Titolo: Star Wars – Sfida alla nuova Repubblica
Autore: Timothy Zahn
Editore: Edizioni Multiplayer.it
ISBN: 9788863551921
Num. Pagine: 426
Prezzo: 15,00 euro
Voto:
Trama: Il condottiero più astuto e spietato dell’Impero morente, il Grande Ammiraglio Thrawn, ha assunto il comando di ciò che rimane della flotta Imperiale e ha lanciato un’imponente campagna tesa alla distruzione della Nuova Repubblica. Con l’aiuto di armi incredibili, nascoste molto tempo prima dall’Imperatore su un pianeta isolato, Thrawn progetta di ribaltare le sorti della battaglia, sconfiggere la Nuova Repubblica e stringere l’intera galassia in un pugno di ferro. Intanto, Han e Lando Calrissian sono impegnati in una corsa contro il tempo per scoprire le prove di un tradimento all’interno del più alto Consiglio della Repubblica – fino a scoprire una spettrale flotta di navi da guerra che potrebbe condurre i loro amici alla rovina e i nemici alla vittoria. Ma ancor più pericoloso è un nuovo Jedi Oscuro nato dalle ceneri di un passato misterioso, consumato dal rancore… e intenzionato a corrompere Luke Skywalker verso il Lato Oscuro.
Recensione: Amici di Scrittevolmente, fanatici di Star Wars, bentornati! È forse questa la recensione che state cercando? Si direi proprio di si, perché finalmente abbiamo avuto fra le mani il secondo (e atteso) capitolo della Trilogia di Thrawn, la saga che vede proseguire la storia dell’universo di Star Wars da dove i film l’avevano lasciata.
Nel capitolo centrale della saga vediamo gli eroi giungere ad una svolta cruciale, la battaglia contro il grand’ammiraglio Thrawn prende pieghe sempre più disastrose; ogni piccolo successo della repubblica sembra essere accompagnato da uno più grande da parte del nuovo impero. Siamo sempre di fronte a svolte, inganni e azione, come ogni buon “capitolo centrale” che si rispetti, esso deve dare e prendere. Dare quella giusta parte di successo ai protagonisti, un illusione di riuscita controbilanciata dalla supremazia del cattivo che fa di tutto per rendersi odioso ad ogni attacco.
In questo caso però non si può odiare il grand’ammiraglio Thrawn. Il suo genio, la sua strategia e la sua capacità di comprendere quasi ogni mossa dei suoi nemici traspare letteralmente dalle pagine, determinato a perseguire la causa dell’impero e riportarlo in vita, l’autore riesce a farlo sentire vicino e potente nella sua fredda e spietata aura di comando. Sebbene sia tutto scritto e comandato, non si può non provare un certo rispetto per un personaggio simile, coinvolgente sebbene sia l’antagonista che nessuno vorrebbe mai trovarsi contro.
Sempre rimanendo sugli antagonisti troviamo maggiormente descritto il maestro folle Joruus C’baoth, che stavolta appare per più di un paio di capitoli e si fa scoprire per ciò che è: un personaggio confuso. In tutti i sensi. Non solo non sono riuscito ad apprezzarlo, sono rimasto anche deluso, aspettandomi forse qualcosa di più. La sua storia, il suo modo di apparire e come viene reso non sono all’altezza degli altri personaggi, la sua psiche complessa di maestro jedi folle viene così relegata al rango di un semplice pazzo qualunque, senza profondità.Di differente impatto sono tutti gli altri personaggi, i protagonisti storici della saga che vedono approfondita sempre più la loro storia e il modo in cui affrontano questa nuova guerra. All’interpretazione viene dato solo il compito di assemblare il quadro finale, poiché da ogni riga si riesce a trarre qualcosa di come viene vissuta la guerra per salvare la repubblica. Troviamo ad esempio un Han Solo sempre più stanco e tirato: guerra e lontananza da Leia e dai suoi futuri figli lo privano della sua carica emotiva e della spacconeria, non si sa mai se sarà ancora lui a sparare per primo o meno.
Tralasciando i personaggi possiamo andare alla trama, anche se da dire non c’è praticamente nulla. Il livello della narrazione non è mutato dal capitolo precedente, Zahn riesce a far apparire interessanti anche le più infime macchinazioni politiche dei Bothan, figuriamoci l’azione che permea questa fase importante dello scontro fra le parti. Se escludiamo i capitoli riguardandi Joruus C’baoth non c’è niente che non va, così come non si sente il bisogno di sapere altro: è la trama che vorresti.
Tecnicamente parlando non c’è nulla da dire per quanto riguarda il testo puro, non ho trovato refusi o errori particolari, anche se avrei bisogno di una rilettura più attenta al testo per dirlo, purtroppo (o per fortuna?) sono stato troppo preso per stare a guardare ogni lettera. Questa edizione è più curata della precedente, sempre in cartoncino rigido, con quarta di copertina, ma stavolta senza quel rivestimento “cromato” che sul dorso forma pieghe orribili. Sparite anche le note dell’autore, a favore di un testo ampio e leggibile. Good Move.
In conclusione? Leggetelo. Se avete letto il primo capitolo allora questo lo vorrete per forza, se non lo avete fatto allora correte in libreria e prendeteli entrambi, non ve ne pentirete. Adatto sia ai fan più sfegatati che a chi si è limitato ai film e vuole scoprire di più: Zahn sa come far amare il mondo di Star Wars alla maniera della vecchia trilogia, il che è tutto dire.