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[Recensione] Spider-Man 579

Creato il 18 aprile 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Spider-Man 579
Titolo:
Spider-Man 579
Editore: Panini Comics – Marvel Italia
Numero di pagine: 80 (spillato)
Prezzo: 3,30€
Contiene: The Amazing Spider-Man 669, Spider-Island: Deadly Hands of Kung Fu 2, The Amazing Spider-Man 652-653, Web of Spider-Man (vol.2) 8.

Voto:

[Recensione] Spider-Man 579

L’albo contiene la quarta parte di Spider-Island, evento che coinvolge buona parte dell’universo Marvel. La storia comincia qualche numero fa, quando il prof. Miles Warren (lo Sciacallo) modifica geneticamente alcune cimici per far si che mordendo le persone donino loro i poteri dell’Uomo Ragno; ora tutta Manhattan è piena di persone con poteri ragneschi e molti di loro si sono dati alla criminalità, cosa che ha richiesto l’intervento dei Vendicatori per fermarli e per mettere in quarantena l’isola. In questo numero scopriremo parte del piano dello Sciacallo ed una possibile evoluzione del rapporto tra Peter Parker e la sua fidanzata Carlie Cooper. Una storia, quella su ASM 669, importante per la trama, ma un po’ meno coinvolgente di quelle delle parti precedenti. Testi di Dan Slott e matite di Humberto Ramos.

Deadly Hands of Kung Fu invece vede Shang-Chi, maestro di Kung Fu, che di recente ha insegnato l’arte marziale a Spidey, tentare di salvare il suo amico ed alleato Iron Fist dalla Sposa dei Nove Ragni che lo ha rapito, apparentemente senza ragione. Molto buoni i disegni di Max Fiumara, non male la storia di Anthony Johnston.

La terza storia, contenuta su ASM 652-653 e quindi ambientata prima di Spider-Island, vede l’Uomo Ragno scontrarsi con Power Man, un nuovo supereroe che ha esordito pochi mesi fa durante Shadowland quando Iron Fist (ora divenuto suo allenatore) e Luke Cage notarono il suo potenziale. Una storia divertente di Fred Van Lente per delle belle illustrazioni di Reilly Brown.

Chiude una storia tratta da Web of Spider-Man 8 con protagonista Ben Reilly, il clone di Peter Parker. Ambientata poco dopo la prima saga del clone (recentemente ristampata su Marvel Saga 5-7) mostra Ben Reilly farsi una nuova vita in Italia. Buoni sia la storia di J. M. De Matteis (che già lavorò sul personaggio durante la seconda, disastrosa, saga del clone) che i disegni di Val Semeiks.

Quando qualche numero fa lessi del ritorno dello Sciacallo la mia reazione non fu delle migliori: fu un grande nemico ai tempi della prima saga del clone, ma dopo la seconda si è creato un giustificato alone di dubbio attorno al personaggio, alone che però è stato diradato dal progredire della storia, forse un po’ un’”americanata”, ma gestita in maniera splendida ed in grado di spiegare e risolvere anche alcuni punti lasciati in sospeso della seconda saga del clone, ad esempio quello del clone di Gwen Stacy, di cui si è saputo finalmente qualcosa sul numero 577. La storia ha molti detrattori in rete, dovuti soprattutto alla presenza dello sciacallo e di Kaine, altro clone di Spidey, ma, finora, mi è piaciuta molto, così come tutta la gestione di Dan Slott. Gli altri albi contenuti in questo numero sono un buon contorno, soprattutto quello con protagonista Ben Reilly, i dettagli della cui vita tra le due saghe del clone non sono mai stati rivelati appieno. Un numero che consiglio agli amanti del Ragno e della Marvel ma che sconsiglio ai lettori che volessero cominciare proprio ora a leggere l’Uomo Ragno: sarebbe meglio infatti aspettare la fine della saga o provare a leggerla dal principio (dal numero 576 in poi).


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