[Recensione] Sposerò Buddha di Weihui

Titolo: Sposerò Buddha
Autore: Weihui
Editore: Rizzoli
Prezzo: 15,50€
Num. Pagine: 286
ISBN: 9788817003148
Voto:

Trama:
Coco, affascinante e irrequieta scrittrice cinese, lascia Shanghai dopo il successo del suo primo romanzo e arriva a New York alla vigilia dell’attentato alle Torri Gemelle. Incontra Muju, fìlmmaker giapponese cui un quarto di sangue italiano ha regalato occhi bellissimi. Tra i due scatta all’istante un’intensa reazione chimica, finché, complici un piumino caldissimo e un umidificatore, non scoprono di essersi innamorati. Insieme sperimentano le gioie del sesso tantrico e della fusione spirituale, cullati dalla avvolgente, controllata energia di lui… Eppure questo non basta a placare l’ansia di vita di Coco, la notte che si porta dentro e che neppure la città più sfavillante del mondo può rischiarare. Una sera, in un locale alla moda, conosce Nick, bello, brillante e spregiudicato, deciso a sedurla e a trascinarla in esperienze sempre più folli ed estreme. Ma neanche le notti pazze, il lusso, il parossismo delle emozioni arrivano a saziare Coco, a salvarla, mentre l’amore diviso tra Nick e Muju spacca a metà il suo giovane cuore selvaggio. Solo in Cina, sull’isola del Monte Putuo dove è nata, Coco potrà affrontare i suoi fantasmi e tentare di ritrovare se stessa, alla ricerca della perfetta fusione tra yin e yang.

Recensione:
Questo romanzo è il seguito del bestseller Shangai Baby con cui Weihui riesce a dar voce alla tensione e alle pulsioni di una generazione sospesa tra l’attrazione per un occidente sempre più vicino e abbagliante e il richiamo di tradizioni millenarie.
Sempre alla ricerca di un quipao di vera seta cinese e di qualcuno disposto a stracciarglielo, la bella Coco è questa volta alle prese con l’uomo perfetto e il suo esatto opposto, riuscirà a resistere alla tentazione e a capire ciò che realmente la rende felice?
Nel romanzo sono presente molte figure come la sensualità di Samantha, il cinismo di Miranda, il cervello di Charlotte e il gusto per le scarpe di Carrie, Coco è un crogiuolo di modelli femminili in cui chiunque può riconoscersi ed immedesimarsi, ma rappresenta anche la nuova generazione di giovani cinesi: fieri della propria cultura ma allo stesso tempo ansiosi di confrontarsi con tutte le sfaccettature del modello occidentale. In realtà leggendo il romanzo ci si può chiedere se esista realmente questa diversità o se sia solo frutto di stereotipi che si sono formati nei secoli.
L’autrice tenta anche di affrontare temi come il tantra e la meditazione ma in ciò risulta superficiale e alquanto frettolosa, non dando la giusta importanza a questioni che ne rivestono molta, soprattutto per i paesi asiatici.
L’autrice non utilizza un linguaggio particolare, anzi, è semplice e un po’ vacuo; descrive attentamente tutti i passaggi del libro non dando mai l’idea di discontinuità nella storia.
Adatto alle persone che hanno voglia di leggere un libro leggero e non impegnativo, magari in spiaggia.