Magazine Serie TV

Recensione | Strange Magic

Creato il 11 ottobre 2015 da Parolepelate

Due delle menti più grandiose del mondo del teatro riunite in un unico film: William Shakespeare e George Lucas. Il primo non ha bisogno certo di presentazioni, mentre il secondo forse non è molto conosciuto quanto i titoli che ha prodotto… se vi dico Guerre Stellari o Indiana Jones…

Recensione | Strange Magic

Comunque due personaggi eccezionali hanno dato vita a una meravigliosa esplosione di fantasia, amore e magia.

Seguendo la storia originale di ‘Sogno di una notte di mezza estate’ del nostro Will, ‘Strange Magic’ riprende i personaggi principali dividendoli, questa volta, tra bene e male e inserendo quelle due o tre canzoni che sottolineano bene le atmosfere venutesi a creare. Da una parte vediamo schierato il mondo degli elfi, con un re e due principesse, Marianne, la maggiore, tradita in procinto di sposarsi, e Dawn, giovane e spumeggiante che non aspetta altro che il vero amore; mentre dall’altra il Re della Palude, il cui cuore si è spezzato causa un filtro d’amore che ha causato nella fanciulla di cui era innamorato la reazione contraria a quella sperata. Come nella commedia originale, a causare i vari malintesi sarà un folletto, di nome Sunny, migliore amico di Dawn nonché innamorato di lei.

Recensione | Strange Magic

Un tocco di forza è dato dalla presenza di Marianne, una donna combattente e forte che non si lascia abbindolare da nessuno specialmente dal più tenace dei suoi pretendenti, il biondo platinato, Roland.

Recensione | Strange Magic

Per unire questi due mondi, che non si erano mai visti fino a quel momento, servirà il coraggio di una principessa e la volontà di perdonare di un re.

Film molto bello, i personaggi sono disegnati e interpretati bene e in ognuno di essi ci si può rispecchiare.  E’ incredibile come in un mondo allegro e pieno di gioia, dopo tutto siamo in un bosco incantato, esista una parte oscura e nascosta che rispecchia l’altra faccia della medaglia; e che sia stato proprio l’amore a creare questa divisione netta che non tralascia alcuna eccezione.

Recensione | Strange Magic

La morale fin da subito può sembrare banale ma in verità è molto profonda e reale: per quanto si sia diversi, non si può fare innamorare qualcuno con un filtro d’amore… l’unica arma per riuscirci e che a sua volta spezzi l’incantesimo è e sarà sempre il vero amore… o forse no?


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog