Recensione | The Flash 1×16 “Rogue Time”

Fiuuuuu. Cisco è vivo.

Bene, adesso che siamo tutti sollevati da questa notizia, andiamo a parlare di questo sedicesimo episodio intitolato “Rogue Time” dove, neanche a dirlo, rivediamo la banda di cattivi che più cattivi non si può. Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa perché, dopo la bomba della settimana scorsa, pensavo che questo episodio sarebbe stato… non dico deludente, piuttosto non all’altezza.
E invece no: sicuramente non abbiamo avuto colpi di scena paragonabili al viaggio nel tempo, però devo dire che nonostante questo Flash non delude mai.

Mi è piaciuto tantissimo vedere Barry affrontare le conseguenze del suo viaggio nel passato. Il dottor Wells (o Eobard, fate voi) gli aveva consigliato di rifare esattamente le stesse cose del giorno precedente, passo dopo passo, per non rischiare di alterare l’equilibrio spazio temporale… Come si suol dire: sai cosa perdi ma non sai cosa trovi. Anche se uno tsunami e Cisco morto sono difficili da battere, eh.
Inutile dire che Barry NON lo ascolta, ma come dargli torto? Persino dentro di me è scattato qualcosa vedendo il Capitano Singh in piedi e sapendo che di lì a poco sarebbe arrivato Mardon per fare del male a Joe, potevamo davvero pretendere che lasciasse che gli eventi riprendessero il loro corso? Lui è un eroe, non poteva starsene lì ad aspettare l’arrivo del cattivone con il suo piano perfetto per vendicarsi. Insomma, in questa versione decisamente migliorata del 17 marzo vediamo Weather Wizard messo nel sacco in meno di cinque minuti, e tutti più contenti. Tranne Wells, che ormai per me è la versione flashiana del Grinch.

Fuori Mardon, avanti il prossimo. Sulla lista abbiamo: Iris West. No, non ho battuto la testa, sto scherzando: però diciamo che dopo lo scorso episodio un po’ tutti ci aspettavamo da parte della ragazza un minimo di apertura nei confronti del nostro Allen vista la sua dolce dichiarazione, che però lei non ricorda più. Che casino. Comunque, per quanto mi dispiaccia per Barry e per il suo cuore spezzato, la povera Iris non poteva fare altrimenti, e vederla andare via rinfacciandogli di farla passare sempre per quella che gli ha detto e continua a dirgli di no mi ha fatto male. Il fatto è, come dice Wells, che la settimana scorsa ha dichiarato i suoi sentimenti a Barry perché lui le ha promesso che avrebbe salvato suo padre in maniera così dolce e ciccina, poi c’era quella insificante catastrofe che stava per abbattersi sulla città e che ha acceso definitivamente in lei la lampadina, in perfetto stile stiamo per morire, ora o mai più. Ma oggi ci siamo sbarazzati di Mardon presto presto e per fortuna non ci sono altre catastrofi all’orizzonte pronte a svegliarla dal suo dolce sonno. Beh, non ancora almeno. Giuro che stavo male per Barry: non è facile dover scegliere tre avere l’amore della ragazza che ha sempre amato e beccarsi pure lo tsunami o proteggere la città ma perdere allo stesso tempo anche la ragazza. Comunque, riprenderemo questo discorso più avanti.

CC: Hello Cisco. What exactly are your intentions with my sister?
C: Oh, come on. I should’ve known better. I am not that lucky. Please don’t kill me for kissing your sister.

Recensione | The Flash 1×16 “Rogue Time” Altra perla dell’episodio: Cisco. Secondo me lui e Barry sono stati i due veri protagonisti. In ogni sua inquadratura non potevo fare a meno di dire: oh, che famiglia terribile che hai! Ma fidati, l’altra versione della giornata è andata peggio per te, accontentati. Oh, hai scoperto che la ragazza che ci sta provando per te è Lisa Snart? Fidati, potrebbe andare peggio. Prigioniero dei Rogues? Pfff, bazzecole se paragonate alla settimana scorsa. Insomma, al peggio non c’è mai fine e Cisco non sa di saperlo ma in realtà lo sa bene bene.
Povero Cisco. I Rogues sono davvero cattivi: sapete come lo so? Perché bisogna essere proprio perfidi per rapire Cisco e maltrattarlo senza provare il minimo rimorso. Ma da un lato li ringrazio, perché abbiamo potuto vedere il suo lato più forte, i suoi principi e la sua lealtà nei confronti di Wells, Caitlin e soprattutto Barry: quando si vede costretto a rivelare la vera identità di Flash per salvare suo fratello, Cisco si sente tanto in colpa che decide di abbandonare gli STAR labs. E quando ~~quel simpatico bugiardo di~~ Wells lo porta nella stanza dov’è successo il fattaccio per fargli quel bel discorso su come tutti vogliono bene a Cisco, che è umano, che è come un figlio per lui, non vi ha fatto venire i brividi? A me sì. Credo di soffrire di sindrome da stress post-traumatico a causa loro. E poi avevo anche voglia di urlare contro gli autori che hanno fatto dire a Wells quelle parole, praticamente identiche a quelle pronunciate da Eobard prima di stecchire Cisco, perché ci hanno dimostrato di essere dei sadici geniacci.

Recensione | The Flash 1×16 “Rogue Time” Parliamo un attimino dei Rogues: io li adoro. Adoro Captain Cold, le sue battute, adoro il modo in cui dice Lisa Flash, Flash Lisa, lo adoro persino quando fa le cattiverie da villain. Heat Wave è cattivo e basta, non si vede molto, ma quando entra in scena mi fa sempre paura. Ottimo. Quanto a Lisa… mmh, all’inizio non ero molto convinta del casting di Peyton List, ma mi sono dovuta ricredere: mi ha convinta nel suo nuovo ruolo, da al personaggio un’aria così superficiale, sembra una pazza nascosta dietro un bel viso e degli occhioni azzurri… la sorpresa che non ti aspetti, come ha potuto sperimentare Cisco. Okay, promossa.

Infine, come aveva predetto Wells la catastrofe arriva, ma non è uno tsunami o un terremoto, niente del genere: Barry scopre che Mason Bridge è scomparso e collega il tutto a Wells e ai sospetti che il defu…lo scomparso Bridge nutriva nei suoi confronti. Gente, lo credevo impossibile (believe in the impossible), eppure sembra che i pezzi del puzzle nonostante tutto stiano andando al loro posto.

Recensione | The Flash 1×16 “Rogue Time”

Ora, vorrei chiedervi se avete notato anche voi come nonostante tutto gli eventi dello scorso episodio in un modo o in un altro sono accaduti anche oggi: Iris, per esempio, non ha acceso l’interruttore di fronte allo tsunami ma grazie a Caitlin che le ha raccontato la storiella sulla malattia di Barry… avrete notato tutti l’occhiata che lancia ai due al bar. Wells ha detto di nuovo a Cisco che per lui è come un figlio, fortunatamente in altre circostanze. Qualcuno è morto. Qualcuno sospetta di Wells. Singh sta bene, ma lo stesso non può dirsi di Dante, il fratello di Cisco. Non so voi, ma questa storia è così intrigante! Time will find a way to replace it. In più, mi chiedo come mai Eddie Thawne abbia improvvisamente rivelato questa sua aggressività. Giornata storta? No problem, Barry te la fa rivivere quante volte vuoi.

Donc, io sono molto soddisfatta anche oggi. Prima di salutarvi, ecco un piccolo bonus: fantastici Barry e Cisco al bar, con Barry che alle spalle di Lisa lo incoraggia a renderlo fiero.

Promo e ringraziamenti: