'ambientazione storica o per meglio dire ucronica (in quanto è una storia alterata, una storia alternativa a quella realmente accaduta) di una Londra vittoriana di fine '800 dove i soprannaturali (vampiri, licantropi e fantasmi, quest'ultimi solo accennati) sono ormai entrati a far parte della società da diverso tempo. Elementi steampunk, con la presenza di vari marchingegni funzionanti a vapore, un po' di alchimia e scienziati pazzi e il fantasy o urban fantasy che dir si voglia, appunto per la presenza di queste creature. Il tutto unito da una vena ironica e spiritosa che rende la lettura piacevole. Peccato che come vi dicevo su tutto troneggi il romance (in alcuni punti un po' hot, ma niente di scandaloso, ho letto di peggio). Devo però fare i complimenti all'autrice (che è anche un'archeologa e si spiega quindi il suo amore per il passato) per aver reso molto bene la mentalità dell'epoca (con le varie teorie e scoperte scientifiche), aggiungendoci in modo sapiente quegli elementi in più (elementi fantasy o steampunk o alchemici), riuscendo a creare un mondo credibile per il lettore. Inoltre sa gestire in modo efficace il narratore in terza persona con punti di vista alternati (per la maggior parte Alexia e Lord Maccon), permettendoci di scoprire i pensieri di tutti i personaggi, ma allo stesso tempo dando alla storia una sua unicità (visto che il nodo centrale è sempre Alexia).
Mi è piaciuta la teoria dell'anima (che poi è uno dei temi centrali del romanzo), infatti solo coloro che hanno un eccesso di anima riescono a sopravvivere al morso di un soprannaturale e a sopportare la metamorfosi che li porta poi a diventare dei vampiri o dei licantropi. Mentre la nostra protagonista ne è totalmente priva, anche se la cosa non la disturba o influisce più di tanto, e inoltre riesce ad annullare (con il contatto fisico) gli effetti del soprannaturale sulle persone (tipo ai vampiri scompaiono i canini o i licantropi se sono trasformati ritornano umani). Vi saranno degli scienziati interessati a studiare questi aspetti, dopotutto siamo negli anni delle grandi scoperte, ma a che prezzo?
Mi viene da pensare che Soulless sia stato per l'autrice una sorta di preambolo, per presentarci al meglio l'ambientazione e i protagonisti e le vere avventure possano svolgersi nei volumi successivi. Non nasce però in me quella voglia ossessiva di sapere come continua la storia (non essendoci stati grossi colpi di scena) e quindi sarà anche Soulless uno dei tanti primi volumi di saghe mai concluse da parte mia? Non lo so, sicuramente se avrò voglia di qualcosa di leggero e divertente riprenderò in considerazione la saga, per il momento tento con altro.
E voi l'avete letto? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere attraverso i commenti.Alla prossima AngelaClub Urban Fantasy

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