Stonehaven, Stato di New York, è qui che vive Elena Michaels, l’unica donna licantropo esistente. Elena è tornata da Clay, il suo compagno mannaro al cui amore si era finalmente arresa in Bitten. Ora il suo compito è monitorare il web per assicurarsi che i “bastardi”, licantropi che non appartengono al Branco, non attirino troppo l’attenzione su di sé rivelando al mondo l’esistenza della razza mannara. Tutto sembra filare liscio, finché, Elena non incontra due potenti streghe, Paige e
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Ruth Winterbourne, che tentano di avvertirla: , un magnate della rete, , sta infatti mettendo insieme una collezione privata di specie dotate di poteri paranormali (sciamani, vampiri, streghe e lupi mannari). Le cattura e le tiene segregate in un bunker sotterraneo per tentare di distillarne le qualità magiche e venderle, poi, al miglior offerente. Anche Elena cadrà nella rete, ma la sua eccezionale tempra le darà la forza di liberarsi e accettare, finalmente, la sua natura di licantropo.*** Attenzione: di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
Cosa penso:
L’ho aspettato per quasi due anni… tra pubblicazione di spin-off e un rinvio di pubblicazione di più di sei mesi, finalmente ho avuto il PIACERE di leggere “Stolen. Figlia della luna” attesissimo sequel di “Bitten”.
Solitamente i sequel non sono mai all’altezza del primo libro, perdono di tono e spesso diventano banali, ma con “Stolen” tutto questo non è avvenuto così da collocarsi in quei pochi sequel che mi sono piaciuti quasi – anzi senza quasi – più dei primi.
Protagonista di “Stolen” è nuovamente Elena alle prese con il suo amore controverso nei confronti di Clayton suo compagno di branco, amante e “traditore” come lo definisce la stessa Elena - la sua “condizione” di unico licantropo donna la deve a un morso che Clayton le diede in forma di lupo quando lei era poco più che maggiorenne, innamorata persa di Clay e pronta a sposarlo, convinta che quest’ultimo fosse un semplice professore o qualcosa di simile… Clay per conto suo era innamorato a sua volta di Elena, ma sapeva per certo che le cose tra loro non potevano andare soprattutto con Jeremy alfa del branco di Clay nonché suo padre adottivo… fu durante la vista di Elena a Stonehaven, stato di New York, che lei ricevette il “morso” di Clay, visto da quest’ultimo come unica e sola possibilità per tenersi Elena vicino a se per sempre, nello stesso momento in cui Jeremy tentava di sbarazzarsi di lei con modi civili… da qui la “maledizione” di Elena ebbe inizio e lei dolente o volente dovette sottostare alle leggi del branco e intraprendere un rapporto di amore-odio-passione con Clay… solo in seguito Elena prende coscienza del fatto che nonostante non riesca a perdonare Clay per averla tradita, ne è innamorata alla follia e sa di non poter vivere lontana da lui né dal resto del branco… eventi narrati in “Bitten”, primo libro della serie.
In questo secondo libro gli eventi riprendono circa un anno e mezzo dopo i fatti di “Bitten”…
Elena ormai è scesa a patti con la sua natura di licantropo, fino a bearsi dei vantaggi che essa comporta, e a vivere serena e felice con Clay… sarà proprio durante un suo viaggio di “lavoro” – cioè monitorare gli avvistamenti dei bastardi, licantropi non appartenenti a un branco, oppure voci che potrebbero portare alla scoperta del suo mondo – che Elena comprenderà che i licantropi non sono gli unici esseri soprannaturali esistenti sulla terra: ci sono streghe, vampiri, demoni e semidemoni, stregoni, sciamani e tutti quegli esseri che popolano le nostre fantasie e i nostri incubi… da qui appunto il nome della serie “Women of the Otherworld” ossia “Donne dell’altro mondo”… qui farà la conoscenza di Paige una strega alle prime armi e della sua mentore Ruth.
Le due donne le sveleranno l’esistenza degli altri esseri, le diranno di essere a conoscenza della sua natura di licantropo e, soprattutto, invocheranno il suo aiuto e quello del suo branco per sgominare una banda di scienziati che cattura gli esseri soprannaturali per studiarli e sperimentare su di loro…
Se in un primo momento Elena sarà scettica e restia a credere a tutto questo e soprattutto a mantenere il suo segreto, sarà proprio cadendo nelle grinfie di questi scienziati e di un multimiliardario pazzo che cambierà idea e accetterà la realtà: i licantropi non sono le uniche creature soprannaturali esistenti sulla terra.
Questa in sostanza è la trama di “Stolen”.
Questo libro mi è piaciuto molto più del primo.
Con “Stolen” il divertimento è garantito… in poco più di cinquecento pagine la Armstrong ha saputo condensare, senza accavallamenti e, soprattutto, senza creare confusione, azione, passione, tradimenti, splatter, relegando il lettore in poltrona a leggere fino ad arrivare all’epilogo della storia e rendendolo avido di averne sempre più.
L’autrice, con Elena, ha creato un personaggio forte, caparbio e allo stesso tempo fragile, rendendola più umana e più vicino a noi, nonostante sia un licantropo…
Cosa voglio dire: Elena è si un licantropo, ha si dei superpoteri, ma caratterialmente, fisicamente, è una donna comune, con i suoi difetti fisici comuni ad ognuna di noi, con le sue paure, i suoi timori e con le sue gioie… con un passato turbolento alle spalle e un senso di rivalsa per conquistarsi un futuro roseo e felice… e se poi ci si mette la capacità di trasformarsi in lupo, bé tanto meglio… o no?
Per non parlare della controparte maschile di Elena, Clayton…
Un gran pezzo d’uomo, che sotto a un bel visino e a un equipaggiamento di muscoli, nasconde un gran cuore e un’intelligenza al di fuori del comune…
Come nel precedente capitolo, in “Stolen” ogni personaggio ha un suo ruolo ben definito, è ben caratterizzato e non assume nessuno stonatura: tutti, dai personaggi principali, alle comparse, sono ben collocati all’interno della storia… ognuno con il suo ruolo, ognuno con i suoi pregi, ognuno con i suoi difetti.
“Stolen” è un romanzo che difficilmente si scorderà…
CONSIGLIATO!!!
L'ho letto il... 27 Gennaio 2012GIUDIZIO: